Petunia e surfinia: i fiori dell' Amore che non si può nascondere

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francesina63
view post Posted on 6/4/2014, 22:12 by: francesina63     +1   -1
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Insieme in Armonia

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Petunia o Surfinia:

facciamo chiarezza.


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Circa una ventina d'anni fa, un signore giapponese, a servizio di Suntory, una multinazionale con interessi diversificati, attiva soprattutto nel campo “food and beverage” attraverso la conoscenza e l'uso delle tecniche di ibridazione di cui abbiamo parlato, ottenne una Petunia molto vigorosa, di colore viola porpora, che, se coltivata con i dovuti accorgimenti, dava dei risultati come pianta da balcone fino a quegli anni, impensabili. Cominciarono a riprodurla su larga scala, per talea. Gli esperti di marketing si diedero da fare, e nacque il marchio Surfinia. Ancora oggi Suntory percepisce le royalty per ogni singola talea che viene posta in radicazione. Un businnes immenso.

E un condizionamento “mentale” da paura. A tutt'oggi ci vengono richieste “le Surfinie” identificando questo nome come una petunia a portamento ricadente. Questo perché molti hanno recepito il nome “Surfinia” come un genere botanico. Non è così: si tratta semplicemente di ibridi di petunia a cui ogni ibridatore o moltiplicatore assegna un nome commerciale, che può essere, solo per citare i principali: Surfinia, Cascadias, Fortunia, Sweetunia, Veranda, Surprise, Sentunia... In ogni caso sempre petunie, che differiscono sicuramente per caratteristiche varie, come precocità, vigoria, dimensione del fiore, ortamento, eccetera, eccetera...

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Come avere tanti fiori di petunia

e surfinia in tutta l' estate


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Far crescere le Surfinia, e la maggior parte delle altre varietà di tipo ricadente imparentate con le petunie, è piuttosto semplice.

Ci sono però degli errori che si compiono facilmente durante la coltivazione di questi esemplari. Tali errori portano a dei risultati deludenti e sono spesso causati dall’utilizzo di poco concime, oppure non si innaffiano le piante con regolarità, altre volte invece si tratta di un problema legato alle scarse capacità drenanti del terreno.

Da maggio fino a fine estate è opportuno nutrire questa pianta circa ogni 8 – 10 giorni, utilizzando principalmente prodotti specifici per piante in fiore.

Verso la fine del mese di luglio si deve sospendere l’apporto di concime per circa 15 giorni. Si consiglia di spostare la pianta in posizione di mezz’ombra e di effettuare una leggera potatura, eliminando soprattutto i rami troppo lunghi e i fiori ormai appassiti. Passato questo breve periodo di sosta la pianta può essere spostata nuovamente al sole e si può ricominciare le concimazioni.

Per quanto riguarda l’apporto d’acqua è opportuno che sia sempre costante, soprattutto nei periodi più caldi. Difficilmente questa pianta sarà in grado di riprendersi dopo un periodo di siccità.

Se si prevede un periodo in cui non si potrà innaffiare la pianta converrà affidarla a qualcuno, o in alternativa è possibile utilizzare un sistema di irrigazione automatico. In ogni caso sarà opportuno spostare i vasi in luoghi in ombra, così da scongiurare rischi di disidratazione.

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Trapiantare petunie e surfinie

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Nel mese di giugno è facile trovare piante di petunie a poco prezzo, o addirittura in saldo, alloggiate in vaschette alveolari.

Se scegliete di spendere poco cercate di scegliere gli esemplari più resistenti e vigorosi. Controllate che le piante abbiano le foglie verdi e trapiantatele immediatamente in contenitori più grandi, con all’interno terriccio nuovo e fertile.

Dopo il trapianto le piante hanno bisogno di un po’ di tempo per adattarsi alla nuova situazione, per i primi 7 – 10 giorni sarà importante collocarle in un luogo riparato, possibilmente in mezz’ombra.

Anche la scelta del vaso è piuttosto importante: utilizzate un vaso profondo, non è importante che sia troppo largo, si eviterà infatti il rischio di rapida disidratazione.

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Il problema della pioggia

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Queste piante non sono particolarmente amanti della pioggia. Dopo un fenomeno temporalesco è possibile che le petunie risultino danneggiate.

Ma non c’è da preoccuparsi, perché dopo qualche ora riprenderanno l’aspetto di sempre.

Vento o acquazzoni particolarmente violenti possono danneggiare davvero la pianta.

In questo caso sarà opportuno eliminare tutte le parti rovinate. Si dovrà poi svuotare il sottovaso e attendere che il suolo sia ben asciutto prima di innaffiare nuovamente.

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Fiori fino all’autunno

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Per far vivere al meglio le surfinie sarà opportuno collocarle in pieno sole e nutrirle al meglio. Assolti questi pochi doveri le piante ringrazieranno regalando fioriture copiose fino nel tardo autunno.

Nel periodo più caldo, da agosto in poi, le piante hanno bisogno di molto nutrimento e di evitare eccessive irrigazioni, è importante infatti che il terreno risulti umido ma non del tutto fradicio.

Grazie a questo trattamento nutritivo la pianta sarà vigorosa dopo il periodo estivo, per fiorire in maniera copiosa fino a metà ottobre.

Nel mese di luglio le surfinie possono avere una battuta d’arresto, con fiori nuovi solo sulla punta dei rami e spogli per la lunghezza. E’ arrivato il momento di potarle, senza pietà icon wink Surfinie bellissime: il trucco? Nessuna pietà!

Armatevi di cesoie affilate e tagliate (lo so, è dura, ma possiamo farcela!) i rami (anche con qualche corolla) a circa due terzi, tenetele umide (non fradice!) e vedrete che nel giro di un paio di settimane cominceranno ad allungarsi e riprenderanno a fare fiori fino a settembre o anche ottobre se il tempo si mantiene mite. L’uso delle cesoie ve lo consiglio comunque anche con una pianta giovane. Durante la crescita tenderà infatti ad allungarsi ma a rimanere un pò spoglia nella parte superiore. Per accestirla potrete dunque tagliarle le punte dei rami in modo che la pianta si ramifichi di più e abbia un aspetto più pieno in seguito.

Durante l’estate, le piante possono essere preda del ragnetto rosso, invisibile se non per i suoi nefasti effetti. Le foglie ingialliscono e la pianta comincia a prendere un aspetto esaurito e povero, addirittura alcuni rami si seccano. Per evitarne gli attacchi, è utile una precauzione, quella di non bagnare le foglie ma irrigare direttamente sulla superficie del terreno, che magari avrete ricoperto con un piccolo strato di ghiaia o corteccia da pacciamatura, che vi aiuterà a combattere la disidratazione nei giorni più caldi. Se l’attacco si verifica, munitevi di un buon acaricida e intervenite subito, l’insetto fa in fretta a fare danni. Stesso dicasi per il problema degli afidi, che si attaccano ai fusti e alle foglie succhiandone la linfa. In questo caso è utile un aficida.

Ormai le surfinie non sono più solo le tipiche ricadenti a fiore semplice. Dato il loro successo, il mercato ne sta sfornando continuamente di nuove: a fiore doppio, formato XL, sfumate di colori delicati, venate, a strisce come ombrellini estivi. Un’alternativa meno vigorosa possono essere gli ibridi di Calibrachoa, affine alla petunia, con fiore simile nella forma ma di dimensione nettamente più piccola. Sono chiamate ‘Million Bells’, perfette per decorare cestini appesi, con tante corolle da coprire persino le foglie alla vista.

E l’anno prossimo? Più che seminarle (i semi delle surfinie sono difficili da trovare in commercio – sono tra l’altro allo studio varietà sterili che neanche li produrranno – e se le vostre piante produrranno semi, comunque smetteranno di fare fiori), il mio consiglio è di farne delle talee verso fine stagione quando la pianta non si è troppo esaurita. Prendete dei pezzetti di ramo senza fiori di circa 7/8cm e piantatele in una cassetta al riparo del sole in un misto di torba, terriccio e perlite e mantenetele umide. Quando radicheranno proteggetele dal gelo e a primavera mettetele sul balcone: sicuramente l’anno prossimo vi costeranno molto meno!

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Piccoli problemi e come risolverli

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Cosa fare se la pianta ha pochi fiori: si tratta di un problema legato alla scarsa luminosità, all’assenza di sole e alla scarsità di concime. Spostate la pianta in posizione soleggiata e concimatela.

Presenza di insetti neri: si tratta di afidi e devono essere trattate con un prodotto biologico specifico contro i parassiti. Il trattamento deve essere ripetuto ogni due settimane per due o tre volte.

Si presentano foglie brune e marcescenti, si rileva un afflosciarsi di tutta la pianta: la causa di questo problema è un substrato troppo bagnato. E’ importante migliorare il drenaggio del terreno, eliminare le foglie marce e spostare la pianta in posizione di pieno sole fino a quando il terreno non sarà asciutto.

La pianta presenta un aspetto secco, si nota un rapido appassimento: i problemi sono causati dall’aridità. La sofferenza della pianta è causata dall’aridità del substrato e dall’ambiente particolarmente asciutto. Per risolvere il problema si consiglia di immergere la pianta in una bacinella d’acqua per circa 30 minuti. E’ importante non vaporizzare la chioma.

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Con cosa abbinare le Petunie

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Per far crescere al meglio le petunie è necessario molto spazio, è quindi opportuno evitare una convivenza con altre piante da fiore; sarebbe infatti necessaria una cassetta molto grande e molto profonda. In questo caso è possibile abbinare queste piante con altri esemplari che amano il sole, scegliete quindi gerani, genziane, lantane, salvia da fiore e molte altre.

Se ci si trova in montagna le petunie crescono bene abbinate a verbena e lobelia. Le petunie sono ottime da collocare anche in vasi sospesi, si deve solo avere cura di utilizzare contenitori capienti.


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Fonti:
giardinaggioweb.net - giardino-piante-fiori.lacasagiusta.it - fioriefoglie.tgcom24.it


Edited by francesina63 - 2/4/2016, 13:54
 
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