Dolmen e Menhir del salento

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*luis1005
view post Posted on 30/11/2012, 20:05     +1   -1




Altari, tombe, luoghi di cerimonie magiche, epicentri magicotellurici o soltanto simboli che propiziavano la fecondità?

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Cosa
sono, o sono stati, i dolmen e i menhir presenti in Europa, con una
forte concentrazione in Puglia? Gli studiosi si sono a lungo interrogati
in merito. Di certo, non si trattava di un "ornamento", di un
"abbellimento".

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In
Puglia ne sono disseminati 102 (79 menhir e 23 dolmen). Cosa sono,
quindi, queste pietrefitte (menhir, dal bretone men=pietra e hir=lunga) e
chi le eresse?

Queste pietre sono alte da 80 centimetri a svariati metri (in Puglia i megaliti più alti raggiungono i cinque metri circa).

Conficcati
nel terreno, seguirebbero un certo ordine prestabilito. Le teorie più
accreditate fanno parlare di osservatori astronomici che avrebbero avuto
lo scopo di fungere da aste delle meridiane, necessarie per registrare
movimenti, tempi e fasi astrali e verificare cicli propizi per le varie
iniziative degli uomini.

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Per
i dolmen, che forse furono realizzati in epoca successiva, si ritiene
che ebbero due possibili funzioni: o di uso funerario o di altare
sacrificale. Secondo un’altra teoria, i dolmen e i menhir avevano una
funzione propiziatoria della fertilità. Del resto, non è da escludere
che gli stessi monumenti megalitici, in tempi differenti, abbiano
assolto le varie funzioni.

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Le
pietre seguivano un orientamento tale che gli spostamenti del Sole
fossero seguiti passo passo, come se l’energia solare dovesse essere
captata e catalizzata. Ma anche per scandire il tempo, per segnare i
solstizi e gli equinozi.

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I megaliti, quindi, erano come grandi monumenti sacri per le antiche
popolazioni europee? Se i menhir sono pietre fitte, i dolmen sono vere e
proprie camere realizzate con pietre verticali, piantate nel terreno,
coperte da un lastrone di pietra.

Ci sono anche gallerie coperte, e i cromlech (pietre esposte circolarmente) che rappresentano veri e
propri allineamenti (in merito vedi l’interessante opera di Castleden,
Stonehenge, edizioni Ecig, Genova, ma anche di Centini, Guida ai luoghi
insoliti, misteriosi e magici d’Europa, Newton Compton, Roma).

In
Puglia, come anche in altre parti d’Europa, i dolmen e i menhir hanno
subito una forzata "cristianizzazione" e, all’inizio del Novecento, metà
dei menhir sono stati distrutti dall’incuria o dai contadini che li
hanno utilizzati per le finalità più varie. Altri, semplicemente, sono
stati spostati dalla loro sede originaria.

Ma menhir e dolmen
interessanti ce ne sono ancora, come ha ben spiegato Paolo Malagrinò nel
suo volume Dolmen e menhir di Puglia (edito da Schena, Fasano). Il
dolmen di Giurdignano, in provincia di Lecce, che ha una scanalatura
lungo il bordo del lastrone superiore che finisce in una specie di conca
per la raccolta.

Questo
ha accreditato la teoria dei dolmen come luogo sacrificale dove era
fatto scolare il sangue della vittima. Ma anche il dolmen di Bisceglie, è
un esempio notevole, particolarmente bello, forse il migliore.

Ma
chi eresse questi megaliti? Certamente, le antiche popolazioni, ma
secondo alcuni studiosi la derivazione potrebbe essere stata celtica, o
egizia(dati i precedenti delle piramidi).

In
ogni caso, pare, invece che i popoli europei avessero conoscenze
matematiche molte avanzate e per questo erano in grado di erigere questi
grandi monumenti.

Ma secondo alcune leggende, riportate anche da
storici baresi come Sada, in Puglia potrebbero essere arrivati, nella
notte dei tempi, discendenti del popolo di Atlantide (i Tuatha dé
Danann, vedi di Evola, il mistero del Graal, edizioni Mediterranee) che
erano emigrati in Europa e si erano fusi con i celti.

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Altre
leggende pugliesi fanno riferimento esplicito ai cicli cavallereschi
della materia di Bretagna. Alcuni dolmen in provincia di Taranto, a
Bisceglie e a Cisternino sono da secoli dedicati ai paladini della
Tavola rotonda.


Nell’archivolto
dei leoni, nella Basilica di San Nicola, a Bari, ci sono sculture di
cavalieri che chiamano la materia di Bretagna. Nella cattedrale di Oria è
raffigurato re Artù. Insomma i misteri sono scolpiti anche nelle pietre

Edited by francesina63 - 7/4/2015, 01:18
 
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