Spiagge d' Italia per una vacanza da sogno

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francesina63
view post Posted on 19/7/2013, 17:02 by: francesina63     +1   -1
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Insieme in Armonia

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Isole Eolie, sette perle vulcaniche

In Sicilia un angolo di paradiso dai paesaggi straordinari



In partenza per le Isole Eolie in aliscafo o in nave per una vacanza fuori dal comune. Le sette perle vulcaniche dell’arcipelago a nord della Sicilia sono figlie del vento (il loro nome vanta il legame con Eolo, il dio del vento) e del fuoco (i vulcani le hanno trasformate costantemente nei millenni) e la loro bellezza le ha fatte riconoscere Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. I paesaggi che il nostro viaggiatore potrà ammirare e vivere sono talvolta surreali, in ogni caso magici e intensi al punto di suscitare turbamento.

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Si approda a Lipari, la più grande e popolosa di tutto l’arcipelago. E’ dominata dal Castello che si impone con la sua possente cinta muraria, e poi dalla Cattedrale di San Bartolomeo. Da visitare il Museo archeologico eoliano.

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Il nostro viaggiatore può passeggiare lungo la via Vittorio Emanuele, che si dirama in suggestivi vicoli animati da locali e piccoli negozi, oppure fermarsi a bere qualcosa nella piazzetta di Marina Corta. Salendo a piedi per la stradina che porta al Castello si arriva ad una terrazza da cui si gode l’affaccio su una baia unica, di tanto in tanto luogo di sosta di velieri da mille e una notte.

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Il tramonto però va aspettato alla Chiesa di Quattropani, in cima ad un promontorio da cui si guarda incantati la palla infuocata che scende dietro alle sagome di Alicudi e Filicudi.

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Per una cena veloce si può provare una panineria speciale, Gilberto e Vera (www.gilbertoevera.it), ma se puntiamo ai sapori del mare dobbiamo sederci ai tavoli del centenario ristorante Filippino e provare lo scorfano alla ghiotta alla liparota.

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Al mattino le spiagge più belle dove tuffarsi sono quelle di Valle Muria, dalle alte scogliere scure a picco sul mare, quella di Vinci, una piccola baia raggiungibile solo via mare con acque cristalline, quelle di Acquacalda, Porticello e Papesca, dai fondali di polvere di pomice.

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Il nostro viaggiatore dovrà prendere il battello oppure noleggiare un’imbarcazione privata per fare un’escursione anche di una sola giornata a Filicudi, alla mondana Panarea, alla selvaggia Alicudi e poi alla perla nera e fumante del vulcano Stromboli. Impressioni indimenticabili.

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In tutta calma poi si raggiungerà Salina per trascorrere in questa rurale e tranquilla isola verde almeno una notte. Alle pendici delle ruvide curve dei due antichi vulcani (Monte Fossa delle Felci e Monte dei Porri) crescono capperi e si stendono vigneti di superba malvasia, quella che il nostro viaggiatore dovrà andare a degustare con adeguata lentezza alle cantine di Carlo Hauner (www.hauner.it), un bresciano di origine boema, pittore e designer di professione, dedito al culto e alla produzione di questo eccellente nettare di Bacco ormai dagli anni Settanta. E’ questa l’isola di tante delle più memorabili scene del film “Il Postino” di Massimo Troisi, per lo più girate nei pressi della località di Pollara, una manciata di case sui resti di un cratere a picco sul mare.

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Bellissima ma troppo calda se vissuta nelle ore centrali del giorno, è la spiaggia nera di Rinella. Lo struscio serale, sempre defilato e un pizzico radical chic, si fa a Santa Marina in via Risorgimento, mentre il posto giusto per il pernottamento è l’Hotel Signum (www.hotelsignum.it).

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A questo punto il viaggiatore deve dirigersi verso la settima tappa del giro dell’arcipelago: Vulcano, l’isola dal fascino mitico e dall’aspetto selvaggio, primordiale. Qui secondo gli antichi si trovavano le fucine del dio Efesto dove i Ciclopi forgiavano le armi per gli altri dei e dove ancora oggi si vede fumare il cono del vulcano attivo, il Gran Cratere. Grazie a questo sottosuolo perennemente caldo ci sono sorgenti termali che sfociano direttamente in mare, come accade alla spiaggia delle fumarole, laddove si trova la Pozza dei fanghi. Volendo spostarsi in barca, la gita più emozionante è allo Scoglio delle Sirene e alla Grotta del Cavallo.

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La mattina presto l’ideale sarebbe oziare sulle baie di sabbia nera lavica come Sabbie Nere, Porto di Ponente o Gelso, ma c’è un problema: le spiagge di Vulcano (come anche alcune delle altre isole) sono a rischio estinzione; il mare le riduce o le cancella, mettendo a rischio non solo le calette più esclusive dalla frequentazione vip, bensì anche gli insediamenti residenziali vicini, se non ci si decide ad intervenire al più presto per proteggerle. Verrebbe da dire che sia il caso di affrettarci ad andare ad ammirarle e viverle prima che sia troppo tardi.

Per il viaggiatore sportivo vale la pena di faticare un po’ per raggiungere il Gran Cratere facendo la gimkana fra le fumarole di zolfo, perché da lassù si apprezza un panorama mozzafiato sull’arcipelago; oppure camminare nella Valle dei mostri a Vulcanello, una passeggiata da brividi a causa delle inquietanti forme assunte dalla roccia lavica ad opera degli agenti atmosferici.

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Per concludere in bellezza una meritata golosa cena eoliana dovrà comprendere sì il pesce, ma anche tanti ingredienti di terra come i capperi - protagonisti ad esempio del pesto all’isolana - e come le melanzane (speciale la parmigiana di melanzane e la caponata) che si possono mangiare in diverse trattorie casalinghe delle sette isole. I dolci infine sono da leccarsi i baffi: dai Nacatuli a base di mandorle, agli Spicchiteddi, dal sapore deciso. Ma non dimentichiamo le altre dolcezze siciliane come la cassata e i cannoli, che alla Pasticceria D’Ambra di Lipari (che si trova in Vico Morfeo, 50) vengono riempiti con la ricotta al momento, cosicchè la cialda rimanga croccante, come impone la tradizione. Da leccarsi i baffi.


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Fonte:
tgcom24.mediaset.it


Edited by francesina63 - 8/6/2015, 00:36
 
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