Addio a Jimmy Fontana Cantò 'Il mondo' e 'Che sarà'

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view post Posted on 13/9/2013, 17:19     +1   -1
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Insieme in Armonia

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Il mondo della musica piange Jimmy Fontana, morto mercoledì 11 settembre a Roma nella sua abitazione. La notizia è stata data dal suo agente, Pasquale Mammaro. Fontana, il cui vero nome era Enrico Sbriccoli. avrebbe compiuto a novembre 79 anni. Cantautore, contrabbassista e attore, conobbe il suo periodo di massimo successo negli anni '60. Tra i suoi brani più noti "Il mondo" e "Che sarà".

Il figlio Andrea: "Mio padre non era malato" - Andrea Sbriccoli, uno dei figli di Jimmy Fontana vuole stabilire la verità sulla scomparsa improvvisa del genitore. "Mio padre non era malato da tempo. - dice all'agenzia Ansa - La sua scomparsa è dovuta ad un'improvvisa febbre alta per un'infezione conseguente ad un problema che aveva ad un dente, c'è stato un abbassamento di pressione e qualcosa nel fisico non più di bambino ha ceduto".

Appassionato di jazz, impara da autodidatta a suonare il contrabbasso e inizia a frequentare l'Hot Club di Macerata, dove si esibisce con complessi di alcuni amici. Conseguito il diploma in ragioneria, si trasferisce a Roma e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio.

Inizia a frequentare i jazzisti della capitale, collaborando con la Roman New Orleans Jazz Band, in breve abbandona l'Università e dedicarsi a tempo pieno alla musica, iniziando anche a cantare, scegliendo il nome d'arte Jimmy Fontana (Jimmy in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre, di cui è ammiratore, Fontana viene scelto a caso dall'elenco telefonico).

Incide alcuni standard jazz per la Consorti; entra poi come cantante nella Flaminia Street Jazz Band (costituita da Giorgio Benigni, Umberto De Nigris, Francesco Tomassini, Raffaele Giusti, Aldo Balzani, Giovanni Spalletti, Sandro Santoni, Wilder Petroselli e Leonello Bionda ), incidendo alcuni dischi per l'etichetta Astraphon.

Forma poi il gruppo Jimmy Fontana and His Trio con tre di loro, Raffaele Giusti al pianoforte, Sandro Santoni al contrabbasso, e Lionello Bionda alla batteria. In questo periodo conosce Leda, che diventerà sua moglie (nel corso degli anni avranno 4 figli: Luigi, musicista ed arrangiatore, Roberto, Andrea e Paola).

Intrapresa la carriera solista, si avvicina alla musica leggera ed ottiene un nuovo contratto con la Hollywood (etichetta della Meazzi), ottenendo un buon successo con Diavolo, pubblicata anche in Spagna (tradotta in Diablo), che si classifica al terzo posto al Festival di Barcellona.

Nel 1960 vince con Bevo il Burlamacco d'Oro, concorso musicale che si tiene a Viareggio. Nel 1961 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Miranda Martino con il brano "Lady luna", scritto dal maestro Armando Trovajoli e da Dino Verde.

Passato poi alla RCA Italiana, per cui, oltre ad incidere altri 45 giri, canta, insieme a Gianni Meccia, Cha cha cha dell'impiccato dei Flippers, uno dei primi esempi di canzone demenziale (i due però non sono citati in copertina); il primo successo per la nuova etichetta è "Non te ne andare" (1963), canzone di cui è anche autore insieme a Gianni Meccia e a Lilli Greco.

Nel 1965 ottiene il suo più grande successo con "Il mondo", con testo di Gianni Meccia, la musica scritta in collaborazione con Carlo Pes e l'arrangiamento curato da Ennio Morricone, canzone in gara a Un disco per l'estate 1965 che viene poi interpretata anche da molti artisti internazionali in diverse versioni (fra le altre si segnala quella, con il titolo de El Mundo, del gruppo musicale spagnolo specializzato in cover, Los Catinos e soprattutto quella interpretata dalla voce d'oro di Praga Karel Gott con il titolo "Jen v Maji").

Nello stesso anno interpreta due film musicarello di Tullio Piacentini: Viale della canzone e 008 Operazione ritmo.

"La mia serenata" vince il Disco per l'estate nel 1967, mentre al Cantagiro del 1968 presenta "La nostra favola", cover della canzone di Tom Jones "Delilah". Il retro del 45 giri "La nostra favola" è la canzone "A te", tratta dall'aria "Je crois entendre encore" dall'opera di Bizet "I pescatori di perle". Nel 1970 ottiene un buon successo con "L'amore non è bello (se non è litigarello)" (sigla della trasmissione televisiva Signore e signora, con Delia Scala e Lando Buzzanca).

Nel 1971 scrive la musica in collaborazione con Italo "Lilli" Greco e Carlo Pes e parte del testo insieme a Franco Migliacci della canzone "Che sarà": l'obiettivo è di presentarla a Sanremo, e Fontana produce la registrazione a Los Angeles di Josè Feliciano che registra 3 versioni della sua canzone: in italiano, in spagnolo (dal titolo "Que Serà") e in inglese (titolo "Shake a Hand") prodotte da Rick Jarrard; rientrato in Italia, trova la strada sbarrata per la partecipazione al Festival insieme all'amico e collega portoricano. Ennio Melis, allora Direttore Artistico della RCA, ha deciso di sfruttare la magia emotiva della canzone per consacrare al successo un nuovo giovane gruppo, i Ricchi e Poveri, fattisi notare l'anno precedente al festival interpretando con l'autore Nicola Di Bari.

La prima cosa bella. Jimmy, che ha diritto all'ultima parola in quanto compositore-autore della canzone, non concede l'autorizzazione, fin quando Melis non afferma che, senza i Ricchi e Poveri, la canzone non avrebbe partecipato ad alcun Festival; in seguito Fontana concede, suo malgrado, l'autorizzazione. La canzone si classifica al secondo posto, ma è prima nelle vendite, tanto da rivelarsi, ancora oggi, una delle canzoni italiane più famose, riprodotte ed eseguite nel mondo. Gli anni '70: il declino ed il ritorno.

Deluso dalla vicenda di Che sarà, Jimmy Fontana, pur continuando ancora ad incidere, non ottiene più il successo del decennio precedente, per cui per alcuni anni interrompe del tutto l'attività, trasferendosi a Macerata, città in cui apre un bar che gestisce per cinque anni. Ritorna nel 1979 con Identikit (sigla della serie televisiva Gli invincibili) che riscuote un discreto successo, confermato poi da "Beguine", una canzone che viene presentata con buon successo al Festival di Sanremo 1982, e che ha una particolarità: la musica nasce da una delle prime melodie scritte dal figlio Luigi, che poi lo accompagnerà, come collaboratore musicale, pianista e cantante. Negli anni successivi forma il gruppo "I Superquattro" insieme ai colleghi Gianni Meccia, Nico Fidenco e Riccardo Del Turco, con i quali partecipa a molti programmi televisivi. Ha lavorato anche nel cinema, in film musicali quali Io bacio... tu baci o di commedia all'italiana come La voglia matta. Una sua canzone, Bambola bambina, è stata utilizzata come sigla italiana del telefilm La donna bionica. In occasione del Festival di Sanremo 1994 ha fatto parte del gruppo "Squadra Italia", appositamente costituito per l'occasione, cantando il brano "Una vecchia canzone italiana".

Il nome di Fontana, appassionato di armi, è anche legato ad una mitraglietta da lui acquistata nel '71 presso un'armeria di Sanremo. L'arma, ritrovata nel 1988, fu riconosciuta come quella utilizzata in numerosi attentati tra cui la strage di Acca Larentia (1978) e l'attentato a Roberto Ruffilli (1988). Il cantante affermo' di averla venduta nel 1977 a un poliziotto, che negò di averla comprata.




Fonti:
unita.it


tgcom24.mediaset.it


Edited by francesina63 - 25/8/2022, 16:04
 
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