La bottega dei suicidi”, cartone animato censurato
“La bottega dei suicidi” è un cartone animato decisamente non convenzionale diretto da Patrice Leconte che la commissione di censura italiana ha deciso di vietare ai minori degli anni 18, cosa che, naturalmente, ha fatto infuriare il regista.
Al centro della storia vi è una famiglia che si specializza nell’aiutare i residenti di una triste città a morire e ciò ha indotto ad applicare il divieto per i minori. Il regista ritiene assurda la decisione sostenendo che il messaggio del film è positivo ed il distributore italiano, Sandro Parenzo, annuncia la volontà di ritirarlo dalle sale.
In tutti gli altri Paesi in cui è uscito è stato un successo e non si comprendono le ragioni della censura anche perché il libro da cui è tratto è un best seller mondiale.
Il cartone animato, in realtà, ha davvero un finale positivo poiché, nell’ambito della triste realtà degli abitanti del paese che si tolgono la vita aiutati da una famiglia che vende strumenti per facilitare il trapasso, arriva il figlio minore che, con la sua allegria e gioia di vivere cambierà il corso della storia.
La commissione italiana ha spiegato la sua decisione “con la leggerezza con cui è trattato il tema dei suicidi e la loro facilità di esecuzione”. Inoltre il fatto che si tratti di un cartone animato costituisce un veicolo più agevole per la diffusione di tale pericoloso messaggio.
