Ninfea - Nymphea: il Fiore dell' Alba e la Regina del Laghetto

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view post Posted on 14/5/2014, 17:34     +1   -1
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La Ninfea: la Regina del laghetto



La ninfea è una delle piante acquatiche più diffuse in coltivazione; al genere appartengono circa 50 specie, diffuse in gran parte dell'Emisfero boreale, alcune delle quali sono originarie dell'Europa; infatti il loro successo deriva, oltre dai grandi fiori, dal fatto che la loro presenza si può riscontrare nella maggior parte dei corsi d'acqua europei, allo stato selvatico.

Esistono anche alcuni ibridi, con fiori particolarmente grandi. Le ninfee sono piante acquatiche galleggianti, tutta la pianta si sviluppa completamente sommersa, e soltanto una porzione delle radici rizomatose affonda nel terreno sul fondale di corsi d'acqua tranquilli, piccoli laghetti o fiumi; i fusti cono lunghi quanto è profonda l'acqua del luogo in cui si sviluppano, infatti si ergono dal fondo fino alla superficie, dove il fogliame si sviluppa a pelo dell'acqua; i fusti di ninfea sono dotati di particolari cavità che permettono il galleggiamento, se estratti dall'acqua ricadono su se stessi, non avendo parti legnose sufficienti a sostenere la pianta anche fuori dall'acqua.

Il fogliame comincia il suo sviluppo completamente sommerso, arrotolato su se stesso; mentre il fusto che porta le foglie si sviluppa, queste tendono ad ingrandirsi; quando raggiungono la superficie si srotolano sul pelo dell'acqua e alleggiano; la pagina inferiore delle foglie di ninfea è appositamente strutturata per galleggiare, mentre la pagina superiore, ricoperta da un sottile strato di cera idrorepellente, svolge le funzioni di respirazione.

In primavera ed in estate, tra le foglie, sbocciano grandi fiori bianchi, talvolta rosa o leggermente azzurrati.

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Come le coltiviamo?



Per coltivare una pianta di ninfea è necessario avere un piccolo stagno, ricordiamoci che la specie botanica produce alcune foglie, che possono raggiungere il diametro di circa 25-30 cm; l'intera pianta può coprire fino a 120-140 cm di specchio d'acqua con tutte le sue foglie. Le poniamo a dimora semplicemente lasciandole galleggiare sull'acqua; la pianta stessa produrrà le radici che affonderanno nel fondale dello stagno; se abbiamo uno stagno con fondale in plastica possiamo porre a dimora la nostra ninfea in un cestino per piante acquatiche, in cui porremo del terriccio specifico, e qualche sasso, che ci permetterà di ancorare il cestino al fondo dello specchio d'acqua.

La coltivazione delle ninfee non è difficile, queste piante infatti tendono a sopravvivere senza necessità di intervento da parte dell'uomo; non temono il freddo e possono sopravvivere anche in zone con clima invernale molto rigido, sempre che l'acqua del laghetto non abbia a gelare completamente; in tal caso trasferiamo la nostra ninfea in luogo riparato, in una grande vasca: la riposizioneremo in primavera.

Nei corsi d'acqua e nei laghi le ninfee vengono lasciate crescere indisturbate; nello stagno di casa possono invece divenire invasive; sarebbe quindi opportuno praticare periodicamente una buona potatura, diradando le foglie più grandi o rovinate, per permettere lo sviluppo di nuovo fogliame.

Per riempire lo stagno in cui sono piantate le Ninfee può essere utilizzata anche l'acqua del rubinetto ma in questo caso bisognerà attendere una settimana prima di inserire i fiori.

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Specie



La ninfea è considerata la regina del laghetto, e in ogni giardino acquatico non può assolutamente mancare.

Queste piante acquatiche sono state venerate fin dall'antichità in Egitto, India e Cina, in particolare quelle tropicali.

In europa invece le due specie autoctone sono la Nymphaea Alba e la Nymphaea Candida, entrambe specie rustiche dai fiori bianchi. In Italia la Nymphaea Alba e' una specie comune che colonizza i laghi naturali e le adiacenti zone palustri, come il Lago di Candia.

La ninfea rustica è una pianta acquatica perenne e particolarmente resistente, che vive di preferenza nelle acque ferme o a lento decorso. Le ninfee rustiche hanno un apparato radicale che le ancora al fondale e la profondità media va da 20 a 200 cm, e può sopportare facilmente abbassamenti temporanei del livello dell'acqua.

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La concimazione



La concimazione deve essere eseguita non in modo frequente e soltanto in autunno, periodo in cui le Ninfee dovranno essere coperte con della torba. In primavera invece, bisognerà provvedere alla sostituzione dello strato di sabbia mentre in inverno è sconsigliato effettuare ogni sorta di concimazione.

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Malattie e parassiti



Per quanto riguarda le patologie della Ninfea, infine, a colpire maggiormente questa pianta sono in particolar modo gli afidi. In caso si verifichi un'invasione di questi parassiti, è consigliato spruzzare dell'acqua sopra le piante per farli staccare. In caso il risultato fosse negativo, si dovrà allora ricorrere a specifici trattamenti antiparassitari.

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Curiosità sulle Ninfee



Alcune specie hanno delle proprietà medicamentose per cui sono utilizzate nella medicina popolare. Le radici essiccate e polverizzate sono utilizzate contro la dissenteria e le emorroidi.

Le ninfee sono utilizzate anche in cucina, infatti i rizomi di queste piante contengono un'alta percentuale di fecola per cui sono utilizzati come alimento da alcune popolazioni del nord Europa (Finlandia e Russia) anche se risultano piuttosto amari. In Australia gli aborigeni si cibano dei peduncoli dei fiori insieme ai frutti arrostendoli al fuoco.

Moltissime specie di ninfee sono utilizzate come piante ornamentali per decorare stagni, vasche e laghetti, o coltivata in grossi mastelli o recipienti simili, colmi d'acqua sui terrazzi.

Sappiamo che era un fiore apprezzato già dagli antichi egizi in quanto la ninfea è presente in alcuni geroglifici e alcuni resti di ninfea sono stati trovati nella camera sepolcrale di Ramesse II.

Gli egizi, che nella scelta dei simboli utilizzati nei loro geroglifici attingevano alla realtà che li circondava, avevano rappresentato la ninfea in alcuni segni, in uno di essi è disegnato il fiore di ninfea. In passato la ninfea era raffigurata spesso sulle chiese in quanto considerato un simbolo di castità e candore, questo per la sua caratteristica di aprirsi sull’acqua senza sporcarsi di fango.

I Greci attribuivano al fiore qualità anti-afrodisiache, per noi è la prediletta dei giardini acquatici, mentre gli egiziani la usavano per decorare le tombe.

La presenza delle ninfee nei laghetti, oltre a scopo ornamentale, è indispensabile per ridurre il flusso luminoso sulla superficie del laghetto, grazie alle loro grandi foglie. Inoltre ossigenano il terreno di fondo e offrono riparo a pesci e altri animali presenti nel laghetto.

La superficie di un laghetto naturale dovrebbe infatti essere coperta per il 60/70% da foglie, per impedire l'eccessiva illuminazione e riscaldamento dell'acqua, che causa la formazione di alghe unicellulari verdi.

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La leggenda della Ninfea



Anche la Ninfea è legata ad una leggenda.

Tantissimo tempo fa una Ninfa bellissima viveva presso un lago. Un raggio di sole la vide e si innamorò perdutamente di lei, così scese dal cielo e le si avvicinò.
Il raggio di sole era vestito con un abito lucente tutto d’oro e la Ninfa si vergognò perché indossava un abito di perle.

Sentendosi inferiore e mortificata dalla ricchezza del raggio di sole, decise di scendere sul fondo del lago dove era nascosto un immenso tesoro e di portare in superficie dell’oro da mostrare al raggio di sole.

Così, la Ninfa raccolse dell’oro dal fondo del lago, ma era così pesante che la trascinò giù. La Ninfa sprofondò sempre di più e fu ricoperta dal fango. Solamente le sue mani piene d’oro rimasero visibili.

Il raggio di sole la cercò ma non la trovò: la sua amata Ninfa si era trasformata in un bellissimo fiore acquatico, la Ninfea, che si apriva non appena lui spuntava e si chiudeva quando lui tramontava.

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Significato della Ninfea nel linguaggio dei fiori



In Oriente, la ninfea simboleggia l’alba, l’arrivo del sole; alcune varietà si aprono quando sorge il sole e poi si richiudono al tramonto.

Giglio d’acqua è il nome utilizzato per indicare la ninfea nei paesi anglosassoni; qui rappresenta la castità, la purezza e la freddezza.

Gli antichi Greci lo consideravano il fiore simbolo dell’amore platonico e dell’amore non corrisposto.


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Tatuaggi Ninfea



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Fonti:
giardinaggio.it - significatodeifiori.com - pinkblog.it - leitv.it - lavorincasa.it


Edited by francesina63 - 15/3/2016, 22:59
 
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