L' Anemone: il fiore del vento

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view post Posted on 12/5/2014, 13:22     +1   -1
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anemone

Il Fiore del Vento: Anemone



Il termine anemone deriva dal greco anemos, che significa vento; proprio per questo l'anemone è comunemente chiamato fiore del vento. Questo appellativo è da riferirsi senza dubbio anche alla brevissima durata che i fiori dell'anemone hanno e, nello stesso tempo, alla grande fragilità che li caratterizza. Il significato attribuito a questo delicatissimo fiore è dunque quello della malattia e dell'abbandono, ma anche quello di speranza e di attesa, espressa dalla singolare bellezza del fiore. La tradizione cristiana narra che anemoni color rosso scarlatto nacquero dalla gocce di sangue cadute ai piedi della croce del Salvatore. Importanti sono anche le proprietà medicamentose che vengono attribuite al fiore dell'anemone, specialmente contro i problemi legati ai rapporti sessuali.

Gli anemoni riuniscono numerosissime specie di piante erbacee, diffuse in natura in Europa, Africa, Asia e nord America; si tratta di piante di vario genere, e molte sono le specie coltivate anche in giardino. La fioritura può avvenire a fine inverno, all'inizio della primavera, e per alcune specie anche a fine estate o inizio autunno.

Le specie più coltivate: anemoni rizomatosi



Gli anemoni più diffusi in giardino sono quelli a fioritura tardo invernale o primaverile; si tratta di piante erbacee rizomatose, le specie più comuni sono l'anemone coronaria e l'anemone blanda; ogni rizoma produce una piccola pianta, alta 8-20 cm, con fogliame finemente diviso, molto elegante e delicato; tra le foglie si ergono sottili fusti che portano i grandi fiori, di colore che va dal blu al rosso. Queste piante vengono coltivate nei giardini da lungo tempo, quindi abbiamo a disposizione gli innumerevoli ibridi che sono stati creati nel corso degli anni; alcuni hanno fiori molto grandi, altri hanno colore insolito o particolarmente vivace.

Questi anemoni sono di facile coltivazione, prediligono le posizioni semiombreggiate; i piccoli rizomi vengono posti a dimora in autunno, in un buon terreno ricco, fresco e ben drenato; si interrano per circa il doppio del loro diametro, e quindi si procede con una buona pacciamatura di foglie secche, per evitare che il gelo raggiunga i rizomi; le piante si sviluppano a partire dalla fine dell'inverno, fino a primavera inoltrata. Quanto il fogliame comincia ad ingiallire ed appassire i rizomi vengono rimossi dal terreno, lasciati asciugare all'aria e quindi posti in luogo fresco, buio ed asciutto, fino alla fine dell'estate. Nelle zone con estati non eccessivamente calde è possibile lasciare i rizomi nel terreno, anche se è comunque consigliabile rimuoverli ogni 2-3 anni, per riposizionarli ben allargati tra loro, cambiando il terriccio che li ricopre.

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Gli anemoni giapponesi



Gli anemoni delle specie japonica e hupehensis sviluppano invece piante erbacee di medie dimensioni; il fogliame è allargato, può ricordare le foglie dell'acero, di colore verde chiaro, forma densi cespugli, alti anche 40-70 cm da terra, tondeggianti e abbastanza ramificati, con fusti comunque erbacei. A fine estate o inizio autunno si sviluppano alti fusti, che possono raggiungere i 60-80 cm di altezza, abbastanza ramificati, ce portano numerosi grandi fiori di colore tenue, nei toni del lilla e del rossa. Anche questi anemoni prediligono posizioni non eccessivamente soleggiate; la fioritura dura alcune settimane, particolarmente apprezzata per il fatto che durante l'autunno il giardino si sta spogliando e non ci sono tantissimi fiori a rallegrarlo. Questi arbusti hanno sviluppo erbaceo, quindi sono rigogliosi per alcune settimane, poi quando il clima tende a divenire molto caldo, la parte aerea appassisce e dissecca, portando la pianta ad un totale riposo vegetativo. A fine estate dal pane di radici cominceranno a germogliare nuovi fusti, che ricominceranno il ciclo vegetativo della pianta.

Gli anemoni botanici



Esistono poi numerosissime specie di anemoni, diffusi anche nel sottobosco italiano, che possono essere coltivati in giardino; ad esempio A. nemorosa, con i bellissimi fiori bianchi, a volte screziati di viola; A. narcissiflora, con grandi fiori candidi a che ricordano i narcisi; A. ranunculoides, con piccoli fiori giallo oro. La maggior parte di queste specie non sono facilmente coltivabili in giardino, perchè richiedono un microclima particolare; per chi si volesse comunque cimentare nella coltivazione di piante "difficili" alcune specie sono disponibili in vivaio; ricordiamo di informarsi accuratamente sulle caratteristiche e le esigenze colturali di una pianta particolare, in modo da poterla coltivare al meglio.

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Anemone hepatica e coronaria



Un caso speciale è poi quello di A. hepatica, una specie nota anche come Hepatica nobilis o erba stella: grazioso fiore blu, questo ranuncolo selvatico presente nelle zone prealpine e in Appennino (ma assente sulle nostre isole) ha trovato da secoli un impiego nella medicina popolare. In giardino fiorisce, come gli altri anemoni precoci, laddove in estate il terreno rimanga fresco, ombreggiato e fertile, mai arido.

Queste condizioni sono necessarie anche a un altro gruppo interessante, quello delle varietà di Anemone coronaria o anemone di Caen, molto apprezzato anche come fiore reciso e disponibile in tipologie a fiore doppio (in questo caso è noto come anemone 'St. Brigid').

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La propagazione degli anemoni



Gli anemoni rizomatosi si coltivano per divisione dei rizomi; quando all'inizio dell'esate rimuoviamo i nostri rizomi dal terreno stacchiamo i rizomi più piccoli e minuti da quelli già grandi e ben sviluppati; in autunno li posizioneremo ben separati gli uni dagli altri, in modo da produrre ogni anno nuove piantine. Per quanto riguarda invece gli anemoni perenni, quelli a fioritura estiva o autunnale, la propagazione avviene per divisione dei cespi: in primavera rimuoviamo le piante da terreno e dividiamo i cespi di radici, facendo in mod od di mantenere una porzione ben rigogliosa di apparato radicale per ogni cespo così prodotto; i nuovi cespi vanno subito posti a dimora separatamente dagli altri. Se gli anemoni giapponesi trovano un clima adatto tendono ad allargare di molto la vegetazione, producendo nel tempo ampie macchie di piante.

La maggior parte degli anemoni possono venire propagati anche per seme, seminando la specie prescelta direttamente a dimora, all'inizio della primavera; le piante impiegheranno circa 2-3 anni prima di fiorire.


Le leggende sugli Anemoni



Secondo una leggenda della tradizione cristiana, l’Anemone è nato dalle gocce di sangue cadute ai piedi della croce di Gesù. Per questo motivo, sempre secondo la tradizione cristiana, questo fiore rappresenta la speranza che nasce subito dopo la tristezza. Plinio il Vecchio riferisce che i Magi, suggerivano, per allontanare malefici e negatività, di raccogliere il primo anemone dell'anno e indossarlo come una collana dopo averlo avvolto in un panno rosso.

Secondo la Mitologia greca, Anemone era una bellissima Ninfa che viveva alla corte della moglie di Zefiro, Chloris. Di Anemone si innamorarono Zefiro, che era il vento della primavera, e Borea, che era la tramontana.

I due rivali iniziarono a lottare per conquistare la bella Anemone, ma così facendo provocarono tempeste e bufere continue.

Chloris, indispettita da tutto questo, incatenò Anemone a Zefiro e Borea dopo averla trasformata in un fiore.
Per questo l’Anemone è così fragile e delicato: basta un colpo di vento per spazzarlo via.

Narra la leggenda che Marte per gelosia uccise l'amante di Venere. Lei, disperata, lo fece rivivere sotto forma di un magnifico fiore, l'anemone.

Alcuni consigli di coltivazione



• Anemone blanda è una pianta vigorosa e facile da coltivare, non avendo particolari esigenze. Cresce bene negli ambienti boschivi, sotto i cespugli o gli alberi decidui, dove in primavera può beneficiare di luce prima della formazione delle foglie (che sono profondamente incise) e in estate può trovare ombra. Può essere messo a dimora anche nelle radure soleggiate e alla base di muri e recinzioni purché d'estate il suolo non diventi arido e compatto. Un’ultima considerazione: i tuberi di Anemone blanda si piantano superficialmente ed è anche possibile realizzare strati sovrapposti ad altri bulbi, più grossi e tardivi, come quelli di tulipano, che germogliano successivamente.

• L’anemone primaverile esige terreno fertile, ben drenato. Ogni anno, dopo la fioritura, si tagliano i fusti a livello del suolo.

• Le specie a fioritura primaverile, come A. blanda e A. coronaria, prediligono il pieno sole o l’ombra parziale; si piantano in autunno interrando i bulbi a 20-25 cm di distanza. Dopo la fioritura, non occorre innaffiare, perché i tuberi devono rimanere asciutti. Solo in caso di coltivazione in vaso è opportuno concimare.

IRRIGAZIONE



E' consigliabile mantenere il terreno umido, fino alla fine della fioritura, senza però eccedere, per evitare che i rizomi marciscano. Al termine della fioritura è bene sospendere completamente le annaffiature, per permettere alla pianta di seccare per prepararsi al riposo invernale.

TEMPERATURA



Non temono il freddo, poichè il tubero trascorre l'inverno in riposo vegetativo; nei periodi freddi si possono lasciare a dimora, anche perchè spesso mostrano uno sviluppo migliore a partire dal secondo anno dall'impianto. Il posto migliore per porre a dimora gli anemoni si rivela la base di alberi o arbusti a foglia caduca, in questo modo avranno sole pieno in inverno e primavera e mezz'ombra nei periodi più caldi dell'anno.


Il significato dell' Anemone nel linguaggio dei fiori



Secondo la mitologia greca, l'anemone nasce dalle lacrime di Afrodite che piange la morte di Adone. Quindi la leggenda vuole che, quando l'anemone schiude i suoi
petali, è un segnale che la pioggia si avvicina, simbolo di porta fortuna e protezione contro il male.

Ancora un'altra mitologia collega l'anemone a magiche fate, che dormono fra i petali del fiore quando si chiudono al tramonto.

Forse è a causa di questi racconti magici e profetici che oggi nel linguaggio dei fiori, le anemoni rappresentano anticipazione.

Oggi, in riferimento alla sua fugace presenza, simboleggia i sentimenti effimeri, il senso di abbandono e l'amore tradito, ma anche la speranza e l'attesa.

Regalarlo equivale a dire: "Non sono cieco, vedo che mi trascuri e vorrei che tu tornassi a me". Una richiesta che può essere riferita alla dolce metà, ma anche ad un amico, ad un fratello, o persino ad un figlio. Il significato di tristezza misto a speranza è confermato anche da numerose leggende cristiane in Terra Santa, dove gli anemoni crescevano numerosi, di colore rosso fuoco e profumatissimi: secondo la tradizione, questi fiori spuntarono dalle gocce del sangue di Cristo cadute ai piedi della croce. Nell'Ottocento, e fino ai primi decenni del Novecento, l'anemone è stato un fiore di gran moda in Europa, per poi essere sostituito da altre varietà più esotiche.

Curiosità sugli Anemoni



Gli anemoni sono debolmente velenosi, anche per il bestiame, a causa della presenza di protoanemonina, sostanza irritante per le mucose e per la pelle. La protoanemonina si trasforma in anemonina, innocua, con l'essiccamento.

Alcune specie sono utilizzate anche in fitoterapia per ricavarne soprattutto sedativi.


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Fonte:
giardinaggio.it - giardinaggioweb.net - pourfemme.it - lemiepiante.it - nuovaelica.it - significatodeifiori.com


Edited by francesina63 - 26/5/2023, 14:28
 
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