Il Tulipano - il fiore dell' Amore Eterno

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view post Posted on 7/4/2014, 18:13     +1   -1
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Insieme in Armonia

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Il Tulipano:

il fiore dell' Amore Eterno


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Famiglia: Liliacee

Origine: Turchia

Il tulipano deriva dal turco tülbend per la sua forma lineare e pulita che ricorda quella di un copricapo.

Il tulipano è un’allegra e colorata pianta fiorita di specie bulbosa e perenne molto apprezzata e utilizzata per ornare terrazzi, giardini e aiuole oppure per bellissimi mazzi di fiori recisi. Appartiene al genere Tulipa, facente parte della famiglia delle Liliaceae. E’ un fiore che regala fioriture spettacolari, per questo è una pianta molto ricercata. Il tulipano è composto da un bulbo (o patata) sotterraneo perenne, che genera uno stelo dal colore verde vivace e ben dritto sul quale troviamo un numero esiguo di foglie dalle sfumature bluastre per via della loro copertura cerosa. Ogni stelo genera di norma un solo fiore. Sono poche infatti le specie che offrono più fiori per stelo, come la Tulipa Turkestanica, ad esempio.
Il fiore di tulipano ricorda la forma di una coppa, ha 3 petali e 3 sepali e esiste praticamente in tutte le sfumature di colore.

Simbolo per antonomasia dei Paesi Bassi, e in particolar modo associato all’Olanda, in realtà il tulipano cresce in Europa Meridionale come nel Nord Ovest della Cina e in Iran, Anatolia, Nord Africa. Ma è la zona delle catene montuose orientali del Tien Shan in Asia ad avere il primato di concentrazione di specie, nonché esserne il fulcro distributivo. Ed è dall’oriente che gli Ottomani, nel 1500 circa, li portarono in Europa. L’origine si riscontra infatti nel nome. Tulipano deriva da “dulband”, ovvero turbante, a richiamare la forma stessa del fiore.
L’Olanda resta comunque il maggior produttore ed esportatore mondiale di tulipani, con i suoi oltre 3 miliardi annuali di bulbi.

I frutti di questi fiori sono di forma più o meno sferica dal robusto involucro. Ogni frutto produce diversi semi, motivo di distinzione tra i fiori originali o ibridi che, invece, non producono semi perché sterili.

Esistono moltissime specie di tulipani, nonché di ibridi coltivati nei giardini. Per meglio orientarsi, esiste una classificazione precisa, che raggruppa tutte le specie in 15 divisioni. Questa suddivisione tiene conto delle diverse caratteristiche morfologiche, del colore e dell’altezza, che può variare dalla decina fino anche ai 75 centimetri, nelle specie giganti.
Come coltivare, curare e mantenere i tulipani.
Abituato alle temperature delle zone montuose dai climi non troppo rigidi, il tulipano è, come altri, un fiore che dorme durante l’inverno.

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Specie e varietà

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Il genere Tulipa comprende diverse specie. Tra le tante:

Tulipa silvestris L. : originario dell'Europa, della Persia, del Nordafrica, diffuso in Italia nei campi e nei pascoli.

Tulipa clusiana DC: originario della Persia, dell'Afghanistan, del Kashmir. Naturalizzato in tutta la zona mediterranea, compresa l'Italia.

Tulipa praecox Tenore: originario dell'Iraq, naturalizzato nelle regioni mediterranee, inclusa l'Italia.

Tulipa saxatilis Sieber: originario dell'isola di creta e naturalizzato in Italia.

Tulipa gesneriana L.: originario della Turchia e dell'Asia Minore, naturalizzato in Italia.

Tulipa sprengeri Baker: originario dell'Asia Minore.

Tulipa fosteriana Hoog: originario dell'Asia centrale; specie a fiori molto grandi, molto usata dagli ibridatori.

Tulipa kaufmanniana Regel: originario dell'Asia centrale; è il cosiddetto Tulipano “Warer Lily”, cioè Tulipano ninfea, per la somiglianza con questo fiore.

Tulipa eichleri Regel: originario dell'Uzbekistan, del Turkestan e della Persia.; ha fiori molto grandi.

Tulipa greigii L.: originario del Turkestan; presenta fiori molto grandi.

Tulipa acuminata (Hornem.) Vahl (sin. T. cornuta): tulipano molto curioso, con petali lunghi e stretti, attorcigliati; probabilmente è un ibrido naturale.

Tulipa tarda Stapf.: originario del Turkestan; specie nana con steli che portano 4-6 fiori ciascuno.

I floricoltori olandesi hanno proposto una classificazione commerciale dei tulipani in base alla forma e colore dei fiori per raggruppare le innumerevoli forme e cultivar:

Duca di Tholl: sono i tulipani più precoci, cultivar derivate dal Tulipa suaveolens Roth, suddivisi in:
- Semplici precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
- Doppi precoci: a fiori unicolori, sfumati o bicolori
- Doppi tardivi: a fiori unicolori, sfumati o bicolori

Darwin: i più pregiati per la produzione del fiore reciso e la decorazione di giardini, con fiori grandi unicolori o sfumati;

Breeder: con fiori grandi con una notevole fusione e combinazione dei colori porpora, bronzeo, arancio, giallo, camoscio;

Cottage: per la produzione del fiore reciso, e la decorazione di prati e bordure;

Trionfo: incrocio tra i "Semplici precoci" e i "Darwin", adatti alla forzatura, per il fiore reciso e i giardini;

A fiore di Giglio: originati dall'incrocio tra un "Darwin" e il "Tulipa retroflexa" hanno i fiori con i petali appuntiti nella parte apicale, con un aspetto simile ai fiori di giglio;

Mendel: derivati dall'incrocio tra i "Darwin" e i "Duca di Tholl", sono quasi precoci come i secondi e rustici come i primi;

Rembrandt: a fiori striati e macchiati, per giardini;

Dragoni o Pappagalli: con fiori dai tepali frangiati, striati e macchiati;

Bizzarri: simili ai "Dragoni" coltivati per le forme curiose.

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Fioritura

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La fioritura avviene in primavera, pertanto il periodo ideale per piantare i bulbi è l’autunno, da ottobre a dicembre.

I bulbi vanno piantati all’aperto, proprio perché vanno esposti al freddo.

La profondità con cui vanno messi nel terreno varia dai 10 ai 20 centimetri circa, a seconda delle specie. Più sarà alto lo stelo, più dobbiamo mettere il bulbo ben piantato nel terreno per assicurare che si regga eretto. Se li pianti direttamente a terra, la distanza tra un bulbo e l’altro dovrà essere più o meno di 10/25 centimetri, dipende sempre dalle dimensioni della pianta una volta adulta. Se utilizzi i vasi, puoi prendere o un singolo vaso per pianta, oppure utilizzare vasi lunghi che assicurino la giusta distanza tra un bulbo e l’altro.

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Terreno

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Il terreno ideale per i tulipani è un terreno sabbioso e con un buon grado drenante, profondo e ricco di nutrimento organico. Meglio quindi se lo arricchiamo con un concime maturo e/o sabbia, a seconda delle necessità.
Sono fiori che amano il sole, ma non il vento, nemico degli steli. I climi che preferiscono sono quelli temperati, resistono bene al freddo e al caldo, purché non esagerati.
Cura e manutenzione dei tulipani.
La fine della fioritura è segnalata dal fatto che le foglie si essicano completamente. A questo punto, e solo quando sono completamente gialle, le puoi staccare e lasciar riposare la pianta durante l’inverno. La primavera successiva vedrai rifiorire i tuoi bellissimi tulipani. Questa pianta non ha bisogno di essere potata, ma è bene avere cura di eliminare gli eventuali fiori appassiti o rovinati.

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Coltivazione

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Coltivazione in vaso: sistemare i bulbi ad una profondità di 10-15 cm, assicurarsi che ci sia un foro di drenaggio per l’acqua, riempirlo con il terriccio lasciando circa 2 cm di spazio dal bordo in modo da impedire gli schizzi d’acqua durante l’annaffiatura.

Coltivazione in giardino: effettuare la stessa operazione distanziando i bulbi di circa 20 cm l’uno dall’altro. Quando la fioritura è terminata, conviene tagliare gli steli che hanno portato fiori: è il miglior modo di impedire che le sostanze nutritive del bulbo vengano disperse per produrre semi. Ci vogliono circa due mesi dalla fine della fioritura all’essicazione completa della vegetazione. In giugno i bulbi vanno estirpati, ripuliti e messi ad asciugare all’aria e al sole per un giorno prima dell’immagazzinamento in cantina, al buio, al fresco e all’asciutto sino al momento della piantagione di settembre.

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Concimazione

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Per la concimazione di mantenimento puoi tranquillamente utilizzare un fertilizzante liquido, da diluire nell’acqua quando lo annaffi.
A questo proposito, la terra deve essere sempre umida. Per cui annaffiature frequenti, ma non eccessive perché anche i tulipani non amano i ristagni di acqua, cosa che fa marcire i bulbi.

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Malattie del tulipano

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Sempre per la sua cura, un’attenzione particolare va rivolta alle possibile malattie che lo attaccano, anche se non sono così frequenti. Tra queste la più grave è la muffa “Botrytis Tulipae”, che può portare la pianta addirittura alla morte. Poi ci sono i funghi o la ruggine foliare. Per evitare tutto questo è bene pensare a dei trattamenti preventivi con degli antifungini, sia sui bulbi sia sulle piante. Altro nemico sono gli insetti, come i millepiedi e gli acari, oppure le chiocciole e le lumache, dai quali ci si può difendere con insetticidi o piccole trappole.

Come avrai potuto notare, in linea generale i tulipani sono fiori molto semplici da coltivare e curare. Non sono particolarmente esigenti. Quando ti accorgi che i bulbi iniziano ad essere meno fioriferi, di solito succede dopo due o tre anni soprattutto con le piante a fiori grandi, è meglio sradicarli e piantarne altri. Anche questa operazione va fatta a fioritura terminata, quando le foglie sono completamente secche.

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Simbolismo e significato

del tulipano


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Il tulipano è sempre stato uno dei fiori più amati al mondo per la semplicità della forma e per le innumerevoli fioriture coloratissime. Araldo della primavera, è tra i primi a sbocciare ogni anno, a volte nelle vicinanze di qualche residuo di neve. Trasmette un senso di confortevole delizia e di intimità, ma è il simbolico dell’amore perfetto (e dell’amante ideale), della fama e della vita eterna. Nell’Impero Ottomano, era sinonimo di ricchezza e di potere: i sultani organizzavano sontuose feste nelle loro corti reali addobbate con lanterne colorate per festeggiare la prima fioritura dei tulipani, esibiti con grande vanto insieme agli uccelli esotici.

Come succede per tante altre specie di fiori, anche ogni colore di tulipano è portatore di un proprio significato simbolico, anche se le più classiche sono le varietà in rosso o in giallo. I tulipani bianchi sono un messaggio per rivendicare dignità o per chiedere perdono; i gialli – che un tempo rappresentavano l’amore irrimediabilmente infelice – sono un sorriso per illuminare la giornata intorno a conoscenti o colleghi, mentre quelli variegati esprimono un complimento sulla bellezza degli occhi di chi li riceve. L'ampia gamma di colori e di varietà di tulipani esistenti, oltre alla loro disponibilità tutto l'anno, anche se maggiore in primavera, consente di sbizzarrirsi in una grande quantità di occasioni, pur rispettando il loro linguaggio simbolico.

Il messaggio d’amore romantico inoltrato dai tulipani – in alternativa alle rose – è dedicato alla propria innamorata nel Giorno di San Valentino. La tonalità rosa esprime amore affettuoso, quella rossa dichiara amore vero e irresistibile, intenso quanto il colore del fiore. Infatti, nella tradizione persiana, il tulipano rosso era donato dall’innamorato alla sua amata, in seguito all’antica leggenda basata su una storia – risalente all’epoca in cui lo zoroastrismo era la religione dominante – sul tragico epilogo del triangolo amoroso tra il sovrano Cosroe II (590-628 d.C.), la moglie Shirin, regina cristiana di Armenia, e Farhad, un capomastro. Questi si uccise dopo la falsa notizia della morte dell’amata e da ogni goccia del suo sangue che cadde a terra nacque un tulipano rosso. La vicenda fu ripresa e romanzata dal più celebrato poeta epico-romantico della letteratura persiana Nezami Ganjavi (1141-1209 d.C.). Un altro racconto persiano risale alla battaglia di Kerbela (680), durante la quale un soldato del Califfo al Yazid tagliò la testa all’Imam Hossein, nipote del Profeta Maometto, nominato nuovo Califfo, e dal suo sangue sparso nel deserto sbocciò un campo di tulipani rossi. Per questo motivo, nell’Iran contemporaneo si racconta che questi fiori crescono dove viene versato il sangue dei martiri.

Ma i tulipani – inseriti in composizioni insieme a foglie verde scuro e a bacche – sono anche un augurio di felice Natale e Capodanno per le persone amate e per i soci in affari. Scelti in rosso o in rosa, recisi o come pianta in vaso, si regalano per la Festa della mamma, la prima Domenica di maggio. Tulipani in queste due tonalità sono anche, da lungo tempo, una scelta classica ed elegante in occasione di un matrimonio, in particolare se celebrato nella stagione primaverile. Nel bouquet da sposa, nelle decorazioni per la cerimonia e per il ricevimento (centrotavola, ecc.) nuziale sono simbolo dell'amore della coppia dei novelli coniugi. I tulipani variegati o con i petali arruffati conferiscono sorprendono con una nota più innovativa, mentre inserimenti di quelli color porpora scurissimo, quasi nero (‘Regina della Notte’), sono ancora più stravaganti.

Simbolo del ciclo della crescita, del ritorno del calore e dell’abbondanza dopo l’inverno, il tulipano rappresenta Pasqua. Durante il periodo pasquale, tulipani dai colori luminosi, gialli, arancioni, rosa, rossi, variegati sono inseriti in decorazioni e centrotavola. Annunciando la rinascita in natura, portano anche l’augurio di una pronta guarigione: un mazzo con questi fiori rosa per un ammalato in testimonianza di affetto; in arancione per trasmettergli una forte carica di energia, di desiderio di guarire; di colore giallo per rallegrare chi è in convalescenza.

Come simbolo di una nuova vita, con i tulipani si festeggiano i compleanni che cadono in primavera, ma anche l’annuncio di un bambino in arrivo o appena nato: rosa per le femmine, gialli per i maschi, bianchi per il significato di novità, purezza, cielo in terra, oppure arancio come messaggio di entusiasmo quando non si conosce ancora il sesso del nascituro. Ma un mazzo di fiori misti con inseriti alcuni tulipani (in particolare di colore arancione) – che, ogni anno, preannunciano la ripresa del nuovo ciclo di vita – sono anche l’ideale per complimentarsi del raggiungimento di traguardi importanti (es. laurea), trampolino di lancio verso ulteriori successi, essendo simbolo di crescita e di future opportunità.

Secondo la tradizione, i tulipani di alcune tonalità meno accese e brillanti esprimono il sentimento di simpatia che si prova, come è il caso di un piccolo mazzo colore pesca per un dolce legame di feeling. Un bouquet di tulipani bianchi o crema testimonia grande affetto, ma è anche l’estremo addio per l’eterno riposo di un defunto mentre, in una corona funebre, questi fiori di colore violaceo esprimono sentite condoglianze.

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Storia del tulipano

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Anche se il tulipano è l’emblema dei Paesi Bassi, la sua origine allo stato selvatico risale alla Persia. Il nome deriva dal turco ‘tullband’, in riferimento ai turbanti di mussola che assomigliano ai fiori di tulipano completamente fioriti. Ispirò innumerevoli poeti e artisti persiani, tanto che fu considerato il simbolo dell'Impero ottomano quando venne importato in Europa per la prima volta, nel 1554, dal fiammingo Ogier Ghislain de Busbecq, studioso di scienze naturali, ambasciatore di Fernando I alla corte di Solimano il Magnifico. Questo sultano ne spedì alcuni bulbi al botanico Carolus Clusius, responsabile dei giardini reali olandesi, per svilupparne la coltivazione, come avvenne con successo. Clusius ne regalò dei bulbi a un droghiere, che non li conosceva, così li cucinò in frittura e li degustò conditi con olio e aceto, come poi si continuò a fare in tempo di carestia. Ancora oggi, i fiori freschi di determinate varietà di tulipano sono aggiunti ad antipasti, insalate e dolci, mentre i bulbi essiccati sono macinati a farina in alcune aree del Giappone.

Nel 1570 iniziò l’importazione dei tulipani dalla Turchia all’Olanda, dove la coltivazione si diffuse a partire dal 1593. I mercanti veneziani li commercializzavano e i più ricchi presero ad acquistare questi bulbi e, in Francia, dai primi del XVII secolo, tra le signore diventò di moda portarli in bouquet. Il bulbo dei tulipani diventò un investimento che crebbe rapidamente con frenesia, diventando una ‘tulipanomania’, una brama febbrile collettiva di possesso che si propagò in Europa dalla Francia ai Paesi Bassi. Gli olandesi, oltre a coltivarli in tutti i giardini, specularono con ‘opzioni di acquisto’ contrattandoli nell’abitazione del mercante Jacob van der Buerse (dal quale prese il nome la Borsa). La ‘bolla dei tulipani’ (1634-37), la prima speculazione capitalista documentata, scoppiò il 5 febbraio 1637, trascinandosi dietro le rovine economiche e i fallimenti degli olandesi. Il 27 aprile 1637 fu emesso un decreto per equiparare l’acquisto e la vendita dei bulbi di tulipano a qualsiasi altro settore, così i prezzi si ridimensionarono. Nel XIX secolo diventarono popolari anche in Inghilterra.

Il tulipano è originario della Persia e della Turchia.
Il Lali, come il tulipano è chiamato in turco, in quei luoghi cresce spontaneamente. Nel 16° secolo, Costantinopoli, l'attuale Istanbul, era considerata una delle più belle città al mondo. Era un centro di commerci, scambi, cultura e intrighi politici, ammirata anche per i suoi stupendi giardini.

Il tulipano in Persia
- In Turchia la popolarità del tulipano raggiunse il suo apice con l'inizio del 18° secolo, noto anche come il 'secolo del tulipano'. Ogni primavera, alla luna piena, il sultano Ahmed III organizzava una favolosa mostra di tulipani nei giardini del palazzo. Pare facesse anche importare bulbi dall'Olanda. Centinaia di vasi con i più bei tulipani erano posti su rastrelliere. C'erano bocce di cristallo riempite di liquidi colorati e la luce dei lampadari di cristallo contribuiva a creare un'atmosfera da fiaba. Ai rami degli alberi erano appese gabbie con canarini e usignoli che riempivano l'aria del loro canto. I colori dei vestiti degli ospiti si intonavano a quelli dei fiori. Queste feste causarono a dire il vero la caduta del sultano. Venne ucciso da cospiratori che ritenevano tutto ciò un folle sperpero di denaro . Il commercio e la coltivazione dei tulipani vennero quindi strettamente regolamentati. Il commercio dei bulbi fu vietato al di fuori della capitale. I trasgressori venivano severamente puniti. Tutte le varietà, note o nuove che fossero, venivano accuratamente catalogate. Nel più antico libro sui tulipani pervenutoci si trovano non meno di 1588 nomi di tulipani.

Il tulipano in Europa - Si dice che il primo tulipano sia arrivato in Gran Bretagna dall'Austria e più precisamente da Vienna nel 1578. Circa 45 anni più tardi, John Parkinson, un noto autore di erbari, ne catalogò oltre 150 varietà. Le suddivise in tre gruppi; a fioritura precoce, di mezza stagione e a fioritura tardiva. Tale classificazione è tuttora in uso. A tutt'oggi la Gran Bretagna ha un ruolo molto importante nella coltivazione e nella catalogazione delle nuove varietà.
In Francia il tulipano era il fiore di corte durante il regno di Luigi XIV, il Re Sole. Le dame di corte erano soliti usare tulipani, un simbolo di ricchezza, per ornare i loro abiti scollati.
Nel 19° secolo il commercio dei bulbi prosperava a Berlino ma l'espansione continua della città seppellì i giardini sotto gli edifici.

Il tulipano in Olanda - Il diplomatico fiammingo Ogier De Busbecq, inviato degli Asburgo alla corte di Sulimano il Grande, si fece contagiare dalla mania. Nelle sue lettere parlava in termini entusiastici della bellezza dei tulipani e ne inviò alcuni bulbi a un suo amico, lo studioso olandese Carolus Clusius. Clusius aveva appena iniziato a lavorare in qualità di botanico presso l'Università di Leiden. Era molto geloso dei suoi fiori rari. Si dice che chiedesse somme talmente esorbitanti che nessuno era disposto a comprare i suoi bulbi.
Alcuni gentiluomini animati da spirito commerciale non potevano più sopportare questo stato di cose e una notte entrarono furtivamente nel suo giardino e gli rubarono i bulbi. Si dice che Clusius fu così addolorato da non volerne più sapere della coltivazione dei tulipani e che i bulbi rubati furono la base per l'inizio della coltivazione del tulipano in Olanda.

Tulipanomania - I tulipani divennero in breve tempo molto popolari in gran parte dell'Europa, ma erano principalmente i ricchi che potevano permetterseli. Un giardino era una specie di collezione di oggetti preziosi e il costo dei tulipani influiva in modo determinante su tutto ciò. Il costo dei tulipani non faceva che aumentare e nel 1634 divenne addirittura proibitivo. Era scoppiata la tulipanomania.
In questo periodo il commercio dei bulbi era dominato dalla speculazione. La gente comprava e vendeva senza che soldi o merci cambiassero di mano. Tutto avveniva sulla carta. Oltretutto, nessuno sapeva esattamente cosa sarebbe effettivamente nato dai propri bulbi. I commerciati potevano solo sperare che fosse un bel fiore. Quando un commerciante vendeva un bulbo non era affatto certo che l'avesse mai visto o che il compratore avesse veramente i soldi o la merce di scambio. In genere erano solo promesse. Il numero degli intermediari attirati dalla posta in gioco non faceva che aumentare. Le specie più popolari erano rare e i prezzi lievitarono. Il Semper Augustus batteva tutti; valeva 5 fiorini olandesi, il prezzo di una casa sulla riva di un canale a Amsterdam! Per i pagamenti era spesso usata merce al posto del denaro. Questi erano i prezzi stabiliti per un tulipano Viceroi (che valeva circa la metà del Semper Augustus):

2 carri di frumento, 2 carri di segale, 4 buoi grassi, 8 maiali grassi, 12 pecore grasse, 2 botti di vino, 4 botti di birra, 1000 libbre di formaggio, un letto, un calice d'argento e vestiario.

Il commercio di norma si svolgeva in salette appartate in locande e taverne. Tutti ne erano a conoscenza nonostante fosse illegale. I bambini erano spesso usati come spie.
Dopo tre anni la tulipanomania finì. I prezzi crollarono e molti commerciati fecero bancarotta e furono condannati a lunghe pene detentive. Intere fortune si dissolsero e molti persero il lavoro. Nell'aprile del 1637 il governo olandese dichiarò privi di validità tutti gli accordi speculativi e fissò in 50 fiorini olandesi il prezzo massimo per un bulbo di tulipano.

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Significato Tulipano:

Cultura


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La storia del sergente francese La Tulipe che partecipò alla battaglia vittoriosa di Fontenoy contro gli inglesi nel 1745 diventò una leggenda trasposta a teatro e in letteratura nell’800. Il romanzo ‘Le Granadier Fanfan la Tulipe’ (1925) di Simon Bridier fu seguito dalla versione cinematografica ‘Fanfan la Tulipe’ (1925), ripresa nell’omonimo (1952) di Christian Jaque e nel remake di quest’ultimo, la commedia avventurosa e romantica ‘Il Tulipano d'Oro’ (Fanfan La Tulipe, 2003) di Gerard Krawczyk con Vincent Perez e Penélope Cruz. Il dongiovanni Fanfan, diventato soldato di Luigi XV per sfuggire a un matrimonio forzato, diventò capitano dopo innumerevoli peripezie e riuscì a coronare il suo sogno d’amore.

La commedia ‘Pane e tulipani’ (1999) di Silvio Soldini, con Lucia Miglietta e Bruno Ganz, fu un grande successo di pubblico e critica (9 David Donatello 2000, 5 Nastri d’Argento 2000, Premio del Cinema Svizzero 2001). La fuga improvvisata e il riscatto esistenziale e sentimentale di una casalinga prendeva il titolo da un’abitudine quotidiana tra i due protagonisti: alla mattina, Fernando lasciava a Rosalba il pane e la colazione, mentre alla sera, la donna gli portava un mazzo di fiori dal negozio in cui lavorava e l’ultimo, prima di andarsene, era di tulipani. Così come in una frase si spiegava che questi fiori non provengono dall'Olanda, come tutti credono, ma dalla Persia, anche la protagonista appariva all’opposto della sua vera personalità, ma le persone che veramente si interessarono a lei riuscirono a capirlo.

‘Guancia di tulipano’ – la principessa che scopre l’amore con il promesso sposo sconosciuto – è invece un testo teatrale di storie fiabesche scritto da Aldo Busi nel 2003 adattando le didascalie dell'opera ‘Lalla Rükh’ di Gaspare Spontini, ispirata alle ‘Ballate irlandesi’ del poeta ottocentesco Thomas Moore, rappresentata nel 1821 a Berlino.

Si chiamava ‘Tulip’ (Tulpan, 2008) una ragazza che il protagonista, un pastore di pecore e capre in Kazakistan, desiderava sposare nel primo lungometraggio drammatico e poetico di Sergey Dvortsevoy. Questa storia ambientata in un paesaggio desolato, che raccontava come una famiglia sopravviveva riuscendo a gustarsi una vita dura, vinse il Premio Un Certain Regard al Festival di Cannes 2008.

I tulipani neri, eleganti e dall’aura di mistero, simbolo di forza e di potere, ispirarono autori di opere letterarie e cinematografiche. Nel breve romanzo storico d’avventura dello scrittore francese Alexandre Dumas (Dumas Davy de la Pailleterie, 1802-1870), un brutale linciaggio avvenuto in Olanda, nel 1672, è nello sfondo di una vicenda romantica e di spionaggio industriale collegati alla coltivazione dei tulipani. In un’allegoria politica contro la pratica della tirannia in ogni tempo, il fatale ‘Tulipano Nero’ (1850) diventò simbolo di tolleranza, di giustizia, di amore vero, e alla fine fiorì comunque nonostante tanti impedimenti. Questo romanzo ispirò la trama di alcune pellicole dal titolo omonimo a partire dal film muto di avventura del 1921, ma anche indirettamente l’avventura farsesca di ‘Le Tulipe Noir’ (1963) di Christian Jaque, trasposto nella regione del Roussillon al tempo della Rivoluzione Francese. Il ‘tulipano nero’ (Alain Delon), un giovane nobile mascherato che cercava giustizia per i rivoluzionari vendicandosi delle angherie degli aristocratici, riuscì ad unirsi ai sanculotti e ad attaccare la Bastiglia (1789).

Mentre ‘Operazione Tulipano nero’ fu un piano attuato negli anni 1946-1948 dal ministro della Giustizia olandese Kolfschoten per deportare tutti i tedeschi (3.691 persone) dai Paesi Bassi, nel breve documentario finlandese (1988) diretto da Pacho Lane, ‘Il Tulipano Nero’ (The Black Tulip) era l'aereo che rimpatriava le salme dei soldati sovietici che avevano combattuto in Afghanistan.


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Tatuaggi Tulipani

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Tulipani in musica

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Tulipan

Video

Trio Lescano

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Testo canzone:

Tulipan


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tonda nel ciel di maggio
come un formaggio d'olanda
monta la luna in viaggio
ed il suo raggio ci manda
questo paesaggio che miraggio
che sogno
che sogno
dorme il mulino a vento
sotto la luna d'argento
dorme l'olandesino
nel suo lettino piccino
ogni cosa giace tutto tace
che pace
che pace
odi i fior parlar tra lor
parlano tra loro i tuli
tuli tuli tulipan
muoveranno in coro i tuli
tuli tuli tulipan
odi il canto delizioso
nell'incanto sospiroso
parlano d'amore i tuli
tuli tuli tulipan
deliziosi al cuore
tutti i sogni miei ti giungeran
e di me ti parleranno
i meravigliosi tuli tuli tuli
tuli tuli tuli tulipan
parlano d'amore i tuli
tuli tuli tulipan
deliziosi al cuore i tuli
tuli tuli tulipan
oggi tu
parli col suon che vien dal cuore
pieno di languore
nell'incanto dei tuoi sogni
oh, tenero amor
(Instrumental)
la luna di lassu' dalla cupola blu
sporge gli occhi all'in giu'
udendo questa canzon
il suo bianco faccion
si confonde d'incanto
a lei pare
il trio darling
d'ascoltare
che cantano tuli tuli tulipan
tuli tuli tulipan
nel cantar questa canzone
che le darling
ti sembreran
dai tuli tuli
tuli tulipan...


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Fonti:
realizzazionegiardini.org - giardinaggio.net - botanicaonline.it - bakker-it.com


Edited by francesina63 - 4/3/2018, 21:56
 
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