SANREMO 2013: serata finale - Marco Mengoni vince la 63a edizione del festival di Sanremo

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/2/2013, 10:43     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:




Sanremo travolto da quattordici canzoni

I brani dei 7 Big valutati da televoto e Sala Stampa mentre Chiara Galiazzo canta a notte fonda



Luciana Littizzetto sulla carrozza di Cenerentola ha dato il via al Festival di Sanremo con Fabio Fazio. Televoto e Sala Stampa hanno bocciato uno dei due brani di Chiara, Mengoni, Silvestri, Maria Nazionale, Marta sui Tubi, Gualazzi e Molinari con Cincotti. Crozza show tra le proteste in sala. Cutugno col coro dell'Armata Rossa ha festeggiato i 30 anni de “L'Italiano”. I futuri sposi Stefano e Federico hanno raccontato la loro storia d'amore.

L'omaggio a Giuseppe Verdi con “Va Pensiero” per il bicentenario eseguita dall'orchestra di Sanremo e il coro ha aperto la kermesse targata Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Lucianina è entrata a teatro e poi sulle scale ha letto una letterina a San Remo con riferimenti leggeri su politica e costume culminate con la battuta “dopo la neve, le dimissioni del Papa e le elezioni manca solo la pioggia di rane ad Arma di Taggia”.

Il primo ad esibirsi è stato Marco Mengoni, che conferma di essere un gran performer, prima con “L'essenziale” scritto con Roberto Casalino e De Benedittis e poi con “Bellissimo” di Nannini/Pacifico. Marco Alemanno, il compagno del compianto Lucio Dalla, ha comunicato il risultato della votazione: "L'essenziale" passa il turno. Poi Raphael Gualazzi ha cantato “Senza ritegno” e “Sai (ci basta un sogno)”. Ilaria D'Amico con un lungo abito nero elegante ha annunciato che la più votata è stata "Sai (ci basta un sogno)". A seguire Daniele Silvestri in “A bocca chiusa” (con un interprete del linguaggio dei segni alle spalle) e “Il bisogno di te (ricatto d'onor)”. Valeria Bilello ha svelato la canzone promossa: "A bocca chiusa".

Simona Molinari con Peter Cincotti si sono esibiti prima con “Dr Jekyll e Mr Hyde” di Lelio Luttazzi e poi con “La felicità”. "Passa La felicità" ha detto la tennista Flavia Pennetta. La band Marta sui Tubi ha interpretato “Dispari” e “Vorrei” e le sorelle Cristina e Benedetta Parodi hanno annunciato il brano promosso "Vorrei". La penultima ad esibirsi è stata Maria Nazionale con “Quando non parlo” di Enzo Gragnaniello e “E' colpa mia” di Servillo-Mesolella. Poi è entrato l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Montella che ha svelato il brano promosso "E' colpa mia". Infine a notte fonda e ben oltre la mezzanotte, Chiara Galiazzo ha presentato “L'esperienza dell'amore” di Federico Zampaglione e “Il futuro che sarà” di Bianconi/Chiaravalli. Il portiere della Nazionale di pallanuoto Stefano Tempesti ha annunciato l'ultima canzone promossa e che va dritta in finale "Il futuro che sarà".

Tra gli ospiti della serata l'intervento del paracadutista austriaco Felix Baumgartner che si è lanciato da 39 km di altezza e ha superato il muro del suono. Lo show di Maurizio Crozza (troppo lungo con gli ultimi cantanti che aspettavano impazienti di esibirsi) che ha riproposto l'imitazione di Silvio Berlusconi con un monologo e canzone tra le proteste del pubblico in sala per poi riprendere con gli altri politici della scena italiana tra cui Bersani. Toto Cutugno con il coro dell'Armata Rossa ha riaggiornato “L'Italiano” trent'anni dopo citando i talent show e gli extracomunitari. Il testo è stato attualizzato dal pubblico sul Web. Infine sul palco Stefano Olivari e Federico Novaro, due torinesi protagonisti di un video cliccatissimo in Rete in cui hanno annunciato che dopo 11 anni si sposeranno a New York perché in Italia non possono. Hanno raccontato la loro storia con dei cartelloni con sopra scritte le parole della loro storia d'amore.

Nella seconda serata del 13 febbraio si esibiranno altri 7 Big (Modà, Malika, Cristicchi, Almamegretta, Elio e le Storie Tese, Max Gazzè e Annalisa) con i primi quattro Giovani (Il Cile, Rubino, Blastema e Ghiotto), solo due di questi passano alla finale del venerdì.

Andrea Conti


Fonte:
tgcom24.mediaset.it


Edited by francesina63 - 21/4/2023, 14:16
 
WWW  Top
view post Posted on 13/2/2013, 13:19     +1   -1
Avatar

Advanced Member

Group:
Moderatore globale
Posts:
6,529
Reputation:
+11

Status:


lutto a sanremo


E' stato trovato morto in un appartamento a Nervi, quartiere di Genova, il 23enne Alessio Gatti, figlio dello storico componente de i Ricchi e Poveri Franco Gatti.

Proprio stasera i Ricchi e Poveri avrebbero dovuto esibirsi al Festival di Sanremo nella sezione 'Sanremo Story': la tragica notizia potrebbe obbligare a rivedere la scaletta del festival, che a quanto pare continua ad essere segnato da eventi inaspettati.

Il figlio di Franco Gatti potrebbe essere morto per overdose di stupefacenti, forse cocaina: sulla tragedia indagano gli uomini della Squadra Mobile di Genova.
 
Top
view post Posted on 13/2/2013, 21:50     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:


sanremoprimaseratahpart

Il meglio e il peggio della prima serata

La kermesse parte con l'omaggio a Verdi. Poi la letterina di Luciana Littizzetto a San Remo e le contestazioni a Crozza



La prima serata del Festival di Sanremo è archiviata. Un po’ lenta, senza particolari guizzi - a quelli ci pensa la Littizzetto - e con una polemica che rischia di trascinarsi per giorni. Ecco il meglio e il peggio della première festivaliera.

VIVA VERDI! Suggestivo l’omaggio iniziale a Giuseppe Verdi, nel bicentenario della nascita. “Viva Verdi”, urla Fabio Fazio. Sul palco arriva il Coro dell’Arena di Verona e intona il ‘Va pensiero’ dal Nabucco. Partenza inusuale e ben riuscita.

LA LETTERINA A “SAN REMO”. Luciana Littizzetto esordisce con una lettera a San Remo e strappa applausi. Twitter invece si divide: c’è chi la critica (“Non ho tenuto il conto di quante volte ha pronunciato invano la parola tette” scrive la critica televisiva Marida Caterini) e chi la promuove (come Vincenzo Mollica del Tg1: “Per me questa prima serata l’ha vinta Luciana Littizzetto”). Ma almeno Lucianina spezza la liturgia, parla e incoraggia i cantanti (“Marco, sei vivo”, chiede a Mengoni), diverte (“E’ il tennis a farvi godere così?” dice a Flavia Pennetta).

FAZIO IMITATORE. La conduzione di Fazio scivola indolore tra ecumenismo e qualche ironia. Può piacere o meno, ma tiene la scena con mestiere. Quando Littizzetto lo “costringe” ad imitare Bruno Vespa – Fabio agli esordi faceva l’imitatore – lui si presta al gioco.

CROZZA FISCHIATO. Entra in versione Berlusconi e all'Ariston scoppia il caos, con tanto di fischi e insulti. Fazio interviene per placare gli animi, poi il comico sfodera i suoi cavalli di battaglia e imita Bersani, Montezemolo e Ingroia. Ma il ritmo ormai s’è perso. “Maurizio non al top, battute un po’ edite. Pubblico freddo” twitta Andrea Scanzi.

IL BACIO GAY (MANCATO). Il Festival si apre all’amore gaio con Stefano Oliari e Federico Novaro, la coppia di gay torinesi che ha raccontato la propria storia servendosi di una serie di cartelli. Come nel loro video, cliccatissimo su YouTube, ma senza bacio finale. Momento delicato e zero retorica.

TOTO E L’ ARMATA RUSSA. Cutugno che canta ‘L’italiano’ - col coro dell’Armata Russa e gli “occhi pieni di malinconia” – è il momento più nazionalpopolare della serata.

I PRESENTERS. Parata di volti noti per svelare le canzoni che passano il primo turno e proseguono la gara. Sfilano Marco Alemanno, Ilaria D’Amico, Valeria Bilello, Flavia Pennetta, Cristina e Benedetta Parodi, Vincenzo Montella e il pallanuotista Stefano Tempesti. Apparizioni tanto rapide (e indolori) da aggiungere nulla alla serata. Mah.

LA SCENA. Bella la scenografia di Francesca Montinaro, messa in risalto dalle luci di Ivan Pierri e dalla strepitosa regia di Duccio Forzano.


sanremo2o



Fonte: http://societa.panorama.it/televisione/San...a-prima-puntata
 
WWW  Top
view post Posted on 14/2/2013, 08:41     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:


refaelisanremofaziolitt

Sanremo, Bar Refaeli vince su Carla Bruni

Altri sette Big si sono esibiti e i conduttori fanno le condoglianze a Franco dei Ricchi e Poveri



La seconda serata di Sanremo con Fazio e Littizzetto ha visto brillare la modella Bar Refaeli. Sottotono l'ex première dame Carla Bruni che ha scherzato con Lucianina. Sette i Big giudicati da televoto e Sala Stampa: Modà, Malika, Cristicchi, Almamegretta, Gazzè, Annalisa e Elio e le Storie Tese, vestiti da cardinali. Due giovani eliminati: Ghiotto e Il Cile. L'abbraccio dei conduttori a Franco Gatti dei Ricchi e Poveri, colpito da lutto.

Sono stati i Modà ad aprire la gara con “Se si potesse non morire” e “Come l'acqua dentro il mare”, dedicata alla figlia del vocalist Kekko. La coppia Max Biaggi ed Eleonora Pedron ha annunciato la canzone promossa dal voto combinato televoto-Sala Stampa: "Se si potesse non morire". Stralunato, romantico e dolce in “Mi Manchi” e scanzonato in “La prima volta (che sono morto)”, Simone Cristicchi da Jessica Rossi (tiratrice italiana di tiro al volo) ha saputo che la canzone più votata è stata: "La prima volta (che sono morto"). Rarefatta e intima con “Niente” più allegra e pop in “E se poi”, Malika Ayane ha portato due brani di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Neri Marcorè nei panni di Alberto Angela ha rivelato il brano che passa: "E se poi". Gli Almamegretta si sono esibiti prima con "Mamma non lo sa" e dopo con l'orientaleggiante "Onda che vai". Filippa Lagerback ha rivelato che la canzone promossa del gruppo è: "Mamma non lo sa". Max Gazzè ha proposto “I tuoi maledettissimi impegni” e “Sotto Casa”. Le campionesse del mondo di fioretto Elisa Di Francisca-Arianna Errigo-Ilaria Salvatori hanno comunicato al cantautore che è passata: "Sotto Casa". Raffinata, elegante, sensuale e convincente la rossa Annalisa ha intonato prima “Scintille” e poi la ballad rock “Non so ballare”. Il protagonista di "Masterchef" Carlo Cracco ha svelato il brano che è passato: "Scintille". Infine gli ultimi ad esibirsi i travolgenti Elio e le Storie Tese vestiti come cardinali pronti per il Conclave e l'elezione papale. Il gruppo ha proposto “Dannati forever” e “La canzone mononota”. E' stato Roberto Giacobbo a svelare che è passata: "La canzone mononota", già indicata nella terna vincente di questa edizione.

Al via anche il Girone Giovani con otto cantanti. Si sono esibiti i primi quattro in gara: Il Cile (“Le parole non servono più”), Renzo Rubino (“Il postino - Amami uomo”), Blastema (“Dietro l'intima ragione”) e Irene Ghiotto (“Baciami?”). Il voto congiunto televoto-Sala Stampa ha decretato due promossi: Blastema e Renzo Rubino che dunque andranno di diritto alla finale del venerdì, assieme ai due salvati di giovedì 14 febbraio.

Tra gli ospiti della seconda serata del Festival, l'ex première dame di Francia Carla Bruni che ha presentato il suo nuovo progetto discografico. Poi la rivelazione dell'anno Asaf Avidan ha proposto il tormentone “One Day/Reckoning Song” in una versione quasi sinfonica (ha totalizzato oltre 77 milioni di visualizzazioni su YouTube). Standing ovation e bis per il cantautore israeliano. Neri Marcorè ha scaldato la serata con l'imitazione di Alberto Angela mentre Fazio imitava il padre Piero. I Ricchi e Poveri erano previsti come ospiti ma non hanno partecipato a causa del lutto che ha coinvolto Franco Gatti (è morto il figlio 23enne), a cui è stato dedicato un pensiero affettuoso dai due conduttori. Infine Beppe Fiorello, in promozione per la fiction dedicata a Domenico Modugno, ha commosso la platea all'inizio della serata con un intenso monologo e poi cantando "Vecchio Frack", "Cosa sono le nuvole" e "Tu si' na cosa grande".

A SANREMO TUTTI PAZZI PER BAR REFAELI - Tutti gli occhi erano puntati sulla top model Bar Refaeli, in abiti di Roberto Cavalli, che in vestito di pizzo nero molto trasparente ha divertito il pubblico in sala, suonando per qualche secondo la batteria. La bellissima modella, ex di Leonardo DiCaprio, è partita da Tel Aviv per sbarcare a Milano e poi raggiungere Sanremo nel pomeriggio di martedì. Uno stuolo di fotografi l'ha accolta all'ingresso dell'Hotel Des Anglais, dove è stato allestito anche uno showroom per la prova abiti. Per tutta la serata del 12 febbraio, la modella eletta da Max la donna più sexy del mondo, ha guardato il Festival. Appena apparsa sul palco, la modella è stata acolta ironicamente dalla Littizzetto con: " Bar posso chiamarti chiosco?".

Andrea Conti


Carla Bruni e Luciana Littizzetto a Sanremo 2013

A Sanremo si incontrano le torinesi Carla Bruni e Luciana Littizzetto.

L'ex première dame ha cantato all' Ariston "Chez Keith et Anita", il primo singolo tratto dal suo nuovo album "Little French Songs" per poi conversare amabilmente con Fabio Fazio.

La Bruni, vestita con un sobrio tailleur pantonalone, si sforza di mostrarsi alla mano.

"Adoro tornare in Italia, ho ancora famiglia a Torino. Anche mio padre e mio fratello, che non ci sono più, stanno a Torino", confida.

Carlà si diverte e sta al gioco quando la Littizzetto sostiene che sono "separate alla nascita, gemelle diverse" e poi le propone di cantare insieme sulle note di "Quelq'un m'a dit" la parodia di Lucianina "La chanson de Carlà Brun": un confronto tra la vita da sogno dell'ex

supermodella e la sfigatissima Littizzetto.


littizzettocarlabruni22



Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/televisione...rla-bruni.shtml

http://www.today.it/media/sanremo-2013/car...ittizzetto.html
 
WWW  Top
view post Posted on 15/2/2013, 17:42     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:


sanremo140220131

Sanremo, duetto e bacio tra Fazio e Littizzetto
Monologo contro la violenza sulle donne


Taglio della barba per Vessicchio. Ovazione per Al Bano, che canta Felicità con Laura Chiatti. Passano i giovani Maggio e Porceddu. Il maestro Barenboim rinuncia, Neri Marcorè al posto di Verdone nella giuria di qualità



Per San Valentino, l'incipit della terza serata del festival è affidato ad una scena di 'Straziami ma di baci saziami' con Nino Manfredi e Pamela Tiffin.

Poi Fabio Fazio e Luciana Littizzetto regalano all'Ariston il loro primo duetto canoro del festival sulle note di Vattene Amore (che ripetono in chiusura), con l'orchestra diretta da Mauro Pagani. Alla fine del duetto canoro Fabio regala dei fiori a Lady Sanremo e poi la bacia. «Mica solo Baudo lo può fare», dice Fabio.

La classifica provvisoria. Marco Mengoni, Modà, Annalisa, Chiara, Raphael Gualazzi, Simona Molinari e Peter Cincotti, Maria Nazionale, Elio e le Storie Tese, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Simone Cristicchi, Malika Ayane, Marta sui Tubi, Almamegretta. Questa la classifica provvisoria dei big di Sanremo stabilita dal televoto.

Quella di questa sera verrà ricordata anche come la serata dei forfait. Il maestro Daniel Barenboim è costretto a rinunciare per il mal di schiena e al suo posto questa sera ci sarà la pianistaLeonora Armellini. Neri Marcorè, invece, sostituisce Carlo Verdone nella giuria di qualità del festival, dopo il forfait dato dall'attore-regista per un ascesso al dente. «Sono davvero dispiaciuto - spiega Carlo Verdone - perchè sono una persona che quando prende un impegno lo mantiene. Mi dispiace molto per Fabio Fazio e per il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, ma non ce la faccio proprio stasera a partecipare alla Giuria di qualità al Festival di Sanremo. Ho la faccia gonfia, per un ascesso al dente come Marlon Brando nel Padrino».

La campagna contro il femminicidio irrompe al festival con la grazia decisa di Luciana Littizzetto. Un monologo sull'amore di coppia, prima giocoso, «vi amiamo quando mettete in frigo la pentola con la minestra su due mandarini, vi amiamo quando date il peggio perchè ti amo è un apostrofo tra le parole è insopportabile, quasi quasi me lo tengo» che poi è diventato una denuncia implacabile contro l'orrore della violenza sulle donne.«Ogni due-tre giorni un uomo uccide una donna, la uccide perchè la considera una sua proprietà. L'amore con la violenza e le botte non c'entra un tubo, un uomo che ti mena non ti ama, un uomo che ti picchia è uno stronzo. Non abbiamo sette vite come i gatti, ne abbiamo una sola: non buttiamola via». Poi il flash mob, condiviso sul palco con cinquanta ragazze, e oggi nel mondo da un milione di persone, sulle note di Break the Chain. Nell'orchestra sventolavano i fazzoletti rossi, il simbolo di questa campagna di civiltà. Un momento di grande intensità, in cui la Littizzetto ha ricordato il diritto all'amore di tutti, «anche di andare a trovare un malato nel letto di ospedale senza essere cacciate perchè non si è sposati».



Elio show, fronte finta e braccia posticce. Vestiti bianchi, Elio con un paio di braccia posticce, garofano all'occhiello, parrucche e finte fronti più che spaziose. Ecco il look scelto da Elio e le Storie Tese per la seconda volta all'Ariston della «Canzone mononota», il brano evento del festival. Spettacolo puro. Comicità, grande musica, intelligenza, virtuosismo tecnico, padronanza della scena superiore. E straordinario senso dello spettacolo. Per proporre Dannati forever Elio e le Storie tese si sono vestiti da chierichetti con annesse parrucche (una specialità della casa). Ma il gioiello, un vero colpo di genio, è «La canzone mononota», costruita solo sul do, che prosegue la gara. Un manuale della musica, della composizione e di cosa significhi fare spettacolo con la musica.

Taglio della barba per Beppe Vessicchio, il direttore d'orchestra più gettonato (e tra i più simpatici) del festival. Dopo aver diretto Elio e le storie tese, Vessicchio è stato invitato a sedersi su una sedia per esaudire un desiderio di Luciana Littizzetto: qualche pelo della barba del maestro che si è prestato al taglio in diretta.

vessicchiolittizzetto



Il Teatro Ariston tributa una standing ovation a Roberto Baggio e alla sua lettera ai giovani. Una missiva che l'ex fuoriclasse della Juve e della Nazionale legge dopo essere stato intervistato, emozionatissimo («sono dieci giorno che non dormo, non amo i riflettori») e che parla di «passione», «gioia», «coraggio», «successo» («se seguite gioia e passione allora si può parlare anche di successo») e di «sacrificio» («che non è una brutta parola»). «Abbracciate i vostri sogni e seguiteli», esorta Baggio, dedicando la lettera ai giovani e ai suoi figli. «Abbracciate i vostri sogni, gli eroi quotidiani sono quelli che danno il massimo tutti i giorni» l'appello, preceduto da un video messaggio della leader birmana Aung San Suu Kyi.

Stasera la gara ha assunto contorni più classicamente sanremesi: i 14 Campioni hanno riproposto i brani che nelle prime due serate sono stati ammessi alla fase finale. I quattro Giovani di stasera erano Andrea Nardinocchi, Antonio Maggio, Paolo Simoni e Ilaria Porceddu. Il menu musicale prevedeva anche Anthony Hegarty, che il mondo della musica conosce come Anthony and the Johnson, una delle personalità più sofisticate e originali della scena rock internazionale. 'You are My Sister', pianoforte voce e orchestra, è un viaggio al cuore dell'intensità che, dopo Asaf Avidan ieri, ha dato il segno ulteriore di un indirizzo musicale diverso dai super divi patinati o dalle nuove realtà in playback. La ventenne e molto premiata pianista Leonora Armellini, specialista di Chopin, ha invece rappresentato la musica colta e il desiderio di valorizzare i nuovi talenti italiani. Sono Antonio Maggio e Ilaria Porceddu i due giovani che passano il primo turno, accedendo di diritto alla finalissima di domani. Sono stati eliminati Andrea Nardinocchi e Paolo Simoni.

Con Raphael Gualazzi si è conclusa stasera la fase preliminare della gara del girone Campioni. L' ordine di uscita, sabato, nella finale, sarà invertito. Stasera gli artisti sono stati giudicati solo con il televoto che varrà il 25% nel computo finale. L'esito finale sarà stabilito con il 25% del televoto di sabato e con il 50% della giuria di qualità.

La statua di Mike. Sarà inaugurata domani sera la statua in bronzo dedicata a Mike Bongiorno, in diretta su Rai1 durante la quarta serata del Festival. Alta circa due metri, la statua dell'artista Guido Mariani di Monza, realizzata dalla Fonderia Perincioli di Varallo Sesia (Vercelli), è stata donata alla città dalla Fondazione Mike Bongiorno è sarà posta nella zona antistante al Teatro Ariston.

Una moneta da 0 euro. A introdurla al teatro Ariston è stato Massimo Morini, direttore d'orchestra di Antonio Maggio, uno dei Giovani che si è esibito stasera con il brano "Mi servirebbe sapere". Morini con la sua band Buio Pesto promuove un progetto benefico che partirà a giugno e che si occupa dell'acquisto al minor costo possibile, quindi a zero euro, di ambulanze che verranno regalate alla pubblica assistenza.

Albano ha dato fondo a tutti i suoi acuti per vivere al massimo il suo momento della celebrazione al festival di Sanremo, dove ha ricevuto il premio alla carriera. "Nostalgia canaglia" ed "È la mia vita" sono stati i brani del suo intervento prima della festa finale con "Felicità" cantata con Laura Chiatti, venuta all'Ariston per presentare questo momento e cantare con Albano. Ai due si sono aggiunti Fazio e la Littizzetto. Inevitabile la standing ovation.

Nella serata della Sanremo Story, in cui i 14 Big in gara canteranno altrettanti brani della storia del festival, ci sarà anche l'attuale detentore del record di conduzioni sanremesi, ovvero Pippo Baudo, che Fazio ha voluto sul palco come simbolo della storia appunto della kermesse. «Non volevo svelare tutto ma sì l'abbiamo invitato e credo che ci sarà». Fazio ha annunciato anche che domani arriverà anche un altro ospite non annunciato in precedenza: il pianista jazz Stefano Bollani. E a proposito di ospiti, il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, è tornato a smentire la presenza di Raffaella Carrà nella finale di sabato: «Era un progetto di mesi fa ma da settimane sappiamo che Raffaella non verrà perchè troppo impegnata nella preparazione di 'The Voice'», ha detto.




Fonte: www.gazzettino.it/spettacolo/vetrin...ie/251757.shtml

Edited by francesina63 - 18/11/2014, 10:14
 
WWW  Top
view post Posted on 16/2/2013, 19:03     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:


litizzetto1

La quarta serata di Sanremo 2013

Risate e nostalgia per "Sanremo Story", con i Big che reinterpretano le canzoni più belle della storia del Festival. Antonio Maggio con "Mi piacerebbe sapere" vince Sanremo Giovani



"Sanremo Story" si apre con gli estratti dei vecchi cinegiornali per ricordare la storia leggendaria del Festival. Luciana Littizzetto scende le scale indossando l'abito che fu di Nilla Pizzi quando cantò "Papaveri e Papere" nel 1954.

La prima ad esibirsi è Malika Ayane con "Cosa hai messo nel caffé", canzone del 1969 di Riccardo Del Turco, accompagnata dai ballerini Paolo Vecchioni e Thomas Signorelli. È la volta poi di Daniele Silvestri, con coppola d'ordinanza, per cantare "Piazza Grande", in omaggio a Lucio Dalla, scomparso ormai quasi un anno fa.

Piccola pausa per presentare la Giuria di qualità: il compositore Nicola Piovani (presidente di giuria), l'etoile Eleonora Abbagnato, lo scrittore Stefano Bartezzaghi, l'arpista Cecilia Chailly, l'autrice tv Serena Dandini, il dj Claudio Coccoluto, la pianista Rita Marcotulli, la produttrice Nicoletta Mantovani. Manca Carlo Verdone, bloccato a casa da un mal di denti (ennesimo forfait per un Festival forse un po' sfortunato da questo punto di vista). Al suo posto - ma solo per questa quarta sera perché poi sarà impegnato in un nuovo programma su Rai3- Neri Marcoré.

Annalisa Scarrone canta "Per Elisa", successo di Sanremo 1981, accompagnata da Emma Marrone, ex collega di "Amici". Allora loro grintosa esecuzione segue quella più sognante e d'effetto di Marta Sui Tubi cantano "Nessuno" insieme a Antonella Ruggiero, l'ex voce dei Mattia Bazar e più volte protagonista delle notti sanremesi. Gli applausi dell'Ariston sono tutti per lei.

Un momenti di Sanremo che Fazio ha voluto ricordare è il cosiddetto Festival dei "figli d'arte", quando l'Ariston fu affidato a Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmcarco Tognazzi. A distanza di 24 anni, i quattro tornano a Sanremo con una dose di autorionia per ricordare l'esperienza. Il momento nostaglia finisce, i quattro "figli d'arte" hanno la possibilità di riabilitarsi e presentare il prossimo cantante: entra in scena Raphael Gualazzi che riadatta con un bellissimo adattamento jazz "Luce", il brano con cui Elisa vinse Sanremo nel 2001. I Modà riadattano un successo del 1965: "Io che non vivo" di Pino Donaggio. Simone Cristicchi canta una struggente "Canzone per te" di Sergio Endrigo, direttamente da Sanremo 1968.

Luciana Littizzetto ricompare in scena con un altro abito "storico": la tunica azzurra con colletto di pizzo che fu di Caterina Caselli quando cantò nel 1966 "Nessuno mi può giudicare", completa di "casco d'oro" d'ordinanza. Fazio non riesce a smettere di ridere e la Littizzetto lo rimette in riga: "Prova a vestirti come Renato Zero, pirla!". Simona Molinari e Peter Cincotti, accompagnati dal maestro Franco Cerri, riportano il Festival indietro nel tempo fino al 1959 con "Tua", un successo cantato a suo tempo da Jula De Palma.

Maria Nazionale ripropone "Perdere l'amore" di Massimo Ranieri da Sanremo 1988. Marco Mengoni canta "Ciao amore, ciao" di Luigi Tenco, la canzone esclusa da Sanremo 1967 e legata al suicidio del cantante, il 27 gennaio 1967. L'ex X Factor è visibilmente commosso. All'esterno dell'Ariston, Fabio Fazio inaugura una statua per Mike Bongiorno, vero e proprio mito della tv italiana e di Sanremo. Ma la scena la rubano Elio e le Storie Tese accompagnati da Rocco Siffredi per "Un bacio piccolissimo", tutto giocato sul filo dell'allusione. Segue Max Gazzè con "Ma che freddo fa". Un altro pezzo di storia e della tv sale sull'Ariston: Pippo Baudo. Sua Pippità ha ricordato le mirabolanti esperienze sanremesi, dal tentativo di suicidio sventato in galleria all'ospitata di Louis Armostrong.

Riprende "Sanremo Story" con Chiara Galiazzo nella cover coraggiosa di "Almeno tu nell'universo" di Mia Martina. Seguono gli Almamegretta, orfani di Raiz (che, come annunciato, per motivi religiosi non è potuto essere sul palco), ma con James Senese, Marcello Coleman, Clementino e Albino D'Amato in una versione trascinante dub-jazz de "Il ragazzo della via Gluck".

È il momento di Stefano Bollani, il primo superospite musicale della serata, che si diverte a improvvisare un meedley di canzoni sanremese riarrangiate in chiave jazz. Il pubblico applaude, l'orchestra scatta in piedi.

Tornano i quattro Giovani in gara. Dopo l'esecuzione di Antonio Maggio, Ilaria Porceddu, Blastema e Renzo Rubino, un altro grande ospite musicale: Caetano Veloso, in duetto davvero emozionannte con Stefano Bollani.

La Giuria di Qualità ha assegnato a Il Cile il premio per il miglior testo.

Un'altra pausa e un altro momento nostalgia con l'arrivo del pupazzo Rockfeller e il suo ventriloquo Josè Luis Moreno.


Arriva il risultato delle votazioni:
vince Sanremo Giovani Antonio Maggio con
"Mi piacerebbe sapere".



festivaldisanremo2013qu



Fonte: www.today.it/media/sanremo-2013/quarta-serata.html
 
WWW  Top
view post Posted on 17/2/2013, 01:08     +1   -1
Avatar

Insieme in Armonia

Group:
Administrator
Posts:
185,096
Reputation:
+776

Status:


mengoniq

Sanremo 2013, Marco Mengoni trionfa Elio e le storie tese grassi. Balti incanta

Bianca Balti incanta, scalza sul palco poi con i tacchi inciampa. Si apre con Wagner e Verdi. Monologo politico di Bisio



Marco Mengoni vince la 63a edizione del festival di Sanremo. Bianca Balti incanta alla serata finale.

I premi a Elio e le storie tese. Il premio della Critica Mia Martini va a Elio e le Storie tese per La canzone
mononota, che vince anche quello per il miglior arrangiamento.

L'ultima serata di Sanremo si è aperta con la Cavalcata delle valchirie di Wagner e la marcia trionfale dell'Aida di Verdi. A dirigere l'orchestra sinfonica di Sanremo Daniel Harding. Un modo per chiudere il discorso iniziato con la prima serata proprio da Verdi, con il Va pensiero. Poi sul palco arriva anche Andrea Bocelli che, in omaggio al festival da dove è partita la sua carriera, si è proposto in chiave pop, accompagnato da Amos, il diciottenne figlio pianista nato proprio quando il papà cantava Con te partirò.

Luciana Littizzetto farfallina. La mattatrice del festival Luciana Littizzetto è entrata in scena con un costume da farfalla, facendo il verso alla farfallina tatuata molto in alto sulla coscia l'anno scorso da Belen Rodriguez. La soubrette la scoprì scendendo dalle scale del teatro Ariston e l'immagine tenne banco per giorni per le critiche sulla volgarità televisiva. «Sono Belan, siamo tre fratelli, Belen, Belan e ...», ha detto ridendo Littizzetto. «Mi sono anche un po' stufata di mettermi i costumi, vestiti tu da zombie che ci metti un attimo», ha aggiunto rivolta a Fabio Fazio.

Ancora un colpo di teatro firmato da Elio e le storie tese. Ieri «Un bacio piccolissimo» travestiti da nani con strumenti in miniatura, stasera, per la finale, «La canzone mononota», che è un colpo di genio, eseguita con travestimenti da grassoni, con trucco cinematografico che richiede qualche ora di preparazione. Meritata l'ovazione.

Max Gazzè in stile David Bowie. Per la sua performance in finale Gazzè si è presentato con una lente a contatto azzurra all'occhio destro, a riprodurre una delle più celebri peculiarità fisiche di Bowie, le iridi di colore diverso. Poi è sceso in sala, ha fatto alzare Fabrizio Frizzi ed è salito in piedi sulla sua poltrona per dirigere il pubblico che cantava il ritornello del suo brano.

Dopo la denuncia della violenza sulle donne, l'elogio della "non bellezza". Littizzetto nel suo monologo ha parlato, con tono leggero, della necessità di non sentirsi schiavi della bellezza, «nella vita non conta essere belli, conta essere fighi». E ha chiuso il suo intervento citando i non belli che hanno dato lustro all'Italia, da Ennio Flaiano a Totò, Rita Levi Montalcini, Leopardi, Aldo Fabrizi, Eduardo De Filippo, Tina Pica, Ligabue («il pittore»), Pavarotti «e già che ci sono risalgo fino a Noè, che non era Brad Pitt, ma ha salvato un mucchio di bestie».

Il monologo di Bisio. C'è stato anche il ritorno della comicità con Claudio Bisio che è riuscito a parlare di politica senza creare sconquassi. È partito da un vecchio monologo sui personaggi di Topolino ma poi si è mosso sul filo, scherzando sulla contestazione a Maurizio Crozza e ha rovesciato il piano, rivolgendo sugli elettori («vendere il voto è come vendere l'anima al diavolo. C'è chi lo fa per 50 euro, Faust lo ha fatto in cambio dell'immortalità») le accuse che di solito vengono rivolte ai politici. «Pensa che bello sarebbe avere come presidente del Consiglio un uomo o una donna normale, che va in tv una, due volte all'anno», ha detto.

E poi: «Finchè ci sono loro in questo paese non cambierà mai, dicono una cosa e ne fanno un'altra, non mantengono le promesse, sono incompetenti, bugiardi, inaffidabili, mandiamoli tutti a casa». Ma subito dopo aggiunge: «Non parlavo degli eletti, ma degli elettori, stavo parlando di noi, degli italiani, perché siamo noi i mandanti, noi che li abbiamo votati. Se li guardate bene è impressionante come ci assomigliano, sono come noi italiani, precisi sputati».

Bianca Balti sul palco scalza. La modella è arrivata sul palco con un vestito bianco e scalza, per non sembrare troppo alta, e con due vistosissimi orecchini. Molto emozionata, Bianca è stata accolta da Fazio e Littizzetto, che ha scherzato: «Siamo due tope model, Bianca e Bernie». Poi siparietto anche a fine serata. Bianca, questa volta con i tacchi a spillo, mentre mostra come sfila una modella sul palco, inciampa nell'abito lungo nero di pizzo con lo strascico e Luciana comincia a esultare urlando «E vai».

Nel gioco di reciproci sfottò, la Littizzetto lei si è presa qualche rivincita trovando la complicità di una radiosa Balti, super model e disponibile al gioco e di Martin Castrogiovanni, uomo simbolo della nazionale di rugby, personaggio impegnato nella solidarietà e dotato di una contagiosa simpatia.

Bello l'intervento di Lutz Forster, ballerino simbolo di Pina Bausch e protagonista di una coreografia su Leaozinho, un classico di Caetano Veloso, ospite ieri del festival.

Intanto per Fabio Fazio è già tempo di bilanci e di uno sguardo al futuro. Ma dopo le contestazioni che hanno accolto Crozza all'Ariston, il conduttore non ha dubbi: «Certo che rifarei la scelta di invitarlo - dice prima dell'ultima serata -. Con il senno di poi, anch'io penso che se avesse iniziato con Bersani e proseguito con Berlusconi le cose non sarebbero andate così. Ma il problema è che viviamo in un Paese in cui bisogna farsi questo scrupolo per andare in fondo a un pezzo. Non è normale dover pensare che ci possano essere contestatori. È un segnale brutto, anzi bruttissimo, che si faccia questo discorso».

Si dice poi «molto soddisfatto» degli ascolti e convinto che al festival si potessero «fare anche tante altre cose. Ma nell'impianto era questo il festival che volevamo, la gradazione del racconto era questa fin dall'inizio. E trovo che questo festival abbia per sempre incorniciato Luciana. È stata un gigante: non è facile, giorno per giorno, produrre tanti spunti di racconto».

Il Festival di Sanremo 2013 «si è ripagato con la raccolta pubblicitaria grazie al magnifico lavoro della Sipra e un ringraziamento va anche agli investitori pubblicitari che hanno creduto in questo progetto»: così il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, in una nota in cui si complimenta anche con i conduttori, il direttore di Rai1 Leone e tutto il team della tv pubblica. Si è avverata dunque la speranza di viale Mazzini di incassare una cifra tale da coprire sia i costi
di produzione di festival (quest'anno previsti in non più di 11 milioni di euro, contro i 12,5 del 2012) che la quota di 7 milioni che la Rai dà al comune di Sanremo per la convezione.


seratafinalebocellibalt



Fonte: http://www.ilmessaggero.it/sanremo2013/san...ie/252229.shtml
 
WWW  Top
6 replies since 13/2/2013, 10:43   170 views
  Share