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Il Gladiolo (Gladiolus):
il fiore della sfida amorosa
e dell' Amore ferito
Generalità
I Gladioli sono tra le bulbose più apprezzate per il loro fiore reciso; originari del Mediterraneo e dell'Africa, nell'arco dei decenni i gladioli sono stati ibridati e selezionati fino ad ottenere fiori di qualsiasi colore, dal bianco candido al giallo oro, dal lilla al viola, dall'azzurro al blu intenso, comprendendo anche fiori maculati o striati. Quelle che vengono coltivate nei nostri giardini, o che troviamo dal fiorista, sono tutte varietà ibride, che hanno origine dall'incrocio di alcune specie i origine africana. In Italia esistono allo stato naturale meno di una decina di specie, diffuse soprattutto nelle regioni costiere. I gladioli da giardino producono lunghe foglie nastriformi, appiattite, leggermente carnose e coriacee, erette, lunghe dai 25-35 cm delle varietà nane, fino ai 100-120 cm delle varietà più grandi. In primavera inoltrata al centro delle foglie si sviluppa un alto fusto carnoso, che porta una lunga spiga di grandi fiori variamente colorati, che sbocciano a partire dalla parte bassa della spiga. La fioritura non è di lunga durata, e spesso si tende a porre a dimora i gladioli a distanza di alcune settimane, in modo da prolungare il periodo di fioritura.
Ambiente ed esposizione
Il gladiolo va messo in una posizione particolarmente soleggiata e riparata dalle correnti d'aria, è una pianta africana e dimostra di gradire molto il sole e di essere nemica giurata del freddo. D'inverno infatti, pur non essendoci una temperatura indicata come limite di sopportazione, è bene riparare il terreno il terreno dove riposa il gladiolo con foglie secche, o meglio ancora conservare in una zona asciutta e riparata i bulbi dopo averli dissotterrati. Questo bulbo va piantato insieme ad altri a distanze non troppo lontane, è bene infatti creare delle macchie di colore, visto e considerato che queste piante non dimostrano particolare insofferenza nell'essere piantata l'una vicino all'altra.
Terreno
Questo bulbo, come già sottolineato, è particolarmente a suo agio quando è piantato in piena terra, meno quando è piantato in vaso. Il terreno ideale per il gladiolo è un terreno ben lavorato e ricco di sostanza organica che sia sufficientemente drenante.
Messa a dimora e rinvaso
La stagione ideale per mettere a dimora i vostri bulbi è quella primaverile, il gladiolo infatti teme il freddo ed è dunque una buonissima idea attendere che il grande freddo cessi e si affacci la bella stagione prima di interrare i bulbi. Se coltivato in vaso, rinvasate in primavera ogni quattro o cinque anni.
Annaffiatura
Il gladiolo va annaffiato, dalla messa in dimora sino alla fine della stagione più calda, con grandissima intensità ma sempre rispettando la regola generale di non creare ristagni d'acqua eccessivi. Sopratutto durante i mesi estivi più caldi cercate di assicurarvi che la pianta non dimori in un terreno secco, quest'ultimo deve essere sempre un po' umido.
Concimazione
Prima che la pianta fiorisca unite all'acqua dell'irrigazione anche del concime specifico per piante bulbose. La soluzione va data alla pianta con una frequenza di quindici giorni fino alla fioritura, dopodiché sarà sufficiente annaffiare bene la pianta per avere una fioritura ottimale.
Riproduzione
La riproduzione del gladiolo avviene attraverso bulbilli o per semi. I bulbilli vanno disinfettati per bene ed interrati ad almeno 10 cm di profondità in un terreno simile a quello che si utilizza per i bulbi adulti, la messa a dimora dei bulbilli avviene alla fine dell'inverno, quindi da metà marzo in poi. Più difficile e lunga la riproduzione attraverso i semi, che come per altre piante necessità di almeno due o tre anni.
Potatura
La potatura del gladiolo si limita semplicemente alle foglie secche ed ingiallite ed ai fiori oramai appassiti. Più importante invece sarà spogliare di tutte le foglie secche la pianta dopo tre settimane dall'ultima fioritura stagionale.
Fioritura
I gladioli che crescono nei giardini fioriscono da maggio sino alla fine dell'estate. La pianta arriva sino a 120 cm di altezza e produce fiori di tutti i colori (possibili anche ibridi bicolori). I fiori sono a trombetta e fioriscono ininterrottamente durante la bella stagione, le piante sono lunghe e affusolate.
Malattie e parassiti
I gladioli non sono molto forti e sono oggetto di attacchi ripetuti da parte funghi e parassiti, per questo motivo è bene trattare con antiparassitari ed agenti contro l'insorgenza dei funghi in maniera preventiva. Nemica del gladiolo è anche l'umidità, che porta ruggine e attacchi da parte della mosca dei bulbi, cercate dunque di far rimanere sempre umidiccio il terreno ma evitate durante l'irrigazione eccessivi ristagni di acqua.
Riconoscere la presenza di un organismo infestante è possibile ad occhio nudo: solitamente i parassiti hanno dimensioni tali da essere visibili sotto forma di puntini di diverso colore sulle foglie, sui fiori o sullo stelo, a seconda del tipo di organismo infestante. Anche i funghi alterano il colore naturale del gladiolo provocando delle aree maculate: osservare la pianta è quindi il primo passo per identificare eventuali colonie in corso e per intervenire il prima possibile, in modo tale che i parassiti non possano diffondersi.
Il tripide del garofano (Thaeniotrips simplex) può provocare danni gravissimi ai gladioli. Durante l'inverno sverna nei bulbi, che diventano scuri e appiccicosi. Più tardi si sposta sui fusti, sulle foglie (macchie argentee) e su fiori (macchie). Se l'infestazione è massiccia, la pianta non riesce neanche a fiorire e muore.
La fusariosi del gladiolo è provocata da un fungo (Fusarium oxysporium). Immagazzinando bulbi infetti, questi possono contagiare tutti i bulbi conservati.
La scabbia del gladiolo è provocata da un batterio, lo Pseudomonas marginata.
La septoriosi è provocata da un fungo, del genere Septoria.
I gladioli possono essere colpiti anche da diversi virus. I virus vengono trasmessi da afidi, cicadelle, nematodi o per contatto tra piante sane e malate, o anche con gli attrezzi da lavoro.
Consigli per l'acquisto
Come già detto il gladiolo può essere di diversi colori, se quindi comprate una nuova piantina cercate di prenderne una con qualche fiore già sbocciato in modo da avere idea del colore dei fiori; in secondo luogo verificate lo stato del terreno, lo abbiamo già sottolineato, questo deve essere si umido e non secco, tuttavia una umidità e dei ristagni d'acqua eccessivi non sono graditi dalla pianta.
Specie
Esistono diverse specie spontanee sul territorio italiano, tra tutte la più diffusa è il gladiolus segetum conosciuto popolarmente con il nome di pancacciuola. E’ una pianta che raggiunge i 40 cm di altezza che fiorisce nel mese di maggio ed i cui fiori sono di colore rosa e porpora.
Un’altra specie spontanea in Italia è il gladiolus communis, chiamato popolarmente spadacciola, fil di spada o fior di spada, cresce spontaneo in prossimità delle coste nelle zone marina e fino ad un’altitudine massima di 1.000 m. Può raggiungere i 50 cm di altezza, fiorisce da maggio a luglio ed i suoi fiori sono di colore rosa intenso.
Infine, in Italia, cresce spontaneo anche il gladiolus palustris, le piante di questa specie raggiungono un’altezza di 40 cm, fioriscono nel mese di maggio ed i fiori sono di colore rosa violaceo anche se esistono alcune qualità, molto rare e preziose, il cui fiore è di colore bianco.
Altre qualità di gladioli conosciute e poiché molto commercializzate sono: il gladiolus byzantinus, il gladiolus grandis, il gladiolus psittacinus e il gladiolus tristis.
Il gladiolus byzantinus è originario delle regioni a clima molto caldo, raggiunge un’altezza di 70 cm e fiorisce nel mese di giugno, producendo fiori di color magenta.
Il gladiolus grandis, originario del Sudafrica, raggiunge un’altezza di 60 cm e fiorisce nei mesi di luglio e agosto. Essendo anch’essa una qualità abituata ai climi caldi non sopravvive se lasciato nel terreno durante l’inverno. I fiori di questa specie hanno una caratteristica molto rara: una volta sbocciati, durante il giorno, hanno un colore rosso mattone molto scuro ma al calar del sole si trasformano diventando di colore celeste pallido, per ritornare di colore rosso mattone il mattino seguente.
Tale trasformazione avviene per 4 giorni e 4 notti, passate le quali i fiori appassiscono e cadono, in più durante la mutazione di colore i fiori iniziano ad emanare un intenso profumo simile a quello dei garofani. Ancora oggi questo fenomeno non ha nessuna spiegazione scientifica.
Il gladiolus psittacinus, originario dall’Africa del Sud, conosciuto più comunemente con il nome di gladiolo pappagallo, può raggiungere un’altezza di un metro e mezzo, fiorisce nel mese di luglio ed i suoi fiori sono di colore giallo con macchie di colore rosso brillante.
Il gladiolus tristis, originario dell’Africa del Sud, raggiunge un’altezza di 40 cm, fiorisce nel mese di maggio riempiendosi di fiori molto profumati di colore giallo con sfumature di colore rosso nella parte esterna. Poiché si tratta di una specie abituata ai climi caldi non si adatta facilmente al clima freddo o continentale, anche se nel corso degli anni i botanici sono riusciti ad ottenere moltissimi ibridi, dagli splendidi colori, nessuno di questi ibridi è riuscito ad ambientarsi alle temperature europee.
Curiosità sul gladiolo
Molto curiosa l'origine del nome gladiolo, che deriva dal latino “gladius”, antica spada romana. I suoi fiori sono infatti sottili ed appuntiti e ricordano proprio un gladio, ed è per questo che il fiore di gladiolo simboleggia la “sfida amorosa”, la lotta per la conquista nonché l'amore ferito. Il fiore può anche simboleggiare l'infatuazione poiché la sua forma “a spada” fa pensare al cuore trafitto di chi dona il fiore.
Storia e simbologia
Il gladiolo è una pianta conosciuta sin dall’antichità che per secoli fu mantenuta allo stato spontaneo e veniva adoperata dalle giovani donne come ornamento, per i capelli e per le vesti. Tradizionalmente si usava durante le cerimonie di nozze, le amiche della sposa, infatti, ponevano sulla loro testa una corona di fiori di gladiolo in segno di gioia per la felicità dell’amica e contemporaneamente la corona rappresentava anche il senso di tristezza per la separazione dall’amica stessa.
Solo a partire dalla metà dell’Ottocento il fiore iniziò ad esser preso in considerazione dai botanici che incominciarono a creare bellissimi ibridi dagli splendidi colori.
Significato del gladiolo
nel linguaggio dei fiori
Nel linguaggio delle piante e dei fiori il gladiolo simboleggia la forza di carattere ed il rispetto dei caratteri forti, anche se al contempo, per contrapposizione al precedente significato, rappresenta pure la diffidenza.
Regalare fiori di gladiolo significa essere stati colpiti dalla persona alla quale lo si regala, tale significato va comunque interpretato in due modi differenti ovvero: essere stati colpiti nel senso di esser stati feriti (il gladiolo ha le foglie come delle lame, da qui il significato) oppure essere stati trafitti colpiti al cuore in riferimento al classico colpo di fulmine. Fonte: giardinaggio.net - giardinaggio.it - ilgiardinodeltempo.altervista.org - agraria.org Edited by francesina63 - 10/9/2016, 18:20
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