CALLA - Zantedeschia: simbolo di raffinatezza e nobiltà

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view post Posted on 7/7/2013, 16:58     +1   -1
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CALLA - Zantedeschia

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CLASSIFICAZIONE BOTANICA



Subregno: Tracheobionta (piante vascolari)

Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)

Classe: Liliopsida (ex Monocotyledones)

Subclasse: Arecidae

Ordine: Arales

Famiglia: Araceae

Genere: Zantedeschia



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CARATTERISTICHE GENERALI

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Il genere Zantedeschia, conosciuto come Calla, appartiene alla famiglia delle Araceae e comprende numerose specie originarie delle paludi del sud Africa dove crescono spontanee soprattutto nelle zone comprese fra l'Equatore e Capo di Buona Speranza. E' una pianta erbacea perenne e presenta diverse particolarità.

La loro particolarità è la mancanza di fusto, crescono infatti direttamente da un rizoma sotterraneo (fusto perenne, per lo più sotterraneo e funzionante come organo di riserva simile a una radice provvisto di gemme nella parte superiore e radici in quella inferiore) che rappresenta la radice della pianta ed è anche l'organo di moltiplicazione. Dal rizoma nascono direttamente le foglie che possono essere lanceolate, sagittate, ovate o cuoriformi con margini ondulati, molto grandi, verdi o variamente screziate.

Quello che normalmente viene chiamato "fiore" vale a dire la parte colorata a forma di imbuto che tanto amiamo, in realtà sono delle SPATE vale a dire delle brattee cioè delle foglie modificate che avvolgono i fiori e le infiorescenze per proteggerli che possono essere di vario colore (bianche, panna, rosa, ecc), allargate verso l'estremità e terminanti con una punta incurvata verso il basso. Il fiore (che è un'infiorescenza) è in realtà l'asta che vediamo al centro della spata che si chiama SPADICE che porta nella parte bassa i fiori femminili e nella parte alta i fiori maschili.

Le calle possono raggiungere anche il metro e mezzo d'altezza. I frutti sono delle bacche. Viene molto coltivata, in particolare in Liguria (Italia) per essere usata come fiore reciso.

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PRINCIPALI SPECIE

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Esistono numerose specie che si differiano tra loro per il fatto di essere a fioritura precoce o tardiva:



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SPECIE A FIORITURA PRECOCE

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Zantedeschia aethiopica



E' la calla bianca che siamo abituati a vedere e che più frequentemente vediamo. Può raggiungere un'altezza di un metro ed è caratterizzata da foglie verde scuro, lunghe anche 50 cm e larghe 25 portate da piccioli molto lunghi e carnosi che crescono come un ciuffo. Il fusto fiorifero compare alla fine dell'inverno e forma alla sua sommità una spata bianco-crema lunga anche 25 cm che avvolge lo spadice di colore giallo.

Le varietà più belle sono la varietà Childsiana molto fiorifera e la varietà Greengoddess con una spata sfumata di verde.

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Zantedeschia schwarwalder



La C. Schwarzwalder ha un fiore di colore blu, quasi nero circondato da foglie screziate di bianco.



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SPECIE A FIORITURA TARDIVA

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Zantedeschia albomaculata


In questa specie le foglie sono raggruppate in mazzetti che raggiungono la lunghezza di circa 50 cm con piccole macchie bianco argentate. I fiori, sono bianchi o color panna e con la gola rossa cupo che avvolge lo spadice.

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Zantedeschia elliottiana



La sua particolarità sono le foglie cuoriformi ed i fiori lunghi 10 cm provvisti di una spata di colore giallo oro che avvolge lo spadice di colore giallo intenso. Fiorisce tra maggio e giugno.

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Zantedeschia rehmanii



La Z. rehmanii ha una fioritura anticipata tra aprile e giugno con la spata di colore rosa o rosso che avvolge lo spadice di colore bianco panna.



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TECNICA COLTURALE

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SPECIE A FIORITURA PRECOCE: vanno tenute a temperature intorno ai 15°C tra febbraio e maggio, mesi in cui fiorisce. Negli altri periodi deve stare a temperature ancora più basse, intorno ai 10°C.

SPECIE A FIORITURA TARDIVA (vale a dire tra marzo e ottobre): vanno tenute a temperature più elevate intorno ai 20°C.

Tutte le specie amano la luce ma non il sole diretto.

Dopo la fioritura tutte le diverse specie di calla sia che siano a fioritura precoce o tardiva, richiedono un periodo di riposo durante il quale tutte le attività sono ridotte al minimo. Durante questo periodo occorre annaffiare giusto il tanto da non far seccare il terriccio e non fare alcuna concimazione. Questo per circa tre mesi dal momento in cui l'ultimo fiore cade.

Dopo la fioritura e dopo che il fiore è stato fecondato e la pianta si prepara a formare il frutto ed i semi, lo spadice ritorna di colore verde e via via anche il fusto appassisce e muore.

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ANNAFFIATURA

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Il principio generale delle annaffiature è uguale sia per le specie a fioritura precoce che per le specie a fioritura tardiva:
•durante il periodo in cui è sprovvista di fiori perchè appassiscono e le foglie iniziano ad ingiallire (giugno-gennaio per le specie precoci e ottobre - febbraio per le specie tardive) le piante vanno annaffiate pochissimo, giusto il tanto da non fare seccare il terreno;
•nei periodi in cui comincia la crescita delle foglie e dei fiori (febbraio-maggio per le specie precoci e aprile-ottobre per le specie tardive) si deve riprendere ad innaffiare gradatamente per poi irrigare abbondantemente durante la fioritura.

Amano gli ambienti umidi pertanto è buona consuetudine spruzzare le foglie con acqua non calcarea, facendo in modo però di non bagnare i fiori che potrebbero macchiarsi.

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TIPO DI TERRENO - RINVASO

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Le specie a fioritura precoce si rinvasano a fine agosto- inizi di settembre mentre quelle a fioritura tardiva si rinvasano a febbraio sistemando i rizomi ad una profondità di circa 10 cm. Si usa un terreno fertile al quale è opportuno aggiungere un po' torba.

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CONCIMAZIONE

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Le concimazioni delle calle iniziano quando compaiono i boccioli fiorali. Si somministra un fertilizzante liquido, opportunamente diluito nell' acqua di irrigazione, ogni 10 - 15 gg.

Durante i restanti mesi dell'anno le concimazioni vanno sospese. Pertanto la fertilizzazione si concentra in pratica per pochi mesi all'anno: da febbraio a giugno per le specie precoci e da aprile ad ottobre per le specie tardive. Poiché questo è il periodo della fioritura, sarà importante somministrare un concime che abbia un titolo più alto in Potassio, vitale per lo sviluppo dei fiori favorendo la rigenerazione dei tessuti di riserva della pianta ed in leggera minor misura il Fosforo importante per lo sviluppo dei fiori ed ancor meno l'Azoto. Accertatevi pertanto che oltre ad avere Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K) e che tra questi il Potassio e il Fosforo siano in maggiore quantità che abbiano anche i "microelementi" quali il Ferro (Fe), il Manganese (Mn), il Rame (Cu), il Boro (B), lo Zinco (Zn), il Magnesio (Mg), il Molibdeno (Mo), tutti importanti per una corretta crescita.

Un consiglio: diminuite leggermente le dosi rispetto a quelle riportate nella confezione in quanto sono sempre sovradimensionate.

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FIORITURA

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Le specie a FIORITURA PRECOCE fioriscono tra febbraio e maggio mentre le specie a FIORITURA TARDIVA, fioriscono tra marzo e ottobre.

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POTATURA

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Di solito non si pota. Vanno semplicemente eliminate le foglie che via via si seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Ricordate di usare un attrezzo pulito e disinfettato (preferibilmente alla fiamma o con varechina o con alcool) per evitare di infettare i tessuti.

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MOLTIPLICAZIONE PER RIZOMI

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Di solito si moltiplica al momento del rinvaso, che coincide per le specie a fioritura precoce con fine agosto- inizi di settembre mentre per quelle a fioritura tardiva con febbraio, prelevando i rizomi e ponendoli ad una profondità di circa 10 cm. Potete interrare il rizoma intero oppure dividerlo in più parti ciascuna delle quali deve essere provvista di almeno due germogli. Le superfici di taglio vanno trattate con prodotti fungicidi ad ampio spettro a base di zolfo, quindi si lasciano asciugare per un paio di giorni.

I germogli si piantano in piccoli vasetti (diametro non superiore ai 10 cm) ad una profondità di circa 10 cm con un terriccio formato da terra fertile e torba. In vaso così preparato si colloca in un ambiente caldo con temperature intorno ai 20-25°C e si annaffia raramente.

Ci rendiamo conto che tutto è andato a buon fine in quanto inizieranno a spuntare i nuovi germogli. Quando avranno raggiunto un'altezza di almeno 20 cm, potete rinvasare in un vaso più grande con lo stesso terreno usato per piante adulte e si trattano come tali.

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PARASSITI E MALATTIE

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Le foglie perdono colore e l'aspetto generale della pianta è stentato

Se la vostra pianta presenta queste caratteristiche vuol dire che il terriccio è troppo asciutto.

Rimedi: provvedere a regolare le annaffiature

Le foglie presentano delle parti bruciate

dipende da una esposizione al sole diretto che può essere aggravata se le foglie sono bagnate in quanto le gocce d'acqua funzionano come delle lenti.

Rimedi: spostare la pianta in una posizione dove riceve luce ma non sole diretto.

Macchie sulla pagina inferiore delle foglie

La Cocciniglia ed in particolare la Cocciniglia farinosa, può infestare questa pianta. Si manifesta mediante macchie sulla pagina inferiore delle foglie e se osservate attentamente potrete vedere delle piccole formazioni fioccose che ricordano dei piccoli batuffoli di cotone. Se provate a toglierle con un'unghia si staccano con grande facilità.

Rimedi: eliminatele con un pezzetto di cotone imbevuto di alcool denaturato oppure si può lavare la pianta con un acqua e sapone neutro strofinando con delicatezza con una spugna (ricordatevi poi di sciacquare). Se l'infestazione è grave, si possono usare degli antiparassitari specifici.

Le foglie iniziano ad ingiallire e presentano piccole punteggiature gialle

Questo è il classico sintomo di una probabile infestazione da parte del ragnetto rosso, un acaro molto dannoso se trascurato. Se osservate attentamente aiutandovi anche con una lente di ingrandimento noterete dei piccoli puntini rossi che si muovono con quattro paia di zampe e noterete anche, soprattutto nella pagina inferiore delle foglie, delle sottili ragnatele.

Rimedi: occorre mantenere intorno alla chioma un ambiente umido in quanto la mancanza di umidità favorisce la loro prolificazione. Se l'infezione è particolarmente grave, intervenite subito con acaricidi specifici.

Piccoli animaletti su tutte le parti verdi

Sono piante che possono essere facilmente infestate dai "pidocchi" che altro non sono che afidi, dei fastidiosi insetti.

Rimedi: usate degli antiparassitari specifici.

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CURIOSITA'

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Comparve in Europa per la prima volta nel 1731 ed il nome Zantedeschia lo deve al botanico italiano Francesco Zantedeschi (1773-1846) al quale fu dedicata.

In realtà però questa pianta è conosciuta in tutto il mondo con il nome di Calla dal greco "Kalos=bello". Prima di cambiare nome era conosciuta con il nome di "Richardia".

Ricordiamo che sono piante tossiche in tutte le loro parti.

Molti amanti del giardinaggio sono tentati di recidere le foglie della calla non appena termina la fioritura. Le foglie, infatti, quando crescono in eccesso assumono un portamento cespuglioso. La rimozione fogliare, però, danneggia la pianta rischiando di bloccare la fioritura successiva. Dopo lo sviluppo dei fiori, le foglie di calla utilizzano tutte le sostanze presenti nel terreno per nutrire e rinforzare il bulbo e le radici. L’intervento di potatura sulla calla va dunque effettuato solo dopo che le foglie si sono ingiallite. In questo modo non si intaccheranno le riserve nutritive della pianta e la si preparerà per la fioritura dell’anno successivo.

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Significato della Calla

nel linguaggio dei fiori


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In età vittoriana la Calla era considerata simbolo di raffinatezza e nobiltà e regalarla significava stima verso la persona alla quale veniva donata e serviva per rafforzare un'amicizia importante.

Nel significato dei fiori la Calla è l'emblema della bellezza, semplice e raffinata. Regalare un bel mazzo di calle ad una donna significa esprimerle tutto il nostro apprezzamento per la sua bellezza.

La calla è un fiore annoverato a pieno titolo tra quelli che esprimono in sé diversi linguaggi e significati. Fiore celebrato dal cinema, dalla mitologia e dalla fotografia, la calla racchiude significati a volte contrastanti e contrapposti, ma pur sempre efficaci per esprimere desideri, emozioni e sentimenti in qualunque occasione o momento della vita. La calla viene, infatti, usata in seno a precise ricorrenze, quali matrimoni e funerali. Nelle cerimonie nuziali la calla esprime il significato del candore e della purezza, mentre nei funerali sottolinea il ricordo per una persona giovane scomparsa prematuramente. Significati positivi e negativi si intrecciano, dunque, nella storia e nella forma di questo fiore che in realtà tale non è, perché derivato dalla deformazione di una foglia che contiene al suo interno tante piccole infiorescenze. I principali significati della calla sono comunque positivi, anche se passano dal candore dei fiori bianchi, all’audacia di quelli variamente colorati e che richiamano i simboli dell’ardore, della passione e della seduzione.

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Significato nella mitologia

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La calla è un fiore a lungo celebrato dall’antica mitologia greca. Secondo le leggende sulle divinità greche, la prima calla si sarebbe formata da alcune gocce di latte materno cadute sulla Terra dal seno della dea Era, considerata la divinità del matrimonio. Alcune gocce di quel latte, sempre secondo il racconto mitologico, furono spruzzate in cielo dando origine alla famosa “Via Lattea” . Un altro racconto mitologico attribuisce l’origine della calla alle lacrime versate da Eva mentre veniva cacciata, con Adamo, dal giardino dell’Eden. Nella mitologia romana la calla era anche riconosciuta come simbolo fallico, per la forma dello spadice che si erge dal suo fiore. La cultura romana attribuiva, infatti, alla calla dei significati più erotici e lussuriosi. Si narra addirittura che una dea romana maledisse questo fiore per la sua innegabile bellezza e che per abbruttirlo creò lo spadice che tutti noi conosciamo. Questa leggenda portò in seguito a considerare la calla come il simbolo della bellezza, dell’erotismo, della sensualità e della fertilità. Il significato primordiale della calla è proprio quello della “bellezza”, concetto ripreso anche dalla cultura greca, che definiva questo fiore con il termine “kalos”, che vuol dire “bello”.

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Significato religioso

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La calla è un fiore che riveste anche diversi significati religiosi. La tradizione e l’iconografia cristiana ci rimandano a diversi significati religiosi. Il primo è quello che vede la calla come un fiore originatosi dalle lacrime che la Vergine Maria versò ai piedi della Croce. Il significato religioso viene evidenziato anche nelle rappresentazioni dei principali personaggi del mondo cristiano. La Madonna, ad esempio, viene raffigurata con delle calle bianche dipinte sul manto. Questa rappresentazione ha permesso di attribuire alla calla il significato di candore, purezza, castità, santità e beatitudine celeste. Altre tradizioni religiose portarono a considerare la calla come la tromba che l’Arcangelo Gabriele avrebbe suonato nel giorno della Resurrezione. L’associazione “tromba” e “calla” deriva proprio dalla forma di questo fiore, che, come si può notare ,esprime significati totalmente contrapposti tra loro. In realtà la calla può esprimere una diversa varietà di significati, perché vario è anche il colore dei sui fiori.

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Significato colore fiori

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I diversi colori delle infiorescenze della calla permettono di attribuire a questa pianta infiniti significati. Tra l’uno e l’altro non c’è alcun conflitto, anzi si completano a vicenda, perché da angolazioni diverse servono a sottolineare alcuni importanti aspetti della vita. La calla bianca esprime il candore e la purezza della sposa, trasformandosi nell’augurio del felice inizio di una vita a due. La calla è, infatti, uno dei fiori usati per gli addobbi del matrimonio. Se le calle dal fiore bianco servono a realizzare dei magnifici bouquet da sposa, gli addobbi per l'altare possono essere composti con con fiori di calla di vario colore e non è difficile trovare addobbi con calle arancio o gialle, che indicano una bellezza semplice ed al tempo stesso raffinata. La calla rossa è spesso legata al significato di passione ed erotismo, mentre la calla rosa è simbolo di femminilità. La calla viola, come tutti i fiori di questo colore, esprime sentimenti di tristezza e dolore, non a caso le calle viola vengono usate per gli addobbi delle cerimonie funebri.

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Significato tradizione popolare

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La calla, per la forma del suo fiore, è stata a lungo considerata un simbolo fallico e di virilità maschile. Una tradizione popolare vuole che per conoscere il sesso del nascituro si chiedesse alla donna incinta di scegliere tra una calla e una rosa. Se la futura mamma avesse scelto la calla allora avrebbe avuto un figlio maschio. Nell’Ottocento, la calla assunse il prevalente significato di ardore, passione e sensualità. Fu proprio in quell’epoca che le calle venivano regalate negli ambienti monarchici ed aristocratici per dichiarare passioni o amori segreti che mai si sarebbero potuti confessare a parole. Pochi sanno che la calla, nel corso degli anni e della storia di alcuni Paesi, ha assunto anche un significato politico. In Irlanda, ad esempio, questo fiore venne scelto come simbolo della Repubblica d’Irlanda, nata dopo la rivolta di Pasqua del 1916. In Irlanda e in Gran Bretagna la calla bianca veniva, infatti, commercializzata proprio nel periodo pasquale e per la sua forte somiglianza con il giglio veniva anche definita “Giglio di Pasqua”.

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Significato arte

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La calla è stata celebrata anche nell’arte, sia nelle foto che nei quadri. Famose riproduzioni della Calla Lily, ovvero della calla botanicamente chiamata Zantedeschia Aethiopica campeggiano nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. Le riproduzioni ed i poster di queste opere si possono acquistare anche presso gli e-commerce e le gallerie d’arte online. Il costo di un poster è davvero irrisorio, ma permette di ammirare direttamente dal proprio salotto tutta la bellezza e sinuosità della calla. I poster stampati su materiale traslucido, raffigurano i fiori di calla da diverse angolazioni, mostrandone a volte solo lo spadice, o il calice del fiore, o lo stelo con il fiore di profilo. I quadri raffigurano quasi tutte le varietà di calla, sia con fiori bianchi che con fiori rosa, viola, gialli e rossi. I fiori di calla riescono a procurare emozioni e suggestioni anche nelle foto in bianco e nero, a dimostrazione che la bellezza non ha mai bisogno di colore, ma solo di essere ammirata in tutta la sua splendida semplicità. Le riproduzioni di calla più popolari e maggiormente acquistate sul web sono quelle delle opere di Albert Koetsier, Erin Lange, Jaime Olaia, Helvio Faria, Georgia O’Keeffe, Sondra Wampler, Sarah Waldron, Lous Montillo ed Eva Barberini. Tra tutti questi artisti, Jaime Olaia è quello che ha raffigurato la calla in un quadro intitolato “ La Maternidad”, in cui una madre tiene in mano un mazzo con tre calle bianche. In molte rappresentazioni pittoriche la calla veniva usata per esprimere erotismo e sensualità, mentre nell’opera appena citata viene rappresentata secondo un altro significato ormai universalmente diffuso ed accettato, ovvero quello della femminilità, della fecondità, della fertilità e dunque della maternità.

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Simbologia, miti e matrimoni

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"Le calle sono di nuovo in fiore. Un fiore strano, adatto a qualsiasi occasione. Le ho utilizzate il giorno del mio matrimonio, e ora le ho poste qui in memoria di qualcuno che è morto", spiegava Katharine Hepburn nelle vesti della protagonista Randall Terry, di elevata estrazione sociale, nella pellicola cinematografica ‘Palcoscenico’ (‘Stage Door’, 1937) diretto da Gregory La Cava. Con le sue parole riassunse l’ambivalenza della calla, iconica, ‘bella’ in greco da ‘kalos’, considerata simbolo della purezza sia della sposa all’inizio di una nuova vita a due, ma presente anche nelle corone funebri (in particolare in quelle dedicate ai giovani deceduti prematuramente) e coltivata nei cimiteri. La calla venne collegata anche alla purezza divina, alla beatitudine celeste, rappresentate nell’iconografia cristiana nei motivi sul manto della Madonna, ma anche, per la sua forma, fu considerata la tromba della Resurrezione dell’Arcangelo Gabriele. Altrettanto ambigua, oltre che sorprendente, è l’apparenza della calla fiorita in natura. Quello che sembrerebbe un fiore è un’infiorescenza primaverile solitaria composta da una vistosa spata, cioè una foglia modificata, di grossa dimensione (fino a 25 cm), colorata e brillante, lunga e a forma d'imbuto, che circonda uno spadice centrale eretto dai fiori minuscoli. Questo fu considerato un simbolo fallico dai Romani. La mitologia romana associò la calla a Venere e ai Satiri per l’ardore lussurioso: la dea della bellezza, dell'amore, della fertilità emerse dal mare e maledisse la perfezione di questo fiore temendone la rivalità, così che gli fece nascere un vistoso lungo spadice per abbruttirlo. Il singificato della calla diventò simbolico dell’erotismo, della sessualità e della fertilità anche tra gli antichi Greci. Secondo un mito greco, la prima calla germinò da alcune gocce del latte materno cadute a terra dal seno di Era (o Hera), dea del matrimonio, mentre da quello sprizzato in cielo si formò la Via Lattea. Successe dopo che la dea si risvegliò e adirata allontanò colui che si trovò attaccato a poppare per assimilare i poteri della divinità: era Eracle, il figlio illegittimo avuto con uno stratagemma da Zeus – il re dell’Olimpo, padre degli dei, dio del cielo e del tuono, sposo di Era – con la mortale Alcmene, moglie di Anfitrione. L’origine della calla venne però anche attribuita alle lacrime versate da Eva mentre lasciava il Giardino dell'Eden e anche a quelle sgorgate dagli occhi della Vergine ai piedi della Croce. Una credenza popolare suggeriva invece di prevedere il sesso di un nascituro invitando una donna incinta a scegliere tra una calla o una rosa: se preferiva la prima – dall’evidente spadice considerato una connotazione maschile – allora avrebbe partorito un bambino, mentre alla seconda corrispondeva una bambina. L’interpretazione della sensualità della calla arrivò fino al XIX secolo, in epoca vittoriana, periodo d’oro per la diffusione del linguaggio dei fiori. Le calle diventarono portatrici di messaggi appassionati e segreti per la persona amata, senza ricorrere alle parole, in barba ai rigorosi codici sociali vigenti.

Eleganti ed esotiche, dal colore in forte contrasto con le foglie verde scuro lanceolate e lussureggianti, le calle sono sempre state preferite dalle spose in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto nella stagione primaverile, in quanto simbolo di femminilità, purezza e radiosità. Tra i cristiani, il colore bianco è anche considerato sinonimo di verità, rettitudine, verginità, rinascita e, quindi, ben rappresentativo della fede e della devozione degli sposi. Nonostante l’aspetto moderno e minimalista, negli anni ’30 la calla diventò di moda per i bouquet e gli addobbi floreali dei matrimoni eleganti. Fiore maestoso, predominante in un mazzo, prediletto come solitario in un vaso lungo e stretto nelle decorazioni domestiche, di intensa soddisfazione per chi lo coltiva, ricercato dagli home designer per la sua raffinata semplicità, la calla si presta a diverse soluzioni nelle organizzazioni dei matrimoni raffinati. Alcune spose scelgono le calle bianche in miniatura oppure un’unica lunga calla di raffinatissima semplicità come bouquet. Tre calle bianche, simbolo della Trinità, attorniate da tulipani bianchi o colorati, oppure di margherite, sono alcune tra le composizioni adatte agli addobbi floreali come ornamento all’altare e alle cappelle nelle Chiese, e anche nel ricevimento nuziale. Ma se la sposa preferisce tralasciare il tradizionale monocolore bianco, con la calla si può sbizzarrire con le varietà disponibili in sfumature in tonalità di giallo, arancio, rosa, rosso, bordeaux e viola scuro.

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Storia e usi

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La calla, pianta esotica sempreverde dai fiori dolcemente profumati, venne introdotta dall’Africa meridionale in Europa attorno alla metà del ‘600, visto che risulta essere inserita nel Giardino Reale di Parigi nel 1664. Descritta dal botanico svedese Carl Linneo nel 1753, venne classificata come nuovo genere denominato ‘Zantedeschia’, originario del Sudafrica, nel 1826 dal botanico tedesco Kurt Sprengel (1766-1833) in onore dell’amico Giovanni Zantedeschi (1773-1846), medico e botanico italiano. E’ definita spesso anche come ‘Calla Arum’ o ‘Calla Giglio anche se, in realtà, non appartiene a nessuno dei due generi Arum e Lilium, ma l’associazione con questi deriva dal candore del fiore simbolo di purezza. Ai primi del ‘900, in Gran Bretagna e in Irlanda la calla assunse anche la denominazione di ‘Giglio di Pasqua’ a livello popolare dato che era coltivata per essere commercializzata in tale periodo pasquale. Venne anche assunta a simbolo del repubblicanesimo irlandese dopo la ‘rivolta di Pasqua’ (1916).

In Africa meridionale, della calla sono considerati commestibili le foglie e il rizoma oblungo, di grandi dimensioni, e tradizionalmente vengono raccolti dalle piante selvatiche, cotti e consumati come condimento. Dei rizomi si nutrono anche i cinghiali e gli istrici, mentre dei frutti maturi si cibano gli uccelli. Le foglie sono anche utilizzate come impacco in caso di mal di testa. La pianta contiene però dei taglienti microcristalli di ossalato di calcio, che possono causare irritazione ed edema delle labbra, della lingua e della gola, mal di stomaco, vomito e diarrea in caso di ingestione da cruda. A livello scientifico, è stato dimostrato che queste piante risultano efficaci per la pulire le acque reflue e per prevenire la crescita di alghe nelle zone umide artificiali.

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Pittura e fotografia

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La prima mostra d’arte sul tema del fiore esotico della calla nella diversa interpretazione di pittori e fotografi è stata quella intitolata ‘Georgia O'Keeffe e la Calla nell’Arte Americana, 1860-1940’ organizzata dal Georgia O'Keeffe Museum e allestita presso il museo stesso nel 2002-2003. Sono state esposte 54 rappresentazioni della ‘Calla’ firmate da 33 artisti del calibro di Imogen Cunningham, Georgia O'Keeffe, Man Ray, Joseph Stella, Edward Weston, per citarne alcuni. Sulla copertina del catalogo compariva l’olio su tela ‘Calla Lillies on Pink’ (1928) di Georgia O'Keeffe. La O'Keeffe (1912-1986), studiando a Chicago e poi a New York aveva sviluppato un proprio stile pittorico, dapprima modernista e poi più vicino all’astrazione, nel quale rimaneva memoria delle sue origini nella fattoria del Wisconsin. Fortemente influenzata anche dai soggiorni nel selvaggio New Mexico, si trasferì definitivamente a Taos una volta rimasta vedova del gallerista Alfred Stieglitz, deceduto nel 1946. Diventò una delle figure chiave e forse l'artista femminile più celebrata nell’arte americana del XX secolo. Con i suoi dipinti a fiore unico in grande formato ridefinì questo dono della natura quasi come una pura forma geometrica, inducendo l’osservatore a guardare il soggetto senza alcun preconcetto. I suoi fiori diventarono portatori di una carica di mistero e di sensualità, espressione dell'ambiguità della forza e della morbidezza femminile. L’artista non ha mai riconosciuto l’attribuzione di erotismo alla sua pittura floreale e, invece, ha spiegato di avere preso a modello i fiori in quanto non dovevano essere pagati per posare per lei.

La calla, sensuale e scultorea – migliore esempio per eccellenza della rigogliosa flora del Messico – è stata celebrata più volte dal pittore e muralista messicano Diego Rivera (1886-1957), specialmente raffigurandola insieme a contadini locali o nelle feste religiose. Tra le versioni esemplari di questo popolarissimo tema all'interno della produzione pittorica di Rivera ricordiamo il ‘Giorno del Fiore’ (1925), la ‘Festa di Santa Anita’ (1931), la ‘Venditrice di calle’ (1938), la ‘Venditrice di fiori’ (1942 e 1949), il ‘Venditore di calle’ (1943), ma anche la ‘Bambina con calle’, l’Uomo carico di calle’ (1950), il ‘Nudo con calle’ e il ‘Mercato dei fiori’. Nel ‘Ritratto della Signora Natasha Gelman’ (1943) dipinto su commissione in grande dimensione, la donna, adagiata su un divano tra mazzi di calle, indossa un elegantissimo abito lungo bianco.

Il fiore di ‘Calla Lily’ campeggia solitario nelle famosissime fotografie artistiche in bianco e nero, scattate negli anni 1986-1988 dal fotografo americano Robert Mapplethorpe. Con lo stile classico e di eleganza minimale che lo contraddistinse, interpretò in senso poeticamente erotico le calle dalla forma accattivante e di grande impatto estetico, esaltandone la femminilità e la grazia concomitanti allo spadice centrale eretto, simbolico della mascolinità sessuale. Gli scatti di nudi maschili e femminili, le nature morte di fiori e i ritratti di celebrità condussero alla notorietà Mapplethorpe che, formatosi in pittura e scultura, era approdato nella ‘Grande Mela’ nel 1970. Indirizzatosi in breve tempo verso la fotografia, dapprima con collage erotici di immagini tratte da riviste, poi con un proprio modus operandi utilizzando una macchina fotografica Polaroid e preferendo per lo più il bianco e nero piuttosto che il colore di tendenza tra i fotografi negli anni ’80.

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La calla nella poesia

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I fiori di calla sono stati omaggiati anche dagli scrittori e dai poeti. Raccolte di poemi già pubblicati e versi inediti inneggiano a questo fiore con melodie fortemente ispirate dal senso della bellezza e dell’elevazione dello spirito. Giovanni Nucis, il 26 aprile 2007, ha pubblicato, sul sito la “Poesiaelospirito”, una poesia inedita intitolata “Calla” che recita:

“Nei condomini in silenzio

la domenica, coi gatti pure loro fuggiti

tu nell’ombra del cortile

sei la calla tra i fondi di caffè

e le bestemmie dei vecchi rimasti

a scatarrare. Il giallo del tuo cuore

è la tosse del vicino che ti espelle.

Dalle caverne dietro le persiane

i loro occhi ti rotolano dentro

quando passi, sfiorando le parole

oscure della tua gioia dolente.

Voli col tuo sogno di polline,

e il corpo niveo resta immobile

ad accogliere gli sputi

e la cesoia dall’alto.

Prima dell’esilio agonico in un vaso,

una cetonia si posa

e ti si annuncia come un angelo.

Penso a Fernanda all’ombra di quel re

che mai nessuno ha veduto

e vedrà, e penso a te così lontana

che non sai, e ti stringo, cara

con dita di ruggine azzurra”.



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Significato nei sogni

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La calla, oltre ai suoi infiniti significati artistici, ha anche un preciso significato, non solo nel linguaggio dei fiori, ma anche in quello dei sogni. Sognare le calle indica un certo modo di vivere il rapporto con la sessualità maschile. Se invece si sognano calle bianche davanti a una bara, il sogno indica la fine di un periodo, la conclusione di un qualcosa o di un rapporto che è già finito, ma anche l’invito a dimenticare il passato e ad accettare la realtà. La calla nei sogni però non ha sempre un significato positivo, ma questa regola vale anche quando si sognano altre tipologie di fiori. I fiori onirici indicano sempre la presenza di problemi o di conflitti non risolti.

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Significato calla nei tatuaggi

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La calla è un fiore molto usato nei tatuaggi. Simbolo della sessualità maschile, la calla è un soggetto amato anche dalle donne. La calla tattoo viene spesso raffigurata con fiori gialli e bianchi e dei turbinii di foglie sullo stelo. Questo disegno simboleggia la femminilità, la grazia, la compostezza, la raffinatezza e la semplicità.


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Fonti:
giardinaggio.net - elicriso.it - giardinaggio.org


Edited by francesina63 - 8/9/2017, 12:59
 
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