Châtillon e i suoi castelli

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view post Posted on 8/7/2013, 18:31     +1   -1
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Châtillon



Châtillon è situato a 549 metri di altitudine, in corrispondenza dell‘innesto della Valtournenche con la Valle Centrale e si estende su un’ampia conca lungo i due versanti della Dora Baltea e del torrente Marmore, con a Nord il Monte Zerbion e a Sud il Monte Barbeston e la Cima Nera.

Già abitato in epoca pre-romana, Châtillon diventa nel Medio Evo ricco feudo dei nobili Challant, che vi hanno lasciato importanti testimonianze.

Sono infatti ben tre i castelli che caratterizzano il paesaggio di Châtillon; oltre al castello degli Challant, ereditato successivamente dalla famiglia Passerin d’Entréves, di cui oggi porta il nome, troviamo il castello Baron Gamba, immerso in un grande parco, e quello di Ussel, che si trova appena oltre la Dora e che fu costruito da Ebalo di Challant nel 1350, oggetto di un accurato restauro e oggi adibito a sede di mostre temporanee nel periodo estivo.

Il castello di Châtillon



E' sito sul promontorio che domina la cittadina. Si presenta come un castello residenza di pianta rettangolare, con due torri sporgenti sul lato ovest, con un corpo aggiunto verso est per la foresteria e la cappella. L'ingresso principale è posto sul lato sud.

Di proprietà privata, è ancora abitato da Claudia Passerin d'Entrèves.

L'interno ha un bel salone d'onore settecentesco, con una collezione di oggetti d'arte. Notevole la biblioteca in cui sono ancora visibili pitture parietali quattrocentesche: una palizzata a intreccio è simile a quella che si vede nel cortile del castello di Fénis, sul ballatoio del secondo piano. L'arredamento è in gran parte in stile impero: la tappezzeria della sala da pranzo rappresenta le battaglie napoleoniche.

Il castello è circondato da un parco con un bel giardino all'italiana. Grazie a un'intesa tra la regione Valle d'Aosta e la proprietaria, il parco, inaugurato nel 1996, è visitabile lungo un percorso segnalato in cui spiccano 29 piante monumentali. Copre una superficie di circa 3 ha, di cui due visitabili. Davanti a tutte le piante monumentali vi è posta una targa in cui vengono evidenziate le caratteristiche degli esemplari.

La visita al parco è consentita dal 15 marzo al 15 novembre, dalle ore 8.00 alle ore 18.00; giorno di chiusura il lunedì.

Il Castello Baron Gamba e il suo Parco a Châtillon



Collocazione: si trova nella zona ovest di Châtillon, in località Cret de Breil, ed è ben visibile sia dalla strada statale proveniente da Aosta che dall'autostrada A5 Aosta-Torino.

Castello:

Edificato nei primi anni del ‘900 su progetto dell‘Ingegner Carlo Saroldi, fu voluto da Charles Maurice Gamba, marito di Angélique d‘Entrèves, figlia del conte Christin d‘Entrèves.

Di proprietà della Regione autonoma Valle d‘Aosta dal 1982 ospita oggi, dopo un complesso intervento di restauro, una collezione di arte moderna e contemporanea regionale di oltre 1.500 opere.

Il percorso espositivo si snoda attraverso 13 sale distribuite sui due piani dell'edificio e presenta una selezione di opere tra dipinti, sculture, installazioni, raccolte grafiche e fotografiche, che vanno dalla fine dell'Ottocento ad oggi.

A fianco delle opere dei maestri del ‘900 tra le quali sculture di Martini, Mastroianni, Manzù, Arnaldo e Giò Pomodoro e dipinti di Casorati, De Pisis, Carrà, Guttuso, la collezione documenta la produzione figurativa italiana della seconda metà del secolo sino ad esponenti della ricerca contemporanea come Schifano, Baruchello, Rama, Mainolfi.

Un'ampia scelta di opere testimonia inoltre con varietà i movimenti che hanno animato la scena artistica italiana negli ultimi 25 anni: sono rappresentati ad esempio l'Informale, l'Astrattismo geometrico, la Transavanguardia e la Pop Art. Particolare rilievo è dato al territorio valdostano attraverso l'attività degli artisti locali, o attivi nella Valle su committenza regionale.

Ad Italo Mus (1892-1967), artista simbolo della Valle d'Aosta, è dedicato uno speciale omaggio, allestito nello spazio destinato alle esposizioni temporanee e nell'altana panoramica al terzo piano del Castello.

Da visitare sia per l'apprendimento sia per lo svago, offre una serie di servizi pensati per avvicinare diverse fasce di visitatori (famiglie, adulti, scuole, bambini, giovani) all'arte moderna e contemporanea attraverso attività di laboratorio, visite guidate ed eventi.

Il castello ospita la collezione regionale di arte moderna e contemporanea (apertura il 27 ottobre 2012).

Parco:

Il parco si estende su una superficie di circa 7.000 metri quadrati; al suo interno si trovano due alberi monumentali: la sequoia, situata ai piedi del castello, ed il cipresso calvo, che sorge all'estremità ovest, lungo la recinzione del parco.

Orario al pubblico:

8.00 - 19.00 (da novembre a marzo)
8.00 - 21.00 (da aprile ad ottobre)
Aperto tutti i giorni - Ingresso gratuito

Il castello di Ussel



Posto su un evidente e scosceso promontorio, incombe da sud sull‘abitato di Châtillon.

Costruito da Ebalo di Challant verso la metà del XIV secolo (dato confermato dall‘analisi dendrocronologica), il Castello di Ussel rappresenta una svolta nell‘architettura militare valdostana. Siamo infatti in presenza del primo esempio in Valle d‘Aosta di castello monoblocco, ultima fase evolutiva del castello medievale, che segna il passaggio tra il contemporaneo castello di Fénis e le rigide forme di Verrès. Dopo essere passato più volte dagli Challant ai Savoia e viceversa, il castello venne utilizzato come prigione, fino al completo abbandono. Nel 1983 il barone Marcel Bich, dopo aver acquistato il castello dalla famiglia Passerin d‘Entrèves, erede degli Challant, lo donò alla Regione, che ha provveduto al restauro e lo ha adibito a sede espositiva.

A pianta rettangolare di notevoli dimensioni, il castello presenta all‘esterno una buona muratura con una fascia sommitale di archetti ciechi, assenti sul lato nord, e bellissime bifore, tutte diverse tra loro, con decorazioni floreali e geometriche. Agli angoli del lato sud (verso la montagna) si trovano due torrette cilindriche aggettanti, in origine collegate tra loro da un camminamento di ronda protetto da una merlatura. Sempre a sud, si trovava anche l‘ingresso, sormontato da una caditoia. Il lato nord, che guarda verso Châtillon, presenta due torri quadrangolari leggermente sporgenti, tra le quali, al centro, si eleva il mastio, elemento simbolico della potenza del feudatario. All‘interno rimangono i monumentali camini con grandi mensole, posizionati su una medesima linea ascendente in modo da sfruttare un‘unica canna fumaria, nonché tracce delle scale e delle divisioni in piani.

Prima del restauro (terminato nella primavera del 1998 inaugurazione il 27 giugno 1998)il maniero era pressoché ridotto allo stato di rudere, ma una puntuale indagine archeologica ha permesso di individuare e riproporre la reintegrazione delle lacune. Affiancato alle merlature, è stato attrezzato un percorso pedonale molto suggestivo, dal quale il visitatore può ammirare la piana di Châtillon ed i suoi edifici storici.

Il castello è adibito a sede espositiva.

Estate 2013

“31 scudetti” – mostra sulla storia della Juventus

Di epoca romana è l‘ardito ponte sul torrente Marmore, con un‘arcata unica di spettacolari dimensioni; restano tracce, grazie ad un arco superstite, di un altro ponte romano sul quale passava la via consolare romana.

Il borgo custodisce un agglomerato di case risalenti ai secoli XVI e XVII ed in alcuni villaggi sono ancora visibili e ben conservati i nuclei abitativi rurali e numerose torri medioevali (Conoz, Néran, La Tour).

Negli ultimi trent’anni vi è stato un notevole sviluppo edilizio che ha occupato, a ventaglio, vaste zone collinari e della “piana”. Da ricordare infine il moderno centro sportivo e la prestigiosa scuola alberghiera.


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Fonti:
lovevda.it - icastelli.it - cm-montecervino.vda.it


Edited by francesina63 - 29/4/2018, 18:42
 
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