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Convocati Italia Mondiale 2014: la lista dei 23 calciatori azzurri E’ stata resa nota la lista dei 23 convocati dell’Italia per il Mondiale 2014 in Brasile. Prandelliì ha deciso di aggregare al gruppo anche il difensore dell’Inter Andrea Ranocchia, che resterà a disposizione fino all’ultimo giorno utile, in caso di infortuni, come stabilito dal regolamento Fifa. Partiranno quindi in 24.
Sappiamo, dunque, i nomi dei magnifici che cercheranno di portarci sul tetto del mondo. Non sarà certamente un’impresa facile contro nazionali forti e agguerrite come il Brasile di Scolari, la Germania o i campioni uscenti della Spagna, ma il carattere, la tempra e la capacità di esaltarsi nelle difficoltà tipica degli azzurri potrebbero risultare un’arma importante.
L’avventura dell’Italia, inserita nel Gruppo D con Inghilterra, Uruguay e Costa Rica, inizierà domenica 14 giugno a Manaus alle 18.00 locali (mezzanotte ora italiana, alle nostre latitudini sarà quindi già lunedì 15 giugno) contro i britannici. Il 20 giugno, invece, alle 18.00 (ora italiana) gli azzurri sfideranno la Costa Rica a Recife. Il 24 giugno sarà la volta del match contro l’Uruguay del c.t. Oscar Washington Tabarez. La gara si disputerà a Natal alle 18.00 (ora italiana).
La squadra che ha maggiori rappresentanti all’interno della rosa azzurra che volerà in Sud America è la Juventus con sei giocatori. Relativamente alla difesa erano caldi i nomi di Ranocchia e Paletta, entrambi saliranno sull’aereo per il Brasile (Ranocchia come riserva) sul quale ci sarà anche la piacevole sorpresa Darmian. Fuori Maggio. Out pure Pasqual. A centrocampo Montolivo ha subito la frattura della tibia della gamba sinistra e non è convocato. Entrano nell’elenco Aquilani e Parolo. Un altro nome caldo era quello di Verratti. Il giovane del Paris Saint-Germain è nella lista. Escluso Romulo. Grande clamore vi era poi intorno a Giuseppe Rossi che arriva da un gravissimo infortunio al ginocchio. L’attaccante della Fiorentina ha lavorato a lungo per trovare la migliore condizione, ma non farà parte dell’avventura Mondiale. Ci sarà Insigne, escluso Destro.
Ecco l’elenco completo:
Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris St. Germain);
Difensori: Abate (Milan), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Paletta (Parma);
Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Parolo (Parma), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
Attaccanti: Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Immobile (Torino), Insigne (Napoli)
Riserva: Ranocchia (Inter)
IL PUNTO - Giuseppe Rossi perde il Mondiale, Lorenzo Insigne sale a sorpresa sull'aereo per il Brasile. Cesare Prandelli lo ha aspettato fino all'ultimo, alla fine si è dovuto rassegnare: Pepito non è pronto per rientrare sul grande palcoscenico di Brasile 2014. È la seconda dolorosa rinuncia azzurra, dopo quella per infortunio di Montolivo. Se si aggiunge che fuori resta anche Romulo, uno dei jolly di centrocampo scovati dal ct nel finale di stagione, a conti fatti le carte della nazionale pensata dal commissario tecnico nelle settimane scorse si rimescolano parecchio.
Quello di Rossi è il terzo colpo di sfortuna personale in altrettante manifestazioni importanti. Nel 2010 fu per scelta tecnica di Lippi, nel 2012 l'Europeo fu perso per il secondo infortunio al ginocchio. Stavolta è un mix: al penultimo minuto utile per le scelte finali, Prandelli si è convinto che quella paura latente di cui parlava non renda l'attaccante della Fiorentina ancora pronto per il palcoscenico di Brasile 2014.
Una scelta che spaccherà di sicuro i tifosi - lo testimoniano i social in tempo reale - e chissà se, come Lippi, anche Prandelli dovrà dire che è l'unica scelta di cui si pente.
Al momento, il ct in carica è convinto di aver fatto una scelta professionale, non di cuore: ci ha creduto fino all'ultimo, quando anche dalla sua squadra di club filtrava la convinzione che il giocatore non fosse ancora pronto. E alla fine ha dovuto rassegnarsi e cambiare idea. Lo ha fatto parlando alla squadra a Coverciano dopo l'allenamento, e prima di una serata libera.
A Rossi Prandelli ha detto esattamente questo: ho aspettato fino all'ultimo, ma ora devo fare una scelta secondo la mia coscienza. Anche se chi gli è vicino nega che la reazione sia stata eccessivamente emotiva, per Rossi la delusione è stata davvero tanta.
Un cambio di rotta nelle scelte è anche quello per Insigne, fuori dai giochi fino a poche settimane fa. Ma l'ultimo mese, poi gli ultimi giorni, hanno ribaltato del tutto le gerarchie e non solo in attacco: lui è la variante tattica sulle ali. Destro, considerato l'unico centravanti d'area e coccolato dal ct a lungo, ha pagato il calo di condizione dopo le quattro giornate di stop e forse un'indolenza atletica poco adatta al clima Mondiale.
Cassano invece ha convinto prima con assist e gol col Parma, poi con il lavoro a Coverciano. E in ogni caso la scelta si è orientata su un attacco anomalo: di n.9 vero c'è Balotelli, sempre che si risolva la diatriba sulla sua tendenza a star lontano dall'area di rigore. O Cassano ha messo nel serbatoio molto più della mezzora di cui era accreditato, oppure ci sarà spazio per Immobile.
Ribaltati anche i piani del centrocampo. Lo stop di Montolivo ha riaperto le porte ad Aquilani. Così come i problemi fisici delle ultime giornate di Romulo hanno rilanciato Parolo, che infatti è dentro a discapito del veronese. Il tasso tecnico del palleggio a conti fatti è in calo rispetto alle previsioni, maggiore spazio alla possibilità di disegnare un'Italia piena di centrocampisti (con Candreva e Parolo, anche Cerci o addirittura Insigne possono tornare utili per gli esterni) a discapito degli attaccanti.
Infine la difesa: Darmian si conquista il suo primo Mondiale, come De Sciglio. Abate vince su Maggio, che paga il lungo stop di fine campionato. Ranocchia sarà riserva in Brasile, almeno fino al 13 giugno.
Infine le curiosità: al Mondiale vanno 6 juventini, 3 parmensi, 3 milanisti, 3 torinisti, e 3 'stranierì del Psg; poi un giocatore per uno di Roma, Lazio, Napoli, Fiorentina e Genoa. Il più giovane Mattia Perin, 21enne che batte di cinque giorni Verratti e di venti De Sciglio; il veterano capitan Buffon, 36 anni e 139 presenze. Il capocannoniere De Rossi, 15 gol in 94 partite. Tra gli attaccanti miniscettro a Balotelli, 12 reti in 29 presenze: con Thiago Motta e Paletta forma la mini-colonia dei cosidetti 'nuovi italiani'.
Le schede dei giocatori azzurri
Portieri
GIGI BUFFON: 36 anni; esordio: 29/10/1997 contro la Russia a 19 anni, sostituendo Gianluca Pagliuca (che si era appena infortunato); 169 convocazioni, 139 presenze, più di qualsiasi altro giocatore nella storia della Nazionale; club appartenenza Juventus. Per anni e' stato il numero uno dei numeri 1, e nonostante la carta d'identita' e' ancora tra i primissimi al mondo e lo ha dimostrato anche nella stagione del terzo scudetto consecutivo della Juve, oltre che in azzurro dove e' record-man di presenze. E' tra i pilastri della Nazionale e con lui Prandelli e' sicuro di essere in ottime mani.
MATTIA PERIN: 21 anni; 3 convocazioni, 0 presenze; club appartenenza Genoa dal 2013.E' una delle novita' del gruppo azzurro. Ha conquistato il posto, facendosi preferire a Mirante e Scuffet, grazie a un'ottima stagione con la maglia del Genoa. Sara' il terzo portiere, ma i suoi 21 anni dicono che l'eta' e' dalla sua parte. Ha giocato in quasi tutte le nazionali giovanili ed è considerato uno dei portieri italiani più promettenti in circolazione. È stato convocato in Nazionale già nel corso del 2012 ma non ha ancora esordito.
SALVATORE SIRIGU: 27 anni; esordio: 10/08/2010; 54 convocazioni, 8 presenze; club appartenenza Paris Saint-Germain in Francia. Ormai e' un veterano azzurro. Frequenta la Nazionale da 4 anni ed e' una sicurezza e non solo come secondo. Ha vinto per due anni consecutivi il campionato francese con il Psg ed e' stato anche eletto miglior portiere della Ligue 1. L'unico 'difetto'? Avere davanti un mostro come Buffon. Si è fatto notare nel Palermo tra il 2009 e il 2011. Ha giocato 7 volte con la Nazionale.
Difensori
IGNAZIO ABATE: 27 anni; esordio 11/11/2011 contro la Polonia; 29 convocazioni, 19 presenze, 1 gol; club appartenenza Milan. Stagione difficile per il terzino rossonero. Con Seedorf non ha legato, ha giocato poco e non ha reso come poteva. Un problema anche per Prandelli che ha comunque deciso di portarlo in Brasile, sapendo di poter contare su un esterno che riesce a fare entrambe le fasi e che ha voglia di riscatto. Gioca col Milan praticamente da sempre, nonostante sia stato mandato in prestito per varie stagioni. Si è fatto notare nella stagione 2009-2010, quando l'allora allenatore Leonardo lo schierò da titolare per quasi tutta la stagione, cambiandogli ruolo (da ala diventò terzino). Fa parte del giro della Nazionale dal 2011, e ha già giocato 18 partite segnando anche un gol (molto bello, contro la Germania, il 15 novembre 2013).
ANDREA BARZAGLI: 33 anni; esordio 17/11/2004 contro la Finlandia; 75 convocazioni, 47 presenze; club appartenenza Juventus. Campione del mondo nel 2006, il centrale di Fiesole e' un punto fermo della Juve di Conte che domina da tre anni in Italia, ma lo e' anche per Prandelli che ha sempre puntato su di lui, sapendo che per l'ex Palermo e Wolfsburg difesa a 3 o a 4 non fa differenza: il rendimento di Barzagli e' sempre eccellente. Gioca nella Juve dal 2011, dopo un periodo piuttosto disgraziato passato al Wolfsburg, in Germania. Si era fatto notare per un ottimo periodo – dal 2004 al 2008 – con il Palermo.
LEONARDO BONUCCI: 27 anni; esordio 3/3/2010 contro il Camerun; 52 convocazioni, 36 presenze, 2 gol; club appartenenza Juventus. Centrale dai piedi buoni (il classico regista difensivo che piace tanto agli allenatori), lo juventino ha ridotto al minimo quelle sbavature che si concedeva fidandosi troppo della sua tecnica. In difesa e' una garanzia, probabile titolare se Chiellini fara' l'esterno e se sara' linea a 3. È cresciuto nell'Inter. Esplose nella stagione 2009-2010 nel Bari, quando fece un'ottima stagione in coppia con Andrea Ranocchia (ora all'Inter).
GIORGIO CHIELLINI: 29 anni; esordio: 17/11/2004 contro la Finlandia; 84 convocazioni, 67 presenze, 4 gol; club appartenenza Juventus. Forza atletica devastante, grande confidenza negli anticipi e la capacita' di giocare anche come terzino sinistro qualora Prandelli ne avesse bisogno. Il 'Chiello', che con la Juve si concede anche qualche gol sfruttando la sua elevazione, e' insostituibile per il ct che non ha mai avuto esitazioni sulla sua convocazione, anche dopo la discussa gomitata su Pjanic, secondo alcuni non compatibile con le norme del codice etico 'prandelliano'.
MATTEO DARMIAN: 24 anni; 1 convocazione, 1 presenza; club appartenenza Torino. Insieme a Romulo e' la grande novita' tra i 23 che partiranno per il Brasile. L'esterno di Legnano si e' meritato il posto grazie a un'ottima stagione con il Toro, quella della definitiva consacrazione. Bravo a spingere e a difendere ha un altro grande pregio: gioca senza problemi su entrambe le fasce e sa come servire Cerci e Immobile. Gioca a destra ma è un calciatore relativamente versatile, che può giocare anche come centrale. La sua carriera cominciò al Milan, che nel 2009 lo diede in prestito al Padova, in serie B, prima che venisse acquistato dal Palermo e poi rigirato al Torino, con cui gioca regolarmente dal 2011 (è stato acquistato a titolo definitivo all'inizio di questa stagione). È la sua prima convocazione con la nazionale italiana maggiore.
MATTIA DE SCIGLIO: 21 anni; esordio: 21/03/2013 contro il Brasile; 13 convocazioni, 10 presenze; club appartenenza Milan. Non e' stata una stagione semplice la sua tra problemi fisici e scelte tecniche che non sempre l'hanno premiato. L'esterno milanese, pero', ha gia' dimostrato il suo valore e il ct si fida di lui, del resto non gli mancano qualita' e personalita'. È considerato uno dei terzini più promettenti d'Europa e può giocare sia a destra sia a sinistra.
GABRIEL PALETTA: 28 anni ed è un difensore argentino, con cittadinanza italiana, di grande esperienza: ; esordio: 05/03/2014 contro la Spagna; 2 convocazioni, 2 presenze; club appartenenza Parma. Escluse le ultime partite, il centrale ex Boca Juniors ha disputato una grande stagione meritandosi la convocazione di Prandelli che lo ha testato, con eccellenti risultati, nell'amichevole di marzo contro la Spagna. Una prova maiuscola. Non ha convinto, invece, in quella successiva con l'Irlanda, ma il suo posto l'aveva gia' conquistato. Gioca nel Parma dal 2010, molto bene, e prima di allora ha giocato prevalentemente in Argentina (nel 2006 fu acquistato dal Liverpool ma in quella stagione giocò pochissimo). Con la nazionale italiana è stato convocato per la prima volta nel maggio scorso per un'amichevole contro la Spagna, che l'Italia perse malamente (ma lui fu uno dei migliori in campo).
ANDREA RANOCCHIA: (in qualita' di aggregato, a disposizione fino all'ultimo giorno utile, in caso di infortuni, come stabilito dal regolamento Fifa), 26 anni; esordio: 17/11/2010 contro la Romania; 23 convocazioni, 12 presenze; club appartenenza Inter. Non un grande campionato quello del centrale ex Bari, spesso lasciato in panchina da Mazzarri. Buono, pero', il suo finale di stagione e tanto e' bastato a Prandelli, che nel biennio delle qualificazioni lo ha spesso convocato, per inserirlo tra i 23.
Centrocampisti
ALBERTO AQUILANI: 29 anni; esordio: 15/11/2006 contro la Turchia; 44 convocazioni, 34 presenze, 5 gol; club appartenenza Fiorentina. Sembrava destinato al taglio e invece il centrocampista viola ha convinto Prandelli in questi giorni di ritiro a Coverciano. In azzurro non sempre e' riuscito a esprimersi ai suoi livelli, ma con la Fiorentina ha disputato un buon torneo. Il ct ha deciso di non rinunciare alla sua qualita'. Con ogni probabilità, insieme a Daniele De Rossi, Aquilani è stato a lungo il centrocampista italiano più promettente dell'ultimo decennio, solo che De Rossi è diventato uno dei migliori mediani in circolazione, mentre il talento di Aquilani è rimasto in larga parte inespresso, per tutta una serie di ragioni tra cui un po' di sfortuna (si è sempre infortunato molto facilmente). In passato ha giocato anche con Liverpool, Juventus e Milan. La prima convocazione risale a novembre 2006, quando aveva 22 anni.
ANTONIO CANDREVA: 27 anni; esordio 14/11/2009 contro l'Olanda; 24 convocazioni, 19 presenze; club appartenenza Lazio dal 2012 (ma è in comproprietà con l'Udinese). Dodici gol nell'ultimo campionato. Un centrocampista che segna come un attaccante e che, tra assist e conclusioni dalla distanza, ha soluzioni che possono sbloccare le partite piu' complicate. Puo' giocare sia da esterno che da interno, e' un'idea anche come trequartista, Candreva ha trovato spazio tra i 23 e ne trovera' anche in Brasile. Si fece notare a 22 anni al Livorno, alla sua seconda stagione in Serie A; dopo aver giocato con Juventus, Parma e Cesena, è definitivamente esploso con la Lazio nelle ultime due stagioni (in quella in corso ha segnato 12 gol in 43 partite). Ha un gran tiro e buone capacità di saltare i giocatori avversari.
DANIELE DE ROSSI: 30 anni; esordio: 4/9/2004 contro la Norvegia; 103 convocazioni, 93 presenze, 15 gol; club appartenenza: Roma. In azzurro da 10 anni, campione del mondo non ancora 21enne, il romano insieme a Buffon e Pirlo e' uno degli intoccabili per Prandelli. Ha disputato un grande campionato con la Roma, ma per il ct, a parte qualche esclusione per il codice etico, era sempre titolare anche quando in giallorosso non riusciva a esprimersi ai suoi livelli. La sua capacita' di dare una mano alla difesa e di scalare nel reparto arretrato per far ripartire l'azione e dare un po' di respiro a Pirlo, lo rendono insostituibile. De Rossi è uno dei mediani italiani più forti di sempre, e tutti i suoi allenatori – fuorché Zeman – lo hanno sempre impiegato con regolarità. In questa stagione si è trovato benissimo nel modulo della Roma allenata da Rudi Garcia, da centrocampista centrale davanti alla difesa.
CLAUDIO MARCHISIO: 28 anni; esordio: 12/08/2009 contro la Svizzera; 52 convocazioni, 43 presenze, 2 gol; club appartenenza: Juventus. Il gol realizzato nell'ultima di campionato contro il Cagliari fotografa alla perfezione le grandi qualita' tecniche del centrocampista torinese. Tatticamente prezioso e capace di giocare in ogni ruolo del reparto (quest'anno anche regista quando Pirlo non c'era), Marchisio e' una pedina fondamentale anche se dovra' lottare per conquistare una maglia da titolare. È un centrocampista centrale molto duttile, con un ottimo tiro e una buona capacità di inserimento in area.
MARCO PAROLO: 29 anni; esordio: 29/03/2011 contro l'Ucraina; 6 convocazioni, 3 presenze; club appartenenza: Parma. Otto gol in campionato e una stagione da incorniciare per l'ex Cesena, punto di forza del Parma di Donadoni che ha chiuso il campionato al sesto posto. Bravo negli inserimenti, Parolo ha dimostrato di essere uno degli interni migliori del torneo, conquistando la fiducia di Prandelli. Gioca da centrocampista centrale, e si è fatto notare piuttosto tardi, per gli standard del calcio: a 25 anni, nel Cesena. In estate si era parlato di un suo possibile trasferimento alla Roma o al Milan, ma poi non se n'è fatto nulla. Finora ha giocato due partite con l'Italia, entrambe entrando dalla panchina.
ANDREA PIRLO: 35 anni; esordio: 7/9/2002 contro l'Azerbaijan; 124 convocazioni, 108 presenze, 13 gol; club appartenenza: Juventus. E' il faro della nostra Nazionale. In Brasile, la patria del calcio, lo amano e un motivo ci sara'. Il 35enne bresciano sarebbe titolare anche nella 'Selecao' di Scolari, ma per fortuna e' italiano e come nel 2006 (nel 2010 un infortunio lo mise invece fuori) sara' il fiore all'occhiello dell'Italia Mundial. Negli ultimi tre anni ha trascinato la Juve ai tre scudetti consecutivi, nel frattempo ha portato gli azzurri in Brasile dove e' una delle stelle piu' attese...anche dai brasiliani. Con ogni probabilità è oggi il calciatore italiano più apprezzato al mondo – e temuto dagli avversari – tra quelli ancora in attività. Agli europei del 2012 si parlò molto del rigore che segnò a “cucchiaio” contro l'Inghilterra, ai quarti di finale. Per il tipo di gioco che fa – segna su punizione, imposta le azioni di attacco, serve gli attaccanti o i trequartisti con aperture geniali – Pirlo è un calciatore praticamente insostituibile.
THIAGO MOTTA: 31 anni; esordio: 9/2/2011 contro la Germania; 24 convocazioni, 20 presenze, 1 gol; club appartenenza Psg. Esperienza, classe e grande personalita'. L'italo-brasiliano e' sempre piaciuto a Prandelli che ne apprezza la capacita' di leggere i vari momenti delle partite e che se c'e' da prendere in mano la squadra non si tira indietro, come ha dimostrato anche nel Paris saint Germain. Anche lui puo' giocare in tutti i ruoli del centrocampo. Thiago Motta è un centrocampista brasiliano, con cittadinanza italiana, che viene dal Barcellona e ha giocato a lungo nel campionato italiano di Serie A (con il Genoa nella stagione 2008-2009, poi tre stagioni con l'Inter). È un calciatore forte fisicamente, completo e abbastanza versatile. Attualmente gioca nel Paris Saint-Germain, che ha da poco vinto il campionato francese. Thiago Motta è stato titolare nella maggior parte delle squadre per cui ha giocato, ed è sempre stato apprezzatissimo dai vari allenatori che ha avuto, da José Mourinho fino allo stesso Prandelli.
MARCO VERRATTI: 21 anni; esordio: 15/08/2012 contro l'Inghilterra; 14 convocazioni, 5 presenze, 1 gol; club appartenenza Psg. Un altro che a Parigi ha vinto e convinto. Da anni e' sulla cresta dell'onda, ma e' appena un 21enne e viene considerato l'erede naturale di Pirlo. Sembrava destinato al taglio, invece il ct ha deciso di portarlo in Brasile. Per l'ex Pescara trovare spazio non sara' facile, ma il sogno Mondiale l'ha comunque realizzato. Gioca in Francia, nel Paris Saint-Germain. È stato acquistato dopo un ottimo campionato di Serie B giocato con il Pescara, in cui è cresciuto, nella stagione 2011-2012. È considerato uno dei centrocampisti centrali più promettenti in Europa, e nel PSG è spesso titolare. In campionato non segna dal 2011, ma in Nazionale - dove ha esordito quando ancora giocava in Serie B - ha già segnato un gol il 6 febbraio 2013, contro l'Olanda.
Attaccanti
MARIO BALOTELLI: 23 anni; esordio: 10/08/2010 contro la Costa D'Avorio; 33 convocazioni, 29 presenze, 12 gol; club appartenenza Milan. Non e' stata la sua stagione migliore, ma ha realizzato 14 gol risultando spesso decisivo per il Milan, sia con Allegri che con Seedorf in panchina. In azzurro 'SuperMario' difficilmente sbaglia, e' stato decisivo agli Europei e anche nelle qualificazioni mondiali ha dato il suo grande contributo. Per Prandelli e' sempre stato un punto di riferimento e avere la fiducia incondizionata del tecnico, per Balotelli e' fondamentale. È considerato - da molti anni, in realtà - uno degli attaccanti più promettenti in Europa. Ha sempre segnato molto, sia nell'Inter, sia nel Manchester City, sia nel Milan. In Nazionale ha segnato 12 gol in 29 partite, compresi alcuni molto belli (fra cui il secondo della doppietta contro la Germania, nella semifinale degli Europei del 2012).
ANTONIO CASSANO: 31 anni; esordio: 12/11/2003 contro la Polonia; 38 convocazioni, 36 presenze, 10 gol; club appartenenza Parma. Mai preso in considerazione durante le qualificazioni, Fantantonio ha staccato il pass per il Mondiale grazie a una grande stagione col Parma, una delle migliori della sua carriera. Il barese ha trovato l'ambiente giusto e un tecnico, Donadoni, che ha sempre creduto in lui e che lo aveva gia' valorizzato in Nazionale. Anche Prandelli lo ha sempre stimato, ecco perche' l'inserimento di Cassano tra i 23 era pressoche' scontato. Ha una lunga storia nella nazionale italiana, con cui ha giocato 35 partite, ma non fu convocato da Marcello Lippi ai Mondiali del 2006 (all'epoca giocava nel Real Madrid). Della sua storia con la nazionale si ricorda spesso che fu il migliore a Euro 2004, un'edizione degli Europei molto deludente per l'Italia: fu eliminata nella fase a gironi, per differenza reti, ma Cassano riuscì a segnare lo stesso due gol. È un giocatore di indiscusso talento, ma un po' problematico con gli allenatori, e non molto costante: in questo campionato però è stato impiegato in ben 33 partite, ha segnato 12 gol e fatto 6 assist.
ALESSIO CERCI: 26 anni; esordio: 21/03/2013 contro il Brasile; 19 convocazioni, 11 presenze; club appartenenza Torino. Uno dei migliori in assoluto dell'intera stagione. Se uno dei difetti di Cerci poteva essere quello della continuita' di rendimento, il problema sembra superato viste le ultime stagioni dell'esterno di Velletri. Il rigore fallito a Firenze nell'ultimo minuto del campionato poteva costare l'Europa League al Torino, ma e' solo un brutto ricordo anche perche' poi il Toro, per i guai del Parma, la Coppa la giochera'. E se la squadra e' arrivata lassu' il merito, oltre che di Immobile, e' soprattutto di Cerci. Adesso tocca a lui, e' il momento della consacrazione internazionale e il Mondiale in Brasile e' una grande chance. È cresciuto nelle giovanili della Roma, dove era considerato una specie di fenomeno: negli anni, però, ha giocato diverse stagioni al di sotto delle altissime aspettative degli osservatori. Nel 2007-2008 fece 10 gol in 26 partite al Pisa, in Serie B, ma a quella stagione ne seguirono due piuttosto deludenti con l'Atalanta e la Roma. Fu acquistato nel 2010 dalla Fiorentina, dove fece due discrete stagioni, con numerosi alti e bassi. È esploso definitivamente nel Torino, da due stagioni a questa parte, dove Giampiero Ventura (l'allenatore del Pisa nel 2007-2008) lo fa giocare seconda punta - assieme a Ciro Immobile - con molta libertà di gioco e movimento: quest'anno ha segnato 13 gol in 37 partite.
CIRO IMMOBILE: 24 anni; esordio 5/03/2014 contro la Spagna; 2 convocazioni, 2 presenze; club appartenenza Torino. Bomber di serie A con 22 reti, l'attaccante napoletano si e' guadagnato il debutto in azzurro, un posto nella lista dei 23 per il Brasile e l'attenzione dei migliori club d'Europa (andra' al Borussia Dortmund). Ora deve conquistarsi la maglia da titolare e dimostrare, anche ai Mondiali, di essere un attaccante capace di fare la differenza. Con il Toro c'e' riuscito, ora un altro esame da superare. È un attaccante centrale piuttosto completo. È esploso definitivamente quest'anno, col Torino, in coppia con Alessio Cerci: ha già segnato 23 gol in 34 partite. In precedenza, quando nella stagione 2011-2012 giocava col Pescara allenato da Zdenek Zeman, era stato capocannoniere della Serie B con 28 gol. Finora ha giocato 21 minuti in Nazionale, durante una partita con la Spagna giocata il 2 marzo 2014 (con l'Unger 21, fra il 2009 e il 2013, ha segnato 9 gol in 15 partite).
LORENZO INSIGNE: 21 anni; esordio 11/09/2012 contro Malta; 11 convocazioni, 4 presenze, 1 gol; club appartenenza Napoli. Salira' sull'aereo che portera' gli azzurri in Brasile nonostante venisse indicato come il candidato numero 1 al taglio nel reparto offensivo. Insigne in Brasile ci sara' grazie a un ottimo finale di stagione. Tra l'altro con la maglia del Napoli ha dimostrato di esaltarsi nei palcoscenici internazionali. E' uno degli attaccanti italiani più promettenti in circolazione. Si fece notare già nelle categorie minori a partire dal 2010, quando – prima al Foggia e poi al Pescara – fu allenato da Zdenek Zeman e segnò 37 gol in due stagioni. Con la maglia del Napoli, in questa stagione, ha segnato 9 gol tra campionato e coppe, e soprattutto negli ultimi tempi è sembrato particolarmente in forma (ha segnato due gol nella finale di Coppa Italia vinta dal Napoli contro la Fiorentina).Fonti: Edited by francesina63 - 7/8/2015, 22:34
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