Aforismi di Tommaso D'Aquino

Imperfettamente conosciamo e imperfettamente amiamo.

I primi concetti dell'intelletto preesistono in noi come semi di scienza, questi sono conosciuti immediatamente dalla luce dell'intelletto agente dall'astrazione delle specie sensibili... in questi principi universali sono compresi, come germi di ragione, tutte le successive cognizioni.

I principi innati nella ragione si dimostrano verissimi: al punto che non θ neppure possibile pensare che siano falsi.

La scienza filosofica riguarda l'ente in quanto ente, cioθ considera l'ente dal punto di vista della ratio universale di ente, e non dal punto di vista della ratio specifica di qualche ente particolare.

Dal momento della nascita l'uomo beneficia dell'assistenza di un angelo.

Se invero uno propone ad un altro cose che non sono incluse nei principi per sι noti, o che non appaiono chiaramente incluse, non produrrΰ in lui sapere, ma forse opinione o fede.

Uno non puς pentirsi veramente di un peccato senza pentirsi degli altri.

In tutte le cause efficienti concatenate la prima θ causa dell'intermedia e l'intermedia θ causa dell'ultima [...] ora, eliminata la causa θ tolto anche l'effetto: se dunque nell'ordine delle cause efficienti non vi fosse una prima causa, non vi sarebbe neanche l'ultima, nι l'intermedia. Ma procedere all'infinito nelle cause efficienti equivale ad eliminare la prima causa efficiente [...]. Dunque bisogna ammettere una prima causa efficiente, che tutti chiamano Dio.

Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.

Uno e identico θ l'atto del sentito e del senziente.

Possiamo nella sacra scrittura adoperare la filosofia in tre modi. In primo luogo, a dimostrare i preamboli della fede, che sono necessari alla scienza della fede; tali sono le cose che si dimostrano intorno a Dio con la ragione naturale: che Dio esiste, che Dio θ uno e altre veritΰ di Dio e delle creature che in filosofia sono dimostrate e che la fede presuppone. In secondo luogo, la filosofia puς essere adoperata a chiarire, mediante similitudini, cose che sono di pertinenza della fede; come Agostino nel de Trinitate si serve di numerose similitudini desunte da dottrine filosofiche per chiarire la Trinitΰ. In terzo luogo, si puς anche resistere alle obiezioni che si fanno alla fede sia mostrando che sono false, sia mostrando che non sono necessarie.

I corpi celesti sono la causa di ciς che avviene in questo mondo, ma non tutti gli effetti che producono sono inevitabili.

Solo Cristo θ il vero sacerdote, gli altri sono i suoi ministri.

La mia anima non θ me stesso.