Bonus Maturità

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view post Posted on 5/6/2013, 07:54     +1   -1
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Caos bonus Maturità? E' quello che sta accadendo in queste ore, dopo la divulgazione delle tabelle di conversione del voto di Maturità in punti bonus, in base alla distribuzione percentile, che varia da scuola a scuola. Infatti in alcune scuole è molto facile prendere il massimo del bonus, basta arrivare all'80, mentre in altre è addirittura necessario il 100 e lode. Tanto da spingere il Ministro a ipotizzare una revisione della norma. Tempi strettissimi comunque, visto che i test per le facoltà di Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura sono già a fine Luglio.

COME FUNZIONA IL BONUS MATURITÀ - La prova di ammissione universitaria vale per un massimo 90 punti se fatta tutta correttamente. Altri punti, da 4 a 10, possono venire dal voto di Maturità. Il decreto indica come requisito minimo per accedere al bonus, l'aver conseguito un voto di Maturità superiore pari o superiore a 80/100. Inoltre, il Ministero il punteggio assegnato dipende non al voto in senso assoluto, ma va rapportato alla distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell'anno scolastico 2011/12.

IL CAOS DEI PERCENTILI - Peccato che siano proprio questi percentili ora a generare confusione. In pratica, questi sono una grandezza in base alla quale, per conseguire il massimo punteggio al test di ingresso, sarà necessario che il voto di Maturità sia uguale o superiore al 95° percentile. In breve, significa che solo il 5% degli studenti della stessa scuola, lo scorso anno, ha preso un voto superiore, mentre il 95% ha conseguito un voto più basso. Insomma, i punteggi cambiano da scuola a scuola in base ai voti attenuti lo scorso anno scolastico. Il meccanismo non è di semplice interpretazione, per questo consigliamo di guardare il video pubblicato dagli esperti di Alpha Test, leader nella preparazione ai test di ingresso.

IL BONUS DELLE DISCRIMINAZIONI? - Ora, analizzando la tabella di Universitaly emergono alcune disparità: ci sono scuole in cui per prendere il massimo dei punti basta arrivare a 80/100 alla Maturità, perché 80 corrisponde al 95° percentile. Ce ne sono altre in cui non basta nemmeno il 100 e anzi serve il 100 e lode, perché il 95° percentile è pari a 101, ovvero al 100 e lode.

IL MINISTRO: SEMPLIFICARE IL SISTEMA - Intanto, proprio dopo la pubblicazione della tabella dei percentili, sono giunte al ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, diverse mail di protesta. Proprio per cercare di capire e calmare gli animi, il neo ministro è intervenuto ieri sulla questione, durante la consegna della Costituzione agli studenti di Buti, in provincia di Pisa:

“Ho ereditato il provvedimento e sto cercando di capire. Sto ricevendo tantissimi appelli e lettere di giovani su questo tema, la cui normativa deve essere semplificata, altrimenti ci esponiamo a discussioni. Il ministero dell'Istruzione è pieno di ricorsi e controversie, alle quali si risponde superando i cavilli e provando a rendere il sistema molto più semplice”.



commissariesternicommis



Fonte: www.tgcom24.mediaset.it/skuola/arti...inazioni-.shtml

Edited by francesina63 - 18/12/2014, 01:40
 
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view post Posted on 5/6/2013, 08:36     +1   -1
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Bonus maturità, i rettori chiedono lo stop.
Ecco quanto pesano i nuovi punti sui test


"Meglio congelare", la Crui interviene sul caso della disparità nelle valutazioni. Abbiamo simulato quanto il "pacchetto" da 4 a 10 punti a disposizione dei più bravi avrebbe influito su alcune graduatorie lo scorso anno: Si possono fare salti di centinaia di posti



Si congeli il provvedimento relativo al "bonus maturità" in vista di una revisione. Lo suggerisce il Presidente della Crui (Conferenza dei rettori), Marco Mancini, esprimendo la "più viva preoccupazione" in merito alla vicenda dei test d'ingresso per i corsi di laurea a numero programmato, sulla cui valutazione 'pesa' anche il voto conseguito all'esame di Stato che chiude il ciclo delle superiori.

Così scendono in campo anche le Università nel "caso bonus", il problema nato dalla norma voluta dal precedente ministro che per la prima volta permette di aggiungere da 4 a 10 punti ottenuti con un voto di maturità di almeno 80 centesimi a quelli dei test di ammissione per l'accesso alle facoltà a numero chiuso. Il problema è che - come anticipato giorni fa da Repubblica.it - il meccanismo di calcolo crea evidenti disparità tra scuola e scuola. Sono fioccate le proteste e anche lo stesso ministro Carrozza ha creato una commissione per un parere, di fatto un momento di riflessione in vista di una decisione.

Alcune simulazioni. E, usando i risultati dello scorso anno, abbiamo provato a simulare come il nuovo meccanismo avrebbe modificato alcuni test di ammissione. Alcuni esempi usando le graduatorie dei test di ammissione a Medicina e Odontoiatria del 2012/2013. I 10 punti di bonus di quest'anno valgono il 10 per cento del punteggio complessivo dell'ammissione all'università, visto che il test verrà valutato in novantesimi. E' come se l'anno scorso il bonus fosse variato da 3,2 punti a 8 punti. Quanto pesano 8 punti in una graduatoria come quella del test di Medicina, dove in alcuni casi si può essere esclusi per un quarto di punto?

Iniziamo da come verrà attribuito il bonus quest'anno. Prendiamo ad esempio due studenti di Pavia: uno del liceo scientifico statale Copernico e l'altro dello scientifico Paritario Olivelli. Supponiamo che quest'anno si diplomino entrambi con 85 centesimi e che decidano di tentare il test di Medicina. Secondo le tabelle pubblicate venerdì scorso dal Ministero, essendo diversa da scuola a scuola l'attribuzione del bonus, nel primo caso il ragazzo non avrà neppure un punto di bonus, mentre lo studente dell'istituto paritario riuscirà a strappare ben 10 punti di bonus, che tradotti nella graduatoria di medicina dello scorso anno corrispondono a 8 punti.

Cosa sarebbe accaduto con 8 punti in più o in meno nella graduatoria di accesso a Medicina e Odontoiatria della macroarea Brescia-Pavia-Verona dell'anno scorso? Nel 2012/2013, tra Medicina e Odontoiatria, il ministero ha messo in palio 680 posti nei tre atenei in questione. L'ultimo classificato - il 680° - ha totalizzato 42 punti. Con 8 punti in meno si sarebbe piazzato al 1.515° posto: ben 835 posti al di sotto del proprio piazzamento. Mentre con 8 punti in più avrebbe fatto un balzo in avanti al 213° posto. Si tratta, ovviamente, di un esempio limite ma che dà l'idea dell'impatto sulle graduatorie in questione di una quota pari al dieci per cento del punteggio complessivo del test.

Chi si aggiudicherà 4 punti potrà saltare di 100 o 200 posti in avanti o indietro giocandosi l'ammissione. E se ci sono studenti disposti ad andare in Albania in Romania pur di inseguire il sogno del camice bianco, ci saranno sicuramente studenti disposti ad inondare i tribunali amministrativi e lo stesso ministero per denunciare le disparità di trattamento tra studenti che hanno conseguito il diploma con lo stesso punteggio o con punteggi diversi, ma che hanno ottenuto bonus opposti ai voti della maturità.

Un altro esempio. Scendendo nella macroarea Firenze-Parma-Pisa-Siena le disparità si accentuano. L'anno scorso, nei tre atenei toscani e in quello emiliano, il ministero a messo in palio 1.225 posti per Medicina e Odontoiatria. Lo studente piazzatosi al 1.225° posto ha ottenuto 39 punti nel test. Con 8 punti in più sarebbe salito al 366° posto: ben 859 posti sopra il suo. Con 8 punti in meno sarebbe precipitato al 2.681° posto, senza nessuna speranza di essere ripescato per qualche rinuncia.

Anche al Sud non sarebbe cambiato molto. Tra Bari-Foggia e l'università del Molise, l'anno scorso, furono messi a disposizione degli studenti 505 posti. L'ultimo classificato in posizione utile - il 505° - totalizzò 38,5 punti. Una posizione che con otto punti in più lo avrebbe collocato al 146° posto che si sarebbe trasformato nel 1.295° posto con otto punti in meno.

E se i punti di distacco fossero soltanto due, cosa accadrebbe? Nell'area tosco-emiliana si precipiterebbe in graduatoria di 309 posti. In quella lombardo-veneta due punti in meno di 203 posti verso il basso e in quella meridionale presa in considerazione - Bari-Foggia-del Molise - si scenderebbe di 120 posizioni.

Salvo Intravaia


maturit1



Fonte: http://www.repubblica.it/scuola/2013/06/04..._test-60365105/
 
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Bonus maturità, i rettori: «Va congelato»

Una novità che fa discutere: «Crea disparità». Il ministro Carrozza: «Sistema da semplificare»



Il «bonus», che pasticcio. La principale novità della maturità 2013 (i punti in più per gli studenti eccellenti, spendibili per l'ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso) raccoglie più critiche che consensi. Intanto perché non ovunque lo stesso voto di maturità darà al ragazzo lo stesso bonus. Poi perché introduce differenze nella valutazione tra città diverse, ma anche tra istituti della stessa città, penalizzando, paradossalmente, gli istituti dove le votazioni sono mediamente più alte.

«ABOLIRE I BONUS» - Ma le modalità di attribuzione dei punti extra sembrano piacere a pochi. Il rettore della Sapienza di Roma, Luigi Frati, è intervenuto per chiedere «una pausa di riflessione» ed evitare di essere travolti «dai ricorsi giudiziari». Alcuni studenti hanno avviato una petizione on line: «Appello al ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza: Abolire i bonus», sul portale www.change.org. Tra i presidi, c'è chi dice no al bonus: Ivana Uras, preside del liceo scientifico romano Newton parla di «un sistema non corretto, da rivedere, non fondato su criteri di eguaglianza sostanziale. È assurdo che i percentili vengano calcolati scuola per scuola e non a livello nazionale». Anche il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sostiene che il sistema (ereditato dal suo predecessore) vada semplificato.

RETTORI: «STOP» - E adesso arriva anche lo stop dei rettori delle università, che chiedono di «congelare» il bonus in vista di una revisione. «Occorre probabilmente una fase di riflessione in più prima di dare piena attuazione a quella parte del provvedimento che - osserva il presidente dei rettori della Crui, Marco Mancini - si occupa del punteggio correlato alla maturità e distribuito in maniera differente da scuola a scuola, fermo restando che lo spirito meritocratico nei confronti della carriera scolastica è assolutamente condivisibile». «La cosa più opportuna da fare - afferma il numero uno dei rettori - sarebbe un intervento normativo che bloccasse, come già avvenne in passato, l'applicazione immediata del provvedimento con riferimento ai dieci punti della maturità e consentisse di rivederne la complessa disciplina dei punteggi nelle scuole e altri elementi caratterizzanti». «Oltre tutto, l'anticipazione a luglio di queste prove per l'ingresso alle facoltà a numero chiuso - evidenzia infine Mancini - sta obiettivamente comportando non pochi problemi, vista la sovrapposizione fra test universitari ed esami di maturità, e questo specialmente nel caso di Architettura, come non hanno mancato di rilevare alcuni rettori».

I POLITICI - Lo stop è chiesto anche da esponenti politici: a partire dalla senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd in VII commissione che sostiene che «l'"ingegnerizzazione" di Profumo del bonus maturità per premiare i meritevoli è un grave pasticcio che va cancellato immediatamente». «Il rischio - afferma - è quello di decisioni poco trasparenti che rischia di penalizzare gli studenti». Il leghista Mario Pittoni richiede un intervento immediato al ministro per la sospensione della norma «che - afferma - non solo penalizza gli studenti settentrionali nell'accesso ai corsi universitari ma crea disparità anche tra studenti di scuole diverse della stessa città».
Ma per sbrogliare la matassa ci sono due settimane scarse: la maturità incombe.

I PUNTI - Il meccanismo prevede che i punti in più - da 4 a 10 - verranno attribuiti rapportando il voto preso dai bravi, alla «distribuzione in percentili dei voti ottenuti dagli studenti che hanno conseguito la maturità nella stessa scuola nell'anno scolastico 2011/12». Insomma, dove le performance sono state molto elevate si abbasseranno le probabilità di avere un bonus alto, e non certo per colpa dello studente.

L'UNIVERSITÀ - La novità, frutto della riforma ideata nel 2007 dal governo Prodi e trasformata in legge dall'ex ministro Profumo, è stata oggetto di ripetuti rinvii, sempre legati a problemi tecnici, fino a che non è stata inserita nell'articolo 41 della bozza del decreto milleproroghe, che ne sancisce l'avvio. Il decreto prevede 10 punti (sui 100 totali previsti per gli esami di ammissioni a tali corsi di laurea) da attribuire in base ai risultati ottenuti dal ragazzo durante il percorso scolastico, mentre gli altri 90 punti sono in carico al test d'ingresso delle facoltà a numero chiuso (medicina, odontoiatria, veterinaria, architettura).

Antonella De Gregorio


vototest2



Fonte: http://www.corriere.it/cronache/13_giugno_...256ee2bf8.shtml
 
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