In ricordo di Giovanni Paolo II

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view post Posted on 3/4/2013, 16:29     +1   -1
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Insieme in Armonia

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Il 2 aprile 2005 scompariva Giovanni Paolo II. Ecco la foto che immortala il papa polacco insieme a Jorge Mario Bergoglio, nel giorno dell' ordinazione di quest' ultimo a cardinale, il 21 febbraio del 2001.

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Nel giorno dell'ottavo anniversario, dopo la chiusura serale della Basilica vaticana, Papa Francesco si è raccolto in preghiera sulla tomba del Beato Papa Giovanni Paolo II, accompagnato dal cardinale Comastri, arciprete della Basilica vaticana, e dal segretario personale, monsignor Alfred Xuereb.

Il papa è rimasto a lungo inginocchiato nella cappella di San Sebastiano, poi si è fermato brevemente in raccoglimento davanti alle tombe del Beato Giovanni XXIII e di San Pio X.

“Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'uomo. Solo lui lo sa!”:



con queste parole Karol Wojtyla, il Papa polacco che ha scelto di prendere il nome di Giovanni Paolo II, si presentava ai fedeli nel giorno della messa di inaugurazione del pontificato. Era il lontano 1978, era l’inizio di un cammino che sarebbe stato lungo e a lungo ricordato dai fedeli e non solo. Papa Giovanni Paolo II morì alle 21.37 del 2 aprile del 2005: aveva 84 anni e da due giorni le sue condizioni di salute erano peggiorate sensibilmente. L’annuncio della morte, in un clima di grande commozione, venne dato dal portavoce vaticano Joaquin Navarro Valls. L’ultima parola che Papa Giovanni Paolo II avrebbe pronunciato sarebbe stata “amen”. Il suo funerale fu celebrato da Joseph Ratzinger e la sua fu un’omelia accompagnata da molti applausi e dalle grida dei fedeli “Santo subito”. I cardinali riuniti dopo la sua morte scelsero come successore di Wojtyla proprio Joseph Ratzinger, il Papa tedesco che ha preso il nome di Benedetto XVI e che certamente sarà ricordato anche per il suo gesto insolito di dimettersi. Fu Ratzinger che, il 1 maggio del 2011, proclamò Beato Giovanni Paolo II.

Giovanni Paolo II potrebbe essere il primo Santo che proclamerà Francesco
Wojtyla fu un grande comunicatore, un instancabile viaggiatore, un Papa attento al dialogo con i giovani, che spesso richiamava ai principi dell’ umiltà, capace di dialogare non solo con i fedeli e gli uomini di Chiesa ma anche con numerosi esponenti di altre religioni. I suoi viaggi lo portarono a conoscere luoghi in precedenza mai visitati dai suoi predecessori. E Giovanni Paolo II potrebbe essere il primo Santo che proclamerà Jorge Bergoglio, il Papa argentino eletto dopo le dimissioni di Ratzinger. Un Papa, Francesco, che per l’ umiltà dimostrata nei primi giorni del suo pontificato è stato già più volte avvicinato alla figura di Wojtyla e che prima di partire per Roma e partecipare al Conclave aveva voluto celebrare una messa in onore del Papa polacco. Nell’ omelia Francesco aveva detto:

“Giovanni Paolo II è stato un testimone coerente del Signore, in comunione con il suo popolo, con la coerenza di un uomo di Dio. Con la coerenza di chi tutte le mattine passava molte ore in adorazione e per questo si lasciava plasmare dalla forza di Dio”.



Un uomo che ha vissuto fino alla fine, secondo Francesco, da “testimone fedele”.

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Biografia di Giovanni Paolo II



Karol Józef Wojtyła, divenuto Giovanni Paolo II con la sua elezione alla Sede Apostolica il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice, città a 50 km da Kraków (Polonia), il 18 maggio 1920. Era l’ultimo dei tre figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. La sorella, Olga, era morta prima che lui nascesse.

Fu battezzato il 20 giugno 1920 nella Chiesa parrocchiale di Wadowice dal sacerdote Franciszek Zak; a 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università Jagellónica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del "Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino.

Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione sacerdotale avvenuta a Cracovia il 1 novembre 1946, per le mani dell’Arcivescovo Sapieha.

Successivamente fu inviato a Roma, dove , sotto la guida del domenicano francese P. Garrigou-Lagrange, conseguì nel 1948 il dottorato in teologia, con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce (Doctrina de fide apud Sanctum Ioannem a Cruce). In quel periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.

Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presentò all’Università cattolica di Lublino la tesi: "Valutazione della possibilità di fondare un'etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler". Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino.

Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak.

Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 26 giugno 1967, del Titolo di S. Cesareo in Palatio, Diaconia elevata pro illa vice a Titolo Presbiterale.

Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) con un contributo importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato. I Cardinali, riuniti in Conclave, lo elessero Papa il 16 ottobre 1978.

Prese il nome di Giovanni Paolo II e il 22 ottobre iniziò solennemente il ministero Petrino, quale 263° successore dell’Apostolo. Il suo pontificato è stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa ed è durato quasi 27 anni. Giovanni Paolo II ha esercitato il suo ministero con instancabile spirito missionario, dedicando tutte le sue energie sospinto dalla sollecitudine pastorale per tutte le Chiese e dalla carità aperta all’umanità intera. I suoi viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. In Italia ha compiuto 146 visite pastorali. Come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie (su un totale di 333). Più di ogni Predecessore ha incontrato il Popolo di Dio e i Responsabili delle Nazioni: alle Udienze Generali del mercoledì (1166 nel corso del Pontificato) hanno partecipato più di 17 milioni e 600 mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. Numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri.

Il suo amore per i giovani lo ha spinto ad iniziare, nel 1985, le Giornate Mondiali della Gioventù. Le 19 edizioni della GMG che si sono tenute nel corso del suo Pontificato hanno visto riuniti milioni di giovani in varie parti del mondo. Allo stesso modo la sua attenzione per la famiglia si è espressa con gli Incontri mondiali delle Famiglie da lui iniziati a partire dal 1994.

Giovanni Paolo II ha promosso con successo il dialogo con gli ebrei e con i rappresentati delle altre religioni, convocandoli in diversi Incontri di Preghiera per la Pace, specialmente in Assisi.

Sotto la sua guida la Chiesa si è avvicinata al terzo millennio e ha celebrato il Grande Giubileo del 2000, secondo le linee indicate con la Lettera apostolica Tertio millennio adveniente. Essa poi si è affacciata al nuovo evo, ricevendone indicazioni nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, nella quale si mostrava ai fedeli il cammino del tempo futuro.

Con l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia, Giovanni Paolo II ha promosso il rinnovamento spirituale della Chiesa.

Ha dato un impulso straordinario alle canonizzazioni e beatificazioni, per mostrare innumerevoli esempi della santità di oggi, che fossero di incitamento agli uomini del nostro tempo: ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione - nelle quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha proclamato Dottore della Chiesa santa Teresa di Gesù Bambino.

Ha notevolmente allargato il Collegio dei Cardinali, creandone 231 in 9 Concistori (più 1 in pectore, che però non è stato pubblicato prima della sua morte). Ha convocato anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio.

Giovanni Paolo II è morto in Vaticano il 2 aprile 2005, alle ore 21.37, mentre volgeva al termine il sabato e si era già entrati nel giorno del Signore, Ottava di Pasqua e Domenica della Divina Misericordia.

Da quella sera e fino all’8 aprile, quando hanno avuto luogo le Esequie del defunto Pontefice, più di tre milioni di pellegrini sono confluiti a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa, attendendo in fila anche fino a 24 ore per poter accedere alla Basilica di San Pietro.

Il 28 aprile successivo, il Santo Padre Benedetto XVI ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l’inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II. La Causa è stata aperta ufficialmente il 28 giugno 2005 dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale per la diocesi di Roma.


(Biografia dal sito ufficiale di Giovanni Paolo II)

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Fonte:
fanpage.it


Edited by francesina63 - 24/8/2022, 15:39
 
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