Impatiens Nuova Guinea detta anche Carolina e Fior di vetro

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view post Posted on 7/5/2014, 17:38     +1   -1
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Impatiens Nuova Guinea detta anche Balsamina, Carolina, Fior di vetro



al genere Impatiens appartengono circa cinquecento specie di piante annuali e perenni, originarie dell'Africa e dell'Asia. Il nome di impatiens deriva da “impaziente” in quanto le capsule che contengono i semi al momento della loro maturazione, appena sfiorate si aprono a scatto lanciando il loro contenuto a notevole distanza.

Le specie che vengono coltivate in giardino o in fioriera vengono dette “fiorellini di vetro” per il loro aspetto delicato. Tutte le piante di questo genere hanno in comune la necessità di vivere in un Habitat caldo umido e possibilmente poste all’ombra alla mezz’ombra. Gli impatiens preferiscono substrati organici ricchi di Humus che mantengano una buona disponibilità d’acqua . Il terriccio ideale per queste piante dovrebbe contenere l’80% di torba ed un 20% di sabbia. Le irrigazioni devono essere frequenti, almeno una volta al giorno, così come le concimazioni che si dovrebbero ripetere una volta ogni due settimane. Le malattie piu’ comuni sono dovute agli insetti afidi, farfalline bianche e ragnetto rosso. Tra le specie piu’ utilizzate in giardino troviamo:

Impatiens hawkererii "Nuova Guinea" varietà a grande sviluppo forma un cespuglio con rami robusti di colore rosso con foglie lanceolate verdi striate di scuro. I fiori sono semplici o doppi di colore rosa, rosso, o bianco molto appariscenti. Varietà molto vigorosa, in natura, nei luoghi d'origine è perenne. Se mantenuta in ambiente caldo, fiorisce tutto l'anno, se posta all’esterno in luogo riparato dal vento e non al sole diretto si comporta da stagionale. Puo’ essere posta in giardino ma solo ponendola in vasi al riparo dai venti e dai raggi diretti del sole.

Impatiens walleriana: piantine da vaso o da bordura molto delicate, da porre in luoghi con luce diffusa o mezz’ombra. Piante perenni, erbacee, con fusticini teneri e succulenti. Si possono mettere a dimora quando la temperatura supera i 15 °C , fiorisce da giugno a ottobre con fiori rossi, rosa, bianco, arancione, lavanda, viola, nonché bicolori, bianco e rosso, dotati di un sottile peduncolo. La specie cresce fino a 30-50 cm., Pur essendo perenni le piante di questa specie sono trattate come annuali.

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Esposizione



Preferiscono posizioni semiombreggiate o anche all'ombra completa, poichè il sole diretto ne causa un rapido appassimento; la coltivazione in zone molto soleggiate da origine a piante poco sviluppate, che necessitnao in estate di annaffiature molto frequenti. Temono le temperature inferiori ai 5-10°C, quindi si coltivano come annuali, oppure si possono coltivare come piante da appartamento durante i misei freddi; in effetti in genere non si conservano da un anno all'altro, visto che la rapida produzione da seme le rende piante poco costose.

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Annaffiature



Annaffiare con regolarità, evitando di lasciare il terreno asciutto per periodi prolungati di tempo, temono la siccità. Per una fioritura abbondante e costante si consiglia di aggiungere ogni 7-10 giorni una piccola dose di concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature, oppure è possibile mescolare al terreno del concime granulare a lenta cessione; se si decide di coltivare gli Impatiens in casa annaffiare un po' meno durante le corte giornate invernali.

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Terreno



Preferiscono terreni freschi e leggeri, ricchi di materia organica e soffici. Si pongono a dimora in giardino in marzo-aprile, quando ogni rischio di gelata è passato, mescolando al terreno del giardino del terriccio bilanciato, ricco di torba.

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Moltiplicazione



Avviene per talea, in autunno o in priamvera, oppure per seme, in semenzaio, in autunno o a fine inverno, in modo da avere delle piccole painte già pronte all'arrivo della priamvera.

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Parassiti e malattie



MUFFA GRIGIA Botrytis cinerea

Lo sviluppo di questo fungo è favorito dalla presenza di residui colturali sui quali si formano le spore. Causa delle macchie sulle foglie e sullo stelo che, col tempo, necrotizzano,facendo marcire anche i fiori.

Difesa: va improntata soprattutto sulla prevenzione attraverso il controllo dell’umidità relativa (ricordiamo che non deve essere superiore al 70%), evitando eccessivi apporti d’azoto nonché la scarsa luminosità. Il controllo chimico va effettuato con trattamenti a base d’Iprodione (Rovral Fl alla dose di 200-250 ml/hl), Clortalonil (Daconil L. 200 ml/hl).

• MARCIUME DEL COLLETTO Pytium spp.


La malattia è dovuta principalmente ai ristagni idrici, a causa dei quali il colletto imbrunisce, la radice marcisce e l’epidermide si sfila dal cilindro.

Difesa: come prevenzione si consiglia di utilizzare dei substrati ben drenanti, controllare l’irrigazione, la salinità nonchè la temperatura ambientale di coltivazione che non deve essere inferiore ai 15 °C. Alla comparsa dei primi sintomi, effettuare trattamenti con prodotti a base di Propamocarb (Previcure alla dose di 200 ml/hl).

• MARCIUME BASALE DELLE TALEE Rhizoctonia solani

Questa malattia può essere favorita da un eccesso di umidità e salinità nel vaso. I sintomi si manifestano con una stentata crescita della pianta, imbrunimento e marciume dei tessuti radicali e del colletto, ingiallimento e avvizzimento delle foglie.

Difesa: per la prevenzione vedi il marciume del colletto; per la lotta effettuare trattamenti a base di Toclofos-metil (Rizolex 50 PB alla dose di 150 g/hl).

• PERONOSPORA Plasmopara obducens

Questo fungo compare in seguito ad un eccesso d’umidità. I sintomi si evidenziano con delle macchie rotondeggianti giallastre sulla pagina superiore, in corrispondenza delle quali, sulla pagina inferiore, si evidenzia una muffa grigio- biancastra; in seguito le foglie disseccano.

Difesa: intervenire con trattamenti antiperonosporici a base di Clortalonil + Metalaxil (Ridomil Multi FW alla dose di 100-150 ml/hl), Propamocarb (Previcure alla dose di 200 ml/hl).

PARASSITI ANIMALI:

• TRIPIDI Thrips tabaci, Frankliniella occidentalis

Questi Tisanotteri provocano attraverso le loro punture, sulla pagina inferiore delle foglie, delle piccole aree suberificate, mentre sui fiori provocano deformazione della corolla e decolorazione dei petali evidenziata da striature biancastre. Essi sono i principali vettori di malattie virali ed in particolare del TSWV e dell’INSV.

Difesa: all’inizio della coltivazione disporre le trappole cromotropiche di colore azzurro, per il monitoraggio della popolazione
dell’insetto nell’ambiente di coltivazione, quindi intervenire tempestivamente all’inizio dell’infestazione con prodotti insetticidi a base di Abamectina (Vertimec alla dose di 50 ml/ hl), Methamidophos (Tamaron alla dose di 200 ml/hl); Omethoate (Folimat alla dose di 100 ml/ hl); Deltamethrin (Decis alla dose di 50 ml/ hl).

• RAGNO ROSSO BIMACULATO Tetranychus urticae

I sintomi dell’infestazione si manifestano principalmente sulla vegetazione, provocando una colorazione grigio- giallastra di consistenza polverosa e la formazione di ragnatele sulla pagina inferiore delle foglie che possono cadere anticipatamente. I fiori possono essere danneggiati.

Difesa: intervenire con prodotti acaricidi contro uova e larve a base di Hexythiazox (Matacar) alla dose di 50 g/ hl; Clofentezine (Apollo in dose di 50 ml/ hl); contro neanidi e adulti Abamectina (Vertimec alla dose di 50 ml/ hl); Methamidophos (Tamaron alla
dose di 200 ml/ hl); Fenpropathrin (Danitol alla dose di 150 ml/ hl); Endosulfan (Thiodan 35 EM alla dose di 150 ml/ hl).

• ACARO TARSONEMA Polyphagotarsonemus latus

E’ uno degli acari più temibili, in quanto per le microscopiche dimensioni vive protetto negli apici vegetativi.
Provoca danni alle foglie che, quindi, si presentano più piccole, deformate, con il lembo ispessito e talvolta arrotolato ai margini. Nel caso di forti attacchi i boccioli fiorali possono abortire e disseccare.

Difesa: Endosulfan (Thiodan 35 EM alla dose di 150 ml/ hl); Abamectina (Vertimec alla dose di 50 ml/hl).


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Curiosità e
Significato dell' Impatiens nel linguaggio dei fiori


La sua introduzione nel nostro clima è molto recente e risale meno di 50 anni fa: la prima pianta fu introdotta in Europa nel nostro paese solo nel 1972.

Fin dal suo arrivo nel nostro continente, per la sua bellezza e particolarità è stata considerata una pianta dall’alto potere decorativo. Aiutata dal lavoro intenso di molti ibridatori, l’impatiens balsamina e gli altri fiori di questa specie sono diventati molto popolari, grazie anche alla creazione di varietà versatili ed eleganti.

Come pianta medicinale l’impatiens generalmente gode di una fama “vera” e “presunta”. Ovvero le si attribuiscono proprietà riscontrabili scientificamente ed anche qualcuna poco credibile ma divenuta leggenda grazie al passaparola. L’olio ottenuto dai suoi semi sembra essere in grado di ridurre le ferite e le ulcere della pelle e da tempo è uno dei fiori di bach dedicato al rallentamento del ritmo di vita, una sorta di catalizzatore per l’armonia con gli altri. Sembra essere in grado di calmare, alimentando la tolleranza verso il prossimo delle persone.

Il significato dell’impatiens balsamina è ispirato a diversi fattori. Comunemente il fiore di vetro viene considerato simbolo di spinta al fidanzamento, ma grazie all’appartenenza al suo genere è sinonimo di virilità se regalato agli uomini. Una vecchia leggenda delle sue zone di origine in Asia e Africa vuole le caratteristiche magiche dell’impatiens capaci di riattaccare le “orecchie di un cavallo nero e di uno bianco invertendole di colore”. Nel linguaggio dei fiori questa pianta è in generale sinonimo di sentimenti e modi di essere come: autosufficienza, capacità, efficienza, intelligenza, lavoratori solitari con ritmo proprio, pazienza, sicurezza, spontaneità, velocità.


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Fonti:
giardinaggio.it - albani.it - dimeoremo.it - pollicegreen.com


Edited by francesina63 - 8/4/2018, 16:21
 
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