San Giuseppe

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La vita di San Giuseppe

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Giuseppe nacque probabilmente a Betlemme, il padre si chiamava Giacobbe (Mt 1,16) e pare che fosse il terzo di sei fratelli. La tradizione ci tramanda la figura del giovane Giuseppe come un ragazzo di molto talento e un temperamento umile, mite e devoto.

Giuseppe era un falegname che abitava a Nazareth. All’età di circa trenta anni fu convocato dai sacerdoti al tempio, con altri scapoli della tribù di Davide, per prendere moglie. Giunti al tempio, i sacerdoti porsero a ciascuno dei pretendenti un ramo e comunicarono che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avrebbe sviluppato un germoglio. "Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice" (Isaia). Solamente il ramo di Giuseppe fiorì e in tal modo fu riconosciuto come sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine.

Maria, all’età di 14 anni, fu data in sposa a Giuseppe, tuttavia ella continuò a dimorare nella casa di famiglia a Nazareth di Galilea per la durata di un anno, che era il tempo richiesto presso gli Ebrei, tra lo sposalizio e l’entrata nella casa dello sposo. Fu proprio in questo luogo che ricevette l’annuncio dell’Angelo e accettò: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38).

Poiché l’Angelo le aveva detto che Elisabetta era incinta (Lc 1,39), chiese a Giuseppe di accompagnarla dalla cugina che era nei suoi ultimi tre mesi di gravidanza. Dovettero affrontare un lungo viaggio di 150 Km poiché Elisabetta risiedeva ad Ain Karim in Giudea. Maria rimane presso di lei fino alla nascita di Giovanni Battista.

Maria, tornata dalla Giudea, mise il suo sposo di fronte ad una maternità di cui non poteva conoscerne la causa. Molto inquieto Giuseppe combatté contro l’angoscia del sospetto e meditò addirittura di lasciarla fuggire segretamente (Mt 1,18) per non condannarla in pubblico, perché era uno sposo giusto. Infatti, denunciando Maria come adultera la legge prevedeva che fosse lapidata e il figlio del peccato perisse con Lei (Levitino 20,10; Deuteronomio 22, 22-24).

Giuseppe stava per attuare questa idea quando un Angelo apparve in sogno per dissipare i suoi timori: "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo" (Mt 1,20). Tutti i turbamenti svanirono e non solo, affrettò la cerimonia della festa di ingresso nella sua casa con la sposa.

Su ordine di un editto di Cesare Augusto che ordinava il censimento di tutta la terra (Lc 2,1), Giuseppe e Maria partirono per la città di origine della dinastia, Betlemme. Il viaggio fu molto faticoso, sia per le condizioni disagiate, sia per lo stato di Maria oramai prossima alla maternità.

Betlemme in quei giorni brulicava di stranieri e Giuseppe cercò in tutte le locande, un posto per la sua sposa ma le speranze di trovare una buona accoglienza furono frustrate. Maria diede alla luce suo figlio in una grotta nella campagna di Betlemme (Lc 2,7) e alcuni pastori accorsero per fargli visita e aiutarli (Lc 2,16).

La legge di Mosè prescriveva che la donna dopo il parto fosse considerata impura, e rimanesse 40 giorni segregata se aveva partorito un maschio, e 80 giorni se femmina, dopo di che doveva presentarsi al tempio per purificarsi legalmente e farvi un’offerta che per i poveri era limitata a due tortore o due piccioni. Se poi il bambino era primogenito, egli apparteneva per legge al Dio Jahvè. Venuto il tempo della purificazione, dunque, si recano al tempio per offrire il loro primogenito al Signore. Nel tempio incontrarono il profeta Simeone che annunciò a Maria: "e anche a te una spada trafiggerà l’anima" (Lc 2,35).

Giunsero in seguito dei Magi dall’oriente (Mt 2,2) che cercavano il neonato Re dei Giudei. Venuto a conoscenza di ciò, Erode fu preso da grande spavento e cercò con ogni mezzo di sapere dove fosse per poterlo annientare. I Magi intanto trovarono il bambino, stettero in adorazione e offrirono i loro doni portando un sollievo alla S. Famiglia.

Dopo la loro partenza, un Angelo del Signore, in apparizione a Giuseppe, lo esortò a fuggire: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e sta la finché non ti avvertirò; perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo" (Mt 2,13).

Giuseppe si mise subito in cammino con la famiglia (Mt 2,14) per un viaggio di circa 500 Km. La maggior parte del cammino si svolse nel deserto, infestato da numerose serpi e molto pericoloso a causa dei briganti. La S. famiglia dovette così vivere la penosa esperienza di profughi lontano dalla propria terra, perché si adempisse, quanto era stato detta dal Signore per mezzo del Profeta (Os XI,1): «Io ho chiamato il figlio mio dall’Egitto» (Mt 2,13-15).

Nel mese di Gennaio del 4 a.C, immediatamente dopo la morte di Erode, un Angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e và nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino» (Mt 2,19). Giuseppe obbedì subito alle parole dell’Angelo e partirono ma quando gli giunse la notizia che il successore di Erode era il figlio Archelao ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nazareth, perché si adempisse quanto era stato detto dai profeti: «Egli sarà chiamato Nazareno» (Mc 2,19-23).

La S. famiglia, come ogni anno, si recò a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Trascorri i giorni di festa, si incamminarono verso la strada del ritorno credendo che il piccolo Gesù di 12 anni fosse nella comitiva. Ma quando seppero che non era con loro, iniziarono a cercarlo affannosamente e, dopo tre giorni, lo ritrovarono al tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati ti cercavamo». (Lc 2,41-48).

Passarono altri venti anni di lavoro e di sacrificio per Giuseppe sempre accanto alla sua sposa e morì poco prima che suo figlio iniziasse la predicazione. Non vide quindi la passione di Gesù sul Golgota probabilmente perché non avrebbe potuto sopportare l’atroce dolore della crocifissione del Figlio tanto amato.

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Festa di San Giuseppe:

origini e tradizioni


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La festa di San Giuseppe che si celebra il 19 Marzo ha origini molto antiche, che risalgono alla tradizione pagana. Il 19 Marzo è a tutti gli effetti la vigilia dell’equinozio di primavera, quando si svolgevano i baccanali, i riti dionisiaci volti alla propiziazione della fertilità, caratterizzati da un’estrema licenziosità. Nel mese di Marzo venivano svolti anche i riti di purificazione agraria. Tracce del legame con questo tipo di culti si ritrovano nella tradizione dei falò dei residui del raccolto dell’anno precedente ancora diffusi in molte regioni.

La festa di San Giuseppe è anche la festa del papà, ma non in tutto il mondo. Nei Paesi anglossassoni infatti la festa del papà viene celebrata la terza domenica di Giugno e non assume caratteri religiosi. La festa del papà nasce in America all’inizio del Novecento come una festa improntata alla laicità. In Italia come in molti altri Paesi la festa si caratterizza per la sua collocazione nella dimensione cattolica, affondando le sue radici nella Chiesa dell’est e poi portata in Occidente.

Secondo la tradizione San Giuseppe, oltre ad essere il patrono dei falegnami e degli artigiani, è anche il protettore dei poveri, perchè a Giuseppe e Maria fu negato un riparo per il parto da poveri in fuga. Da ciò l’usanza presente in alcune regioni del Sud di invitare i poveri il 19 Marzo al banchetto di San Giuseppe. Il padrone di casa serviva i poveri, che siedevano alla tavola benedetta da un sacerdote.

E’ per questo che un elemento importante legato alla festa di San Giuseppe è il pane, che ricorre spesso soprattutto nel contesto siciliano, soprattutto deposto sugli altari. I falò e le tavole imbandite si ritrovano anche nel Salento, dove la festa è celebrata all’insegna degli elementi fondamentali del pellegrinaggio e dell’ospitalità.


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Fonti:
digilander.libero.it - guide.supereva.it


Edited by francesina63 - 12/5/2023, 16:31
 
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Preghiere a San Giuseppe

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CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA

A SAN GIUSEPPE


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Glorioso San Giuseppe, guarda a noi prostrati alla tua presenza,
con il cuore pieno di gioia perché ci annoveriamo, sebbene indegni,
nel numero dei tuoi devoti. Desideriamo oggi in un modo speciale,
mostrarti la gratitudine che riempie le nostre anime per i favori
e le grazie così segnalate che continuamente riceviamo da Te.

Grazie, amato San Giuseppe,
per i così immensi benefici che ci hai dispensato
e costantemente ci dispensi. Grazie per tutto il bene ricevuto
e per la soddisfazione di questo giorno felice,
poiché io sono il padre (o la madre) di questa famiglia
che desidera essere consacrata a Te in modo particolare.
Occupati, o glorioso Patriarca, di tutte le nostre necessità
e delle responsabilità della famiglia.

Tutto, assolutamente tutto, noi affidiamo a Te.
Animati dalle tantissime attenzioni ricevute,
e pensando a quello che diceva la nostra Madre Santa Teresa di Gesù,
che sempre mentre visse le ottenesti la grazia
che in questo giorno ti supplicava,
noi osiamo fiduciosamente pregarti,
di trasformare i nostri cuori in vulcani ardenti di vero amore.
Che tutto quanto ad essi si avvicina,
o con essi in qualche modo si relaziona,
rimanga infiammato da questo rogo immenso che è il Cuore Divino di Gesù.
Ottienici la grazia immensa di vivere e morire d'amore.

Donaci la purezza, l'umiltà del cuore e la castità del corpo.
Infine, Tu che conosci meglio di noi stessi le nostre necessità
e le nostre responsabilità,
occupati di esse e accoglile sotto il tuo patrocinio.

Aumenta il nostro amore e la nostra devozione alla Santissima Vergine
e conducici per mezzo di Lei a Gesù,
perché così avanziamo sicuri per il cammino
che ci porta alla felice eternità.
Amen.

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PREGHIERE A SAN GIUSEPPE

O San Giuseppe con te, per tua intercessione
noi benediciamo il Signore.
Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini
per essere il casto sposo di Maria
e il padre putativo di Gesù.
Tu hai vegliato continuamente,

con affettuosa attenzione
la Madre e il Bambino
per dare sicurezza alla loro vita
e permettere di adempiere la loro missione.
Il Figlio di Dio ha accettato di sottoporsi a te come a un padre,
durante il tempo della sua infanzia e adolescenza
e di ricevere da te gli insegnamenti per la sua vita di uomo.
Ora tu ti trovi accanto a Lui.
Continua a proteggere la Chiesa tutta.
Ricordati delle famiglie, dei giovani
e specialmente di quelli bisognosi;
per tua intercessione essi accetteranno

lo sguardo materno di Maria
e la mano di Gesù che li aiuta.
Amen

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AVE, O GIUSEPPE

Ave o Giuseppe uomo giusto,

Sposo verginale di Maria e padre davidico del Messia;

Tu sei benedetto fra gli uomini,

e benedetto è il Figlio di Dio che a Te fu affidato: Gesù.

San Giuseppe, patrono della Chiesa universale,

custodisci le nostre famiglie nella pace e nella grazia divina,

e soccorrici nell'ora della nostra morte. Amen.

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TRE EFFICACISSIME INVOCAZIONI A SAN GIUSEPPE

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O San Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a te ricorro,
affinché m'implori la Grazia per la quale mi vedi gemere
e supplicare davanti a te. E' vero che i presenti dispiaceri
e le amarezze che provo sono forse il giusto castigo dei miei peccati.
Riconoscendomi colpevole,
dovrò per questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore?
"Ah! no -mi risponde la tua grande devota Santa Teresa-
no certo, o poveri peccatori. Rivolgetevi in qualunque bisogno,
per grave che sia, alla efficace intercessione del patriarca San Giuseppe;
andate con vera fede a lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande".
Con tanta fiducia mi presento, quindi, davanti a te e imploro misericordia e pietà.
Deh!, per quanto puoi, o San Giuseppe, prestami soccorso nelle mie tribulazioni.
Supplisci alla mia mancanza e, potente come sei, fa' che,
ottenuta per la tua pia intercessione la grazia che imploro,
possa ritornare al tuo altare per renderti l'omaggio della mia riconoscenza.
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria al Padre

Non dimenticare, o misericordioso San Giuseppe, che nessuna persona al mondo,
per grande peccatrice che fosse, è ricorsa a te,
rimanendo delusa nella fede e nella speranza in te riposte.
Quante grazie e favori hai ottenuto agli afflitti!
Ammalati, oppressi, calunniati, traditi, abbandonati,
ricorrendo alla tua protezione, sono stati esauditi.
Deh! non permettere, o gran Santo, che io abbia ad essere solo,
fra tanti, a rimanere privo del tuo conforto.
Mostrati buono e generoso anche verso di me,
e io, ringraziandoti, esalterò in te la bontà e la misericordia del Signore.
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria al Padre

O eccelso capo della Santa Famiglia di Nazareth,
io ti venero profondamente e di cuore t'invoco.
Agli afflitti, che ti hanno pregato prima di me,
hai concesso conforto e pace, grazie e favori.
Degnati quindi di consolare anche l'animo mio addolorato,
che non trova riposo in mezzo alle angustie da cui è oppresso.
Tu, o sapientissimo Santo, vedi in Dio tutti i miei bisogni,
prima ancora che io te li esponga con la mia preghiera.
Tu dunque sai benissimo quanto è necessaria la grazia che ti domando.
Nessun cuore umano mi può consolare; da te spero d'essere confortato:
da te, o glorioso Santo. Se mi concedi la grazia
che con tanta insistenza ti domando,
prometto di diffondere la devozione verso di te.
O San Giuseppe, consolatore degli afflitti,
abbi pietà del mio dolore!
Padre nostro; Ave, o Maria; Gloria al Padre

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A TE, O BEATO GIUSEPPE

A Te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo,

e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.

Per quel sacro vincolo di carità, che Ti strinse all'Immacolata Vergine Maria,

Madre di Dio, e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,

riguarda, Te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità,

che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue,

e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.

Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia,

l'eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi,

o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo;

assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre,

o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte

la minacciata vita del pargoletto Gesù,

così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità;

estendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio

e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere,

piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo.

Cosi sia

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SETTE SUPPLICHE A SAN GIUSEPPE

I. Amabilissimo San Giuseppe,
per l'onore che ti concesse l'Eterno Padre
innalzandoti a fare le sue veci sulla terra
accanto al suo Santissimo Figlio Gesù,
divenendo suo Padre putativo,
ottieni da Dio la grazia che ti domando.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

II. Amabilissimo San Giuseppe,
per l'amore che ti portò Gesù riconoscendoti
quale tenero padre ed obbedendoti quale rispettoso Figlio,
implorami da Dio la grazia che ti domando.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

III. Purissimo San Giuseppe,
per la grazia specialissima che ricevesti dallo Spirito Santo
quando ti diede in sposa la stessa sua Sposa,
Madre nostra carissima,
ottienimi da Dio la grazia tanto desiderata.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

IV. Tenerissimo San Giuseppe,
per l'amore purissimo con cui amasti Gesù come tuo Figlio e Dio,
e Maria come tua diletta sposa, prega l’altissimo Iddio
che mi conceda la grazia per cui ti supplico.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

V. Dolcissimo San Giuseppe,
per la grande gioia che provava il tuo cuore nel conversare
con Gesù e Maria e nel donare loro i tuoi servizi,
implora per me al misericordiosissimo Iddio
la grazia che tanto desidero.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

VI. Fortunatissimo San Giuseppe,
per la bella sorte che avesti di morire tra le braccia di Gesù e di Maria,
e di essere confortato nella tua agonia dalla loro presenza,
ottienimi da Dio, per la potente tua intercessione,
la grazia di cui ho tanto bisogno.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

VII. Gloriosissimo San Giuseppe,
per la riverenza che ha per te tutta la Corte celeste
come Padre Putativo di Gesù e Sposo di Maria,
esaudisci le mie suppliche che con viva fede ti presento,
ottenendomi la grazia che tanto desidero.

Gloria al Padre.... San Giuseppe, Padre putativo di Gesù, prega per me.

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I SETTE DOLORI E LE SETTE GIOIE DI SAN GIUSEPPE

PRIMO “DOLORE E GIOIA”

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore e la gioia che provasti nel mistero
dell'Incarnazione del Figlio di Dio nel grembo della Beata Vergine Maria,
ottienici la grazia della confidenza in Dio.

Pater, Ave, Gloria

SECONDO "DOLORE E GIOIA"

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore che provasti nel veder nascere in tanta povertà
il Bambino Gesù e per la gioia
che sentisti vedendolo adorare dagli Angeli,
ottienici la grazia di accostarci
alla Santa Comunione con fede, umiltà e amore.

Pater, Ave, Gloria

TERZO "DOLORE E GIOIA"

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore che provasti nel circoncidere
il Divino Bambino e per la gioia che sentisti
nell'imporgli il nome di "Gesù",
ordinato dall'Angelo,
ottienici la grazia di togliere dal cuore
tutto ciò che dispiace a Dio.

Pater, Ave, Gloria

QUARTO “DOLORE E GIOIA”

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore e la gioia che provasti
nell'udire la profezia del santo vecchio Simeone,
che annunciava da una parte la perdizione
e dall'altra la salvezza di tante anime,
a seconda del loro atteggiamento nei riguardi di Gesù,
che stringeva Bambino fra le sua braccia,
ottienici la grazia di meditare con amore
le pene di Gesù e i dolori di Maria.

Pater, Ave, Gloria

QUINTO "DOLORE E GIOIA"

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore che provasti nella fuga in Egitto
e per la gioia che sentisti avendo sempre con te
lo stesso Dio insieme alla sua Madre,
ottienici la grazia di compiere
con fedeltà e amore tutti i nostri doveri.

Pater, Ave, Gloria

SESTO "DOLORE E GIOIA"

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore che provasti nell'udire che regnavano ancora,
nella terra di Giudea, i persecutori del Bambino Gesù
e per la gioia che sentisti nel far ritorno
nella tua casa di Nazareth, in terra più sicura di Galilea,
ottienici la grazia dell'uniformità ai voleri di Dio.

Pater, Ave, Gloria

SETTIMO "DOLORE E GIOIA"

O glorioso S. Giuseppe,
per il dolore che provasti nello smarrimento del fanciullo Gesù
e per la gioia che sentisti nel ritrovarlo,
ottienici la grazia di condurre
una buona vita e di fare una santa morte.

Pater, Ave, Gloria

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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE, CUSTODE DI GESU'

(Giovanni XXIII)

O san Giuseppe, custode di Gesù, sposo castissimo di Maria,
che hai trascorso la vita nell'adempimento perfetto del dovere,
sostentando col lavoro delle mani la sacra Famiglia di Nazareth,
proteggi propizio coloro che, fidenti, a te si rivolgono!
Tu conosci le loro aspirazioni, le loro angustie, le loro speranze,
ed essi a te ricorrono, perchè sanno di trovare in te chi li capisce
e protegge. Anche tu hai sperimentato la prova, la fatica,
la stanchezza; ma, pure in mezzo alle preoccupazioni della vita
materiale; il tuo animo, ricolmo della più profonda pace,
esultò di gioia inenarrabile con l'intimità col Figlio di Dio,
a te affidato, e con Maria, sua dolcissima madre.
Comprendano i tuoi protetti che essi non sono soli nel loro lavoro,
ma sappiano scoprire Gesù accanto a sé, accoglierlo con la grazia
e custodirlo fedelmente, come tu hai fatto.
E ottieni che in ogni famiglia, in ogni officina, in ogni laboratorio,
ovunque un cristiano lavora, tutto sia santificato nella carità,
nella pazienza, nella giustizia, nella ricerca del ben fare,
affinchè abbondanti discendano i doni della celeste predilezione.

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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE, SPOSO DI MARIA

San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria

e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te.

Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi

la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane.

Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza,

aiuta tutti i lavoratori e tutti i sofferenti.

Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e di Maria,

assisti e conforta tutti i moribondi.

Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa,

i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro

che sono oppressi e che soffrono persecuzione per il nome di Cristo.

san_giuseppe_poesia

NELLE TUE MANI

Nelle tue mani, o Giuseppe,
abbandono le mie povere mani;
alle tue dita intreccio,
pregando, le mie fragili dita.

Tu, che nutristi il Signore
col quotidiano lavoro,
dona il pane ad ogni mensa
e la pace che vale un tesoro.

Tu, protettore celeste
di ieri, oggi e domani,
lancia un ponte d'amore
che unisca i fratelli lontani.

E quando, ubbidiente all'invito,
ti renderò la mia mano,
accogli il mio cuore contrito
e portalo a Dio piano piano.

Allora sebben le mie mani sian vuote,
sian stanche e pesanti,
guardandole tue dirai:
"Così son le mani dei santi!"

San Giuseppe,

con il tuo silenzio parli
a noi uomini dalle molte chiacchiere;

con la tua modestia sei superiore
a noi uomini dai mille orgogli;
con la tua semplicità tu comprendi

i misteri più nascosti e profondi;
con il tuo nascondimento

sei stato presente ai momenti decisivi

della nostra storia.

San Giuseppe, prega per noi

e aiutaci a fare anche nostre le tue virtù.

Amen.


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Fonte:
preghiereperlafamiglia.it


Edited by francesina63 - 12/5/2023, 16:35
 
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SAN_GIUSEPPE_PREGHIERA

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Preghiera a San Giuseppe

di Giovanni Paolo II


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O caro San Giuseppe,
amico e protettore di tutti,
custode di Gesù
e di tutti quelli
che invocano il tuo aiuto.
Tu sei grande
perché ottieni da Dio
tutto quello che gli uomini ti chiedono.
Ti prego di accogliere
la mia preghiera:
veglia e custodisci tutte le famiglie
perché vivano l'armonia,
l'unità, la fede,
l'amore che regnava nella Famiglia di Nazareth.
Guarda con tenerezza particolare
le famiglie dei disoccupati,
dona a tutti un lavoro,
affinché con la loro opera
creino un mondo migliore
e diano lode a Dio Creatore.
Ti affido la Chiesa,
in particolare il Papa,
i Vescovi, i Sacerdoti e tutti i Missionari
perché si sentano sostenuti dalla tua paternità.
Chi li può amare più di te, o caro San Giuseppe?
Proteggi tutte le persone consacrate,
perché trovino nella tua obbedienza
e adesione alla volontà di Dio
l'esempio per vivere nel silenzio,
nell'umiltà, nella gioia
e nella missionarietà
la vita di unione con Dio
che le rende felici nel compimento
della divina volontà.
La gioia di sentirsi di Dio è così grande
che non ha paragoni;
solo in Dio si trova tutta la felicità.
San Giuseppe esaudisci la mia preghiera.


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Edited by francesina63 - 10/9/2017, 15:01
 
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san_giuseppe_19_marzo_2019

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Preghiera di Papa Francesco

in occasione della festa di San Giuseppe

per la protezione della famiglia

in Italia e nel mondo

(Marzo 2016)


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O Dio che affidasti a San Giuseppe

il compito di custodire Maria,

Gesù e tutta la Chiesa fa che anch’io,

sull’esempio del santo Patriarca,

sappia uniformarmi alla Tua volontà

con discrezione, umiltà e silenzio

e con una fedeltà totale anche quando non comprendo.

Fa che io sappia ascoltare la Tua voce,

sappia leggere gli avvenimenti,

mi faccia guidare dalla Tua volontà

e sappia prendere le decisioni più sagge.

Fa che io sappia corrispondere

alla mia vocazione cristiana con disponibilità,

con prontezza, per custodire Cristo nella mia vita,

nella vita degli altri e nel creato.

Fa che io, accompagnato da Gesù, Maria e Giuseppe,

sappia custodire le persone che vivono con me

con costante attenzione a Te,

ai Tuoi segni e al Tuo progetto.

Fa che io, con amore,

sappia aver cura di ogni persona,

cominciando dalla mia famiglia,

specialmente dei bambini, dei vecchi,

di coloro che sono più fragili.

Fa che io sappia vivere con sincerità le amicizie,

che sono un reciproco custodirsi nella confidenza,

nel rispetto e nel bene.

Fa che io sappia avere cura di me stesso,

ricordando che l’odio, l’invidia,

la superbia sporcano la vita.

Fa che io vigili sui miei sentimenti,

sul mio cuore,

da dove escono le intenzioni buone e cattive:

quelle che costruiscono e quelle che distruggono.

Che io non abbia paura della bontà

e neanche della tenerezza!


San_giuseppe_e_Gesu_bambino



Fonte:
pippocorigliano.blogspot.com
 
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