Petunia e surfinia: i fiori dell' Amore che non si può nascondere

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view post Posted on 14/4/2013, 12:30     +1   -1
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Petunia e surfinia:

i fiori dell'Amore che

non si può nascondere


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In questi primi giorni di primavera avete già indossato i vostri primi capi colorati? Immagino di sì!
Beh, anche il vostro giardino, il vostro balcone o anche solo un piccolo davanzale non aspettano altro che “vestirsi” di colori nuovi, i colori delle splendide fioriture primaverili, appunto!

Parliamo allora della Petunia e della Surfinia, specie nata dall’incrocio fra le varietà rampicanti a fiore piccolo e le normali petunie: entrambe, simili nell’aspetto del loro fiore, sono tra le piante più apprezzate per decorare spazi, spesso coltivate in vasi o fioriere di dimensioni più grandi.

Le petunie sono piante dall’inconfondibile bellezza: di grande impatto visivo, i fiori delle petunie abbracciano tutta la gamma dei colori, dal bianco al rosa, dal viola al blu e anche nere, nelle varianti monocromo o screziate. Per questo, insieme a gerani, margherite, fucsie, viole del pensiero, begonie, le petunie creano stupende macchie di colore.

A differenza delle petunie tradizionali, le surfinie sono caratterizzate da una crescita e da una fioritura molto più rigogliosa, regalando una vera e propria cascata di colori!
A partire dalla primavera, da sole o abbinate ad altre specie ricadenti e tappezzanti, le surfinie fanno bella mostra di sé su balconi e terrazze.

Entrambe le specie emanano un gradevole odore, la petunia con un profumo più intenso nelle ore notturne, mentre la surfinia sotto la “carezza” dei raggi solari.


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La Petunia

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La petunia (nome scientifico “Petunia”) è una pianta erbacea appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Il nome petunia deriva dal portoghese “petun” che significa tabacco, per la somiglianza tra queste due piante, appartenenti alla stessa famiglia. E’ originaria dell’America del sud, in particolare del Brasile, dove cresce spontaneamente; è arrivata in Europa portata dai botanici che esploravano le foreste alla ricerca di specie sconosciute. In Italia è molto diffusa ed è una delle piante più scelte per abbellire balconi, giardini, appartamenti, grazie alla sua abbondante fioritura. Il genere Petunia comprende circa 40 specie di piante annuali e perenni che, però, nel nostro Paese vengono coltivate come piante annuali, dal momento che esse non resistono al freddo. Le petunie formano ampi cespugli alti dai 25 ai 60 cm, con dei fusti ramosi e leggermente vischiosi, che hanno spesso un portamento ricadente; hanno foglie molto profumate e appiccicose, ovali e intere con tre nervature, di colore verde chiaro, ricoperte di peluria. I fiori sono molto numerosi, sono imbutiformi e di tanti colori differenti: bianchi, rossi, blu, viola, rosa, lilla, possono essere di un unico colore (monocromi) o screziati; la parte inferiore della corolla è quasi dritta, mentre la parte superiore è larga ed è costituita da cinque lobi. La fioritura, molto abbondante, si protrae dalla metà della primavera alla metà dell'autunno. Le petunie che si trovano in commercio sono ibridi di origine orticola (P. x hybrida) ottenuti dall’incrocio tra P. violacea e P. nyctaginiflora.

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Specie e varietà

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Petunia x hybrida: con questo termine si indica un insieme di ibridi di origine orticola derivati dall’incrocio tra P. nyctaginiflora e P. violacea. In genere presentano foglie ovate, di colore verde scuro, leggermente vischiose e fiori imbutiformi, semplici o doppi, di svariati colori (crema, rosa, bianco, azzurro, malva)e talvolta striati o macchiati. Le dimensioni sono variabili dai 20 ai 60 cm. di altezza (esistono varietà nane e giganti); il portamento può essere eretto o prostrato. Vengono divisi in quattro gruppi principali:

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- Multiflora: comprende varietà molto vigorose, resistenti e folte, che presentano foglie grandi e fiori larghi circa 5 cm. Crescono fino a 40-60 cm. di altezza. Tra le più note troviamo:

“Apple Blossom”, a fiori rosa chiaro;

“Brass Band”, a fiori bianco-crema scuro;

“Cherry Tart”, dai fiori rosa e bianchi che ricordano quelli del garofano;

"Dream Girl”, dai fiori rosa intenso;

“Plum Crazy”, dai fiori variamente colorati (giallo, rosa, rosso-porpora, azzurro-lavanda) con venature e centro più scuro;

“Polaris”, con fiori azzurro intenso, bianchi al centro;

“Red Satin”, a fiori rosso scarlatto intenso;

“Sugar Plume”, con fiori rosa.

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- Grandiflora: i fiori di questo gruppo di ibridi, che raggiungono sempre i 40-60 cm. di altezza, sono più grandi (larghi fino a 8-10 cm.), anche se meno abbondanti. Sono varietà meno vigorose e resistenti di quelle del gruppo Multiflora, tanto che possono anche venire danneggiate dalla pioggia. Tra le più interessanti troviamo:

“American All Double Mixed”, dai fiori grandi, doppi e increspati;

“Cascade”, a fiori di vari colori (rosso, bianco, rosa, azzurro);

“Fluffy Ruffles”, con fiori dai petali sfrangiati e increspati di colori vari (rosa, cremisi, bianco, azzurro-lavanda, porpora);

“Superbissima”, dai grandi fiori (12-13 cm.) a petali increspati e gola variegata.

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- Nana Compacta: comprende varietà di taglia ridotta (20-25 cm. di altezza) con fiori larghi 5 cm. Tra le più note troviamo:

“Alderman”, a fiori viola;

“Blue Bedder”, dai fiori azzurri;

“Fire Chief”, a fiori rosso scarlatto;

“Rose of Haven”, a fiori rosa.

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- Pendula: le varietà appartenenti a questo gruppo hanno portamento strisciante e i fiori, larghi sempre 5 cm. sono disponibili negli stessi colori di quelli caratteristici del gruppo Nana Compacta, ad eccezione del rosso. Sono utilizzate in modo particolare per davanzali e panieri sospesi. Tra le più note troviamo “Balcony Blended Mixed”.

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Petunia nyctaginiflora: originaria dell’Argentina, questa specie vigorosa presenta fusti ramificati alla base ed eretti che portano foglie spesse, oblunghe od ottuse e fiori bianchi, grandi e profumati. L’intera pianta, ad eccezione dei fiori, è vellutata ed emana un odore sgradevole.

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Petunia violacea: originaria del Brasile, questa specie presenta foglie ovali, sessili, più piccole di quelle della specie precedente e fiori piccoli e di colore rosso cremisi.

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Terreno

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Per uno sviluppo ottimale necessitano di un terreno ricco in materia organica, fresco e profondo; si utilizza un buon terriccio universale, mescolato con della corteccia finemente sminuzzata e con poca sabbia, per aumentare il drenaggio. Un terreno troppo ricco e umido (magari in posizione ombreggiata) favorisce lo sviluppo fogliare a discapito della fioritura.

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Concimazioni

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Al momento del rinvaso si mescola al terreno una piccola quantità di concime organico maturo o di humus; in seguito, da maggio a settembre, si fornisce del concime per piante da fiore, ogni 15-20 giorni, mescolato all'acqua delle annaffiature. durante la crescita delle pianta se ne può modificare lo sviluppo, cimando i giovani getti. Per prolungare la fioritura, eliminare i fiori appassiti.

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Moltiplicazione

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Le petunie si seminano in marzo, in terrine o vassoi riempiti di torba umida, precedentemente ben setacciata, con aggiunta di sabbia, sotto copertura di vetro o plastica (avendo cura di rimuovere la copertura di tanto in tanto per evitare il formarsi di un ambiente asfittico) e alla temperatura di circa 15 °C. A germinazione avvenuta e non appena le dimensioni delle piantine lo consentono, si procede al trapianto in vasi o vassoi riempiti di terriccio e si lasciano irrobustire in letto freddo fino a fine maggio inizio giugno, quando saranno pronte per essere messe a dimora. Le piante ottenute così fioriscono già dal primo anno. Alcune varietà a fiori doppi si possono moltiplicare per talea erbacea (o dai nuovi getti di piante vecchie) prelevata a marzo e messa a radicare in serra in una composta a base di torba e sabbia. La messa a dimora viene eseguita dalla fine di maggio all’inizio di giugno. Bisogna scavare una buca profonda; la pianta va tolta dal suo contenitore, va ripulita dalla terra in eccesso e inserita nella buca, facendo attenzione a non danneggiare le radici; una volta sistemata la pianta, bisogna ricoprire con la terra e comprimere; infine si deve annaffiare abbondantemente. Il rinvaso può essere fatto anche tutti gli anni, in base all’accrescimento della pianta, ed è preferibile effettuarlo in primavera.

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Annaffiature

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Le piante di petunia sono abbastanza esigenti per quanto riguarda le annaffiature, possono sopportare alcune ore di siccità, ma le piante tendono ad appassire rapidamente in caso di carenza di acqua prolungata; annaffiamo quindi con regolarità, ogni 2-3 giorni, intensificando le annaffiature durante i mesi estivi. In ogni caso evitiamo di lasciare acqua stagnante ed attendiamo che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.

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Esposizione

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Si pongono a dimora in piena terra, oppure in vasi o ciotole appese; preferiscono posizioni molto luminose, possibilmente soleggiate per almeno sei ore al giorno; il posizionamento in luogo ombreggiato può causare scarse fioriture. I sottili fusti rendono le piante abbastanza fragili, è quindi consigliabile evitare di porle in luoghi molto esposti al vento.
Temperatura: clima temperato caldo, le Petunie temono il freddo.

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Parassiti e malattie

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il maggior parassita è il ragnetto rosso, le foglie assumono colore grigio - giallastro talvolta rugginoso; vengono attaccate anche dagli afidi: attaccano foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici. Può essere anche attaccata da funghi come l’alternaria che forma sulle foglie macchie brune; in questo caso va usato un prodotto fungicida.

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Vendita

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Prima di acquistare la petunia si consiglia di verificare lo stato di salute della pianta, la presenza di malattie, se la pianta è stata annaffiata sufficientemente (che può essere verificato osservando il grado di umidità della terra); va evitato di comprare piante che presentato parti secche e danneggiate, preferendo quelle sane e dai colori brillanti.

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6 errori da evitare per avere

bellissime petunie e surfinie


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1. Sempre al sole

Tutte le petunie vogliono il pieno sole e hanno bisogno di molta luce per crescere e fiorire. Ma per fare durare i fiori più a lungo e mantenere colori più intensi provate ad abbassare il tendone del terrazzo dopo le undici così da ombreggiarle fino alle tre del pomeriggio. Osserverete che la pianta può davvero creare un effetto esplosivo perché le fioriture dei diversi giorni si accumulano più velocemente di quante se ne perdano.

2. Fertilizzante, tanto fertilizzante

La crescita vigorosa e l’instancabile produzione di fiori inducono spesso a eccedere con le fertilizzazioni. Questo è un errore, specie se si utilizzano prodotti ricchi di azoto. Al momento della messa a dimora utilizzate un prodotto a lento rilascio per piante da fiore che copra quattro mesi di coltivazione e solo una volta ogni due settimane diluite nell’acqua di bagnatura un fertilizzante liquidi ricco in fosforo e potassio per migliorare fioritura e intensità dei colori.

3. Un terriccio particolare? E perché?

Le petunie, e tutte le altre simili, sono piante tendenzialmente acidofile che crescono meglio in un terreno a pH compreso fra 5 e 6. Si dovrà utilizzare un terriccio per acidofile sapendo già che le acque dure della pianura tenderanno ad alcalinizzare il substrato. Quando potete raccogliete l’acqua piovana: resta sempre la migliore per irrigare perché è priva di calcare. Aggiungiamo al terriccio sabbia, pomice e corteccia di conifera per migliorare il drenaggio senza penalizzare eccessivamente la capacità di trattenere umidità.

4. Un vaso qualunque va bene

Per i fiori da balcone si tende a utilizzare vasi ampi e poco profondi che non danno alle nostre piante un volume di terra sufficiente per lo sviluppo corretto dell’apparato radicale e non consentono di accumulare abbastanza umidità. Basta non irrigare per un solo giorno che già le piante tendono a perdere vigore, il secondo reclinano gli apici, il terzo sono prostrate. Se si può garantire una costanza di bagnature quotidiana, la profondità minima è di 15 cm; se si bagna con meno frequenza deve essere almeno doppia.

5. Molta acqua velocemente

Bagnare i vasi è un’arte, semplice ma rigorosa. Chi annaffia di fretta di solito non esegue bene il proprio lavoro: usare grandi volumi d’acqua, così da far tracimare i sottovasi è un errore che si paga con la perdita dei nutrienti solubili, con il compattamento del substrato, e con spreco di terriccio trascinato via. Si deve annaffiare al piede, senza irrorare la vegetazione, di sera o di mattino presto, con acqua non troppo fredda, meglio se ha riposato qualche minuto per eliminare il cloro che serve a mantenerla potabile. Si bagna allagando lo spazio fra il terriccio e il bordo del vaso così che l’acqua penetri in modo abbastanza uniforme. Si passa agli altri vasi e solo alla fine se l’acqua non è arrivata nel sottovaso se ne aggiunge altra.

6. Dopo un danno si buttano

Dopo un temporale, una grandinata, un colpo di freddo o un abbandono prolungato si pensa che queste piante non siano in grado di riprendersi. Invece surfinie e petunie hanno un’elevata capacità di reazione. Provate a potare le piante danneggiate, riducendole a metà della loro lunghezza, bagnatele poco ma senza farle soffrire, e attendete la ripresa della vegetazione. In due settimane vedrete un buon numero di getti laterali svilupparsi dai rami rimasti. A questo punto fertilizzate con un prodotto, una sola volta, per piante verdi, ricco di azoto per incoraggiare lo sviluppo dei nuovi germogli, e riprendete il normale ciclo di coltivazione.

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Significato della Petunia

nel Linguaggio dei Fiori


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Nel significato dei fiori la petunia, data la sua fioritura abbondante e coloratissima che è impossibile non notare, indica l’amore che non si può nascondere.



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Fonti:
giardinaggio.it - giardinaggio.net - agraria.org - cosedicasa.com


Edited by francesina63 - 2/4/2016, 14:42
 
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view post Posted on 6/4/2014, 22:12     +1   -1
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Petunia o Surfinia:

facciamo chiarezza.


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Circa una ventina d'anni fa, un signore giapponese, a servizio di Suntory, una multinazionale con interessi diversificati, attiva soprattutto nel campo “food and beverage” attraverso la conoscenza e l'uso delle tecniche di ibridazione di cui abbiamo parlato, ottenne una Petunia molto vigorosa, di colore viola porpora, che, se coltivata con i dovuti accorgimenti, dava dei risultati come pianta da balcone fino a quegli anni, impensabili. Cominciarono a riprodurla su larga scala, per talea. Gli esperti di marketing si diedero da fare, e nacque il marchio Surfinia. Ancora oggi Suntory percepisce le royalty per ogni singola talea che viene posta in radicazione. Un businnes immenso.

E un condizionamento “mentale” da paura. A tutt'oggi ci vengono richieste “le Surfinie” identificando questo nome come una petunia a portamento ricadente. Questo perché molti hanno recepito il nome “Surfinia” come un genere botanico. Non è così: si tratta semplicemente di ibridi di petunia a cui ogni ibridatore o moltiplicatore assegna un nome commerciale, che può essere, solo per citare i principali: Surfinia, Cascadias, Fortunia, Sweetunia, Veranda, Surprise, Sentunia... In ogni caso sempre petunie, che differiscono sicuramente per caratteristiche varie, come precocità, vigoria, dimensione del fiore, ortamento, eccetera, eccetera...

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Come avere tanti fiori di petunia

e surfinia in tutta l' estate


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Far crescere le Surfinia, e la maggior parte delle altre varietà di tipo ricadente imparentate con le petunie, è piuttosto semplice.

Ci sono però degli errori che si compiono facilmente durante la coltivazione di questi esemplari. Tali errori portano a dei risultati deludenti e sono spesso causati dall’utilizzo di poco concime, oppure non si innaffiano le piante con regolarità, altre volte invece si tratta di un problema legato alle scarse capacità drenanti del terreno.

Da maggio fino a fine estate è opportuno nutrire questa pianta circa ogni 8 – 10 giorni, utilizzando principalmente prodotti specifici per piante in fiore.

Verso la fine del mese di luglio si deve sospendere l’apporto di concime per circa 15 giorni. Si consiglia di spostare la pianta in posizione di mezz’ombra e di effettuare una leggera potatura, eliminando soprattutto i rami troppo lunghi e i fiori ormai appassiti. Passato questo breve periodo di sosta la pianta può essere spostata nuovamente al sole e si può ricominciare le concimazioni.

Per quanto riguarda l’apporto d’acqua è opportuno che sia sempre costante, soprattutto nei periodi più caldi. Difficilmente questa pianta sarà in grado di riprendersi dopo un periodo di siccità.

Se si prevede un periodo in cui non si potrà innaffiare la pianta converrà affidarla a qualcuno, o in alternativa è possibile utilizzare un sistema di irrigazione automatico. In ogni caso sarà opportuno spostare i vasi in luoghi in ombra, così da scongiurare rischi di disidratazione.

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Trapiantare petunie e surfinie

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Nel mese di giugno è facile trovare piante di petunie a poco prezzo, o addirittura in saldo, alloggiate in vaschette alveolari.

Se scegliete di spendere poco cercate di scegliere gli esemplari più resistenti e vigorosi. Controllate che le piante abbiano le foglie verdi e trapiantatele immediatamente in contenitori più grandi, con all’interno terriccio nuovo e fertile.

Dopo il trapianto le piante hanno bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova situazione, per i primi 7 – 10 giorni sarà importante collocarle in un luogo riparato, possibilmente in mezz’ombra.

Anche la scelta del vaso è piuttosto importante: utilizzate un vaso profondo, non è importante che sia troppo largo, si eviterà infatti il rischio di rapida disidratazione.

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Il problema della pioggia

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Queste piante non sono particolarmente amanti della pioggia. Dopo un fenomeno temporalesco è possibile che le petunie risultino danneggiate.

Ma non c’è da preoccuparsi, perché dopo qualche ora riprenderanno l’aspetto di sempre.

Vento o acquazzoni particolarmente violenti possono danneggiare davvero la pianta.

In questo caso sarà opportuno eliminare tutte le parti rovinate. Si dovrà poi svuotare il sottovaso e attendere che il suolo sia ben asciutto prima di innaffiare nuovamente.

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Fiori fino all’autunno

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Per far vivere al meglio le surfinie sarà opportuno collocarle in pieno sole e nutrirle al meglio. Assolti questi pochi doveri le piante ringrazieranno regalando fioriture copiose fino nel tardo autunno.

Nel periodo più caldo, da agosto in poi, le piante hanno bisogno di molto nutrimento e di evitare eccessive irrigazioni, è importante infatti che il terreno risulti umido ma non del tutto fradicio.

Grazie a questo trattamento nutritivo la pianta sarà vigorosa dopo il periodo estivo, per fiorire in maniera copiosa fino a metà ottobre.

Nel mese di luglio le surfinie possono avere una battuta d’arresto, con fiori nuovi solo sulla punta dei rami e spogli per la lunghezza. E’ arrivato il momento di potarle, senza pietà icon wink Surfinie bellissime: il trucco? Nessuna pietà!

Armatevi di cesoie affilate e tagliate (lo so, è dura, ma possiamo farcela!) i rami (anche con qualche corolla) a circa due terzi, tenetele umide (non fradice!) e vedrete che nel giro di un paio di settimane cominceranno ad allungarsi e riprenderanno a fare fiori fino a settembre o anche ottobre se il tempo si mantiene mite. L’uso delle cesoie ve lo consiglio comunque anche con una pianta giovane. Durante la crescita tenderà infatti ad allungarsi ma a rimanere un pò spoglia nella parte superiore. Per accestirla potrete dunque tagliarle le punte dei rami in modo che la pianta si ramifichi di più e abbia un aspetto più pieno in seguito.

Durante l’estate, le piante possono essere preda del ragnetto rosso, invisibile se non per i suoi nefasti effetti. Le foglie ingialliscono e la pianta comincia a prendere un aspetto esaurito e povero, addirittura alcuni rami si seccano. Per evitarne gli attacchi, è utile una precauzione, quella di non bagnare le foglie ma irrigare direttamente sulla superficie del terreno, che magari avrete ricoperto con un piccolo strato di ghiaia o corteccia da pacciamatura, che vi aiuterà a combattere la disidratazione nei giorni più caldi. Se l’attacco si verifica, munitevi di un buon acaricida e intervenite subito, l’insetto fa in fretta a fare danni. Stesso dicasi per il problema degli afidi, che si attaccano ai fusti e alle foglie succhiandone la linfa. In questo caso è utile un aficida.

Ormai le surfinie non sono più solo le tipiche ricadenti a fiore semplice. Dato il loro successo, il mercato ne sta sfornando continuamente di nuove: a fiore doppio, formato XL, sfumate di colori delicati, venate, a strisce come ombrellini estivi. Un’alternativa meno vigorosa possono essere gli ibridi di Calibrachoa, affine alla petunia, con fiore simile nella forma ma di dimensione nettamente più piccola. Sono chiamate ‘Million Bells’, perfette per decorare cestini appesi, con tante corolle da coprire persino le foglie alla vista.

E l’anno prossimo? Più che seminarle (i semi delle surfinie sono difficili da trovare in commercio – sono tra l’altro allo studio varietà sterili che neanche li produrranno – e se le vostre piante produrranno semi, comunque smetteranno di fare fiori), il mio consiglio è di farne delle talee verso fine stagione quando la pianta non si è troppo esaurita. Prendete dei pezzetti di ramo senza fiori di circa 7/8cm e piantatele in una cassetta al riparo del sole in un misto di torba, terriccio e perlite e mantenetele umide. Quando radicheranno proteggetele dal gelo e a primavera mettetele sul balcone: sicuramente l’anno prossimo vi costeranno molto meno!

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Piccoli problemi e come risolverli

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Cosa fare se la pianta ha pochi fiori: si tratta di un problema legato alla scarsa luminosità, all’assenza di sole e alla scarsità di concime. Spostate la pianta in posizione soleggiata e concimatela.

Presenza di insetti neri: si tratta di afidi e devono essere trattate con un prodotto biologico specifico contro i parassiti. Il trattamento deve essere ripetuto ogni due settimane per due o tre volte.

Si presentano foglie brune e marcescenti, si rileva un afflosciarsi di tutta la pianta: la causa di questo problema è un substrato troppo bagnato. E’ importante migliorare il drenaggio del terreno, eliminare le foglie marce e spostare la pianta in posizione di pieno sole fino a quando il terreno non sarà asciutto.

La pianta presenta un aspetto secco, si nota un rapido appassimento: i problemi sono causati dall’aridità. La sofferenza della pianta è causata dall’aridità del substrato e dall’ambiente particolarmente asciutto. Per risolvere il problema si consiglia di immergere la pianta in una bacinella d’acqua per circa 30 minuti. E’ importante non vaporizzare la chioma.

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Con cosa abbinare le Petunie

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Per far crescere al meglio le petunie è necessario molto spazio, è quindi opportuno evitare una convivenza con altre piante da fiore; sarebbe infatti necessaria una cassetta molto grande e molto profonda. In questo caso è possibile abbinare queste piante con altri esemplari che amano il sole, scegliete quindi gerani, genziane, lantane, salvia da fiore e molte altre.

Se ci si trova in montagna le petunie crescono bene abbinate a verbena e lobelia. Le petunie sono ottime da collocare anche in vasi sospesi, si deve solo avere cura di utilizzare contenitori capienti.


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Fonti:
giardinaggioweb.net - giardino-piante-fiori.lacasagiusta.it - fioriefoglie.tgcom24.it


Edited by francesina63 - 2/4/2016, 13:54
 
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