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Esordio dell' Italia nelle qualificazioni ad Euro 2016
Italia-Norvegia - Martedì 9 settembre 2014 ore 20.45
Ci siamo!! Manca ormai pochissimo all' esordio dell'Italia nelle qualificazioni agli Europei 2016. Dopo la bella vittoria conquistata nell'amichevole contro l'Olanda, l'Italia di Antonio Conte vuole partire con il piede giusto in queste qualificazioni e per farlo deve assolutamente battere la Norvegia nella partita in programma martedì sera alle ore 20.45.
Un match che l'Italia non dovrà sottovalutare, perché la Norvegia non è certo una grande nazionale, ma una rappresentativa comunque da rispettare, perché può contare su un gruppo affiatato e su buone individualità.
Quale sarà la formazione che Conte manderà in campo in Italia-Norvegia? Vedremo la stessa Italia schierata contro l'Olanda? Sicuramente no, perché il nuovo ct azzurro non potrà sicuramente contare su Marchisio, squalificato, e non potrà avere a disposizione nemmeno Chiellini, tornato a casa perché acciaccato. In difesa, dunque, ci sono ancora alcuni dubbi. Conte schiererà ancora il 3-5-2 che ha dato ottimi risultati oppure passerà al 4-4-2, come provato negli ultimi allenamenti.
Il nove settembre tocca dunque ai giganti norvegesi “inaugurare” il percorso che porterà gli Azzurri ad Euro 2016: la qualificazione non sembra a rischio, visto che, complice l’allargamento a 32 squadre voluto dalla UEFA, si qualificano alla fase finale le prime due squadre del girone (e non più solo la prima), mentre la terza accederà ai playoff (prima toccava alla seconda).
Insomma, arrivare tra le prime due-tre sembra essere più che alla portata per l’Italia, ma guai a considerarci già trionfatori. La Norvegia fa della fisicità il proprio punto di forza, la Bulgaria conta molto sulla bolgia di Sofia, così come la Croazia conta su quella di casa, dove il clima per gli Azzurri è sempre ostile, calcisticamente parlando (e non solo). Azeri e maltesi, consapevoli di essere le mine vaganti del girone, proveranno dei clamorosi sgambetti: e sulla panchina degli isolani siede un “certo” Pietro Ghedin, che ci conosce bene e che siede sulla panchina di Malta dal 2012, dopo una prima parentesi tra il 1993 ed il 1995. Si tratta in pratica di gare da prendere con le molle, e dove l’Italia deve cercare di arrivare nelle migliori condizioni, mentali e fisiche, possibili.
A fare il punto sulle condizioni di salute dell’Italia ci ha pensato il professor Enrico Castellacci, che ha reso note le condizioni di alcuni azzurri usciti malconci dalla prova contro l’Olanda: in particolare per quanto riguarda quelle di Giorgio Chiellini e Daniele De Rossi. “Chiellini ha un edema al soleo“, ha spiegato Castellacci, “oggi faremo una risonanza di controllo, si tratta di un problema minima ma in una zona delicata. Decideremo oggi cosa fare, parlando con lui e con il tecnico: dobbiamo prestare attenzione alla zona dell’infortunio, visti i precedenti“. Il dubbio è stato sciolto nel tardo pomeriggio di ieri: Chiellini sarà indisponibile per il match contro la Norvegia. Se in un primo momento lo staff azzurro aveva deciso di trattenere comunque il difensore, su richiesta della Juve è stato concesso a Chiellini il permesso di tornare a Torino.
Alla fine la scelta dell'allenatore dell'Italia contro la Norvegia dovrebbe essere ancora quella del 3-5-2, un modulo che tanti giocatori ormai conoscono a menadito. Nella probabile formazione dell'Italia ci sarà sicuramente spazio per Gigi Buffon, che sarà il portiere titolare. La difesa a tre dovrebbe essere composta da Ranocchia, in ascesa, da Bonucci e da Astori, che sta giocando molto bene e che dunque dovrebbe essere confermato. Nel centrocampo a cinque ci sono dei dubbi riguardo i due esterni. Visti gli ultimi allenamenti in tre si giocano due maglie: Candreva, De Sciglio e Pasqual, con i primi due favoriti. De Rossi agirà in cabina di regia supportato da due incursori come Parolo e Giaccherini, elementi molto bravi anche ad inserirsi in fase offensiva. In attacco gli azzurri dovrebbero schierare l'accoppiata formata da Giovinco e Immobile, anche se sono in rialzo le quotazioni di Zaza, che potrebbe strappare la maglia da titolare al primo. Una volta tanto, dunque, in casa Italia c'è tanta abbondanza e per Conte non sarà facile scegliere i titolari che avranno il compito di battere la Norvegia.
C’eravamo lasciati due mesi fa in Brasile. Figuraccia mondiale, dimissioni a raffica, Prandelli dice addio perché ha fallito e in pochi giorni trova l’accordo col Galatasaray in Turchia. Poi se n’è andato anche Balotelli, di cui al momento nessuno sente la mancanza. Anzi...perfino Conte – diventato ct grazie pure alla munificenza della Puma, sponsor della Nazionale e di Super Mario – se ne infischia e gli manda a dire che non avrà pietà per alcuno, che la maglia azzurra va meritata.
A Bari, contro un’Olanda scesa in campo a raccoglier margherite, Zaza e Immobile (entrambi dal pedigrée juventino) hanno cancellato in una manciata di minuti i brutti ricordi della Coppa e le fesserie da codice etico, delle mogli a bordo piscina accanto ai mariti in ritiro, del clima vacanziero che mal si concilia con la grande ambizione dell’ex allenatore della Juventus. Vuole vincere, gioca per farlo anche in un’amichevole che porta in dote punti per il ranking. E non ha paura.
Il gioco? Arriverà anche quello, per ora la priorità è un’altra. Vuole vincere, per un ct all’esordio non accadeva da sedici anni e magari è un buon segnale. Vuole vincere, proprio quel che piace al popolo, compresa quella fetta di tifosi ai quali s’accappona la pelle quando lo ricordano a bordo campo, scavare un solco davanti alla panchina bianconera, urlare, zittire il pubblico che osa fischiare i suoi calciatori (come nel caso di Giovinco che ha voluto accanto in Nazionale), correre ad abbracciarli tutti sempre. Vuole vincere e concedere il bis in Norvegia, laddove gol e punti avranno peso diverso rispetto alla serata di euforia contro gli arancioni.
Bisognava ripartire e farlo in fretta. Serviva uno scatto d’orgoglio per risalire la china e smetterla di piangerci addosso. Sì, siamo brutti, sporchi e cattivi. I nostri stadi fanno schifo, buona parte dei tifosi che li occupano nemmeno dovrebbero entrarvi. Le nostre squadre conducono trattative col cappello in mano. La nostra Serie A è diventata un cimitero degli elefanti, vengono tutti qui i ‘vecchi’ campioni a svernare, assicurandosi la pensione con l’ultimo contratto di una carriera spesa altrove. Loro s’accontentano e noi pure, abbagliati dal nome come indigeni che non credono ai loro occhi di fronte alle ‘diavolerie’ dei colonizzatori.
E basta, però. Vuole vincere, Conte, e sa che può farlo solo facendo tabula rasa del passato recente: niente più passaggi orizzontali, niente più tiki taka attendista, tattico, di posizione, nell’attesa di trovare un varco per ripartire in contropiede. Martella e pretende il massimo come alla Juve, com’è giusto che sia da parte di chi indossa la maglia del proprio Paese, come vuole la gente che è stufa dei calciatori ‘fighetti’ e in mezzo al campo pretende che sputino l’anima come fa, ogni santo giorno, chi conosce quant’è duro il mestiere di vivere. Fare gruppo e mai mollare. Giocare per vincere, possiamo farlo anche noi.
Qualificazioni Europei 2016 - Le partite
Archiviato il Mondiale in Brasile, per il calcio europeo è già tempo di ripartire: obiettivo Euro 2016, la rassegna continentale che per l’ultima volta verrà ospitata da un’unica nazione, la Francia. A partire dal 2020, via al format-spezzatino, ma per adesso è un problema che nessuno si pone. La testa è già al 2016, alla grande corsa per la finalissima di Parigi: occhi puntati su Inghilterra, Spagna ed Italia, vale a dire le tre nazionali europee che più hanno deluso al Mondiale brasiliano.
La Germania, che ha vinto il titolo iridato, punta al bis con quello europeo che manca ormai dal 1996. Ma ovviamente la grande favorita è la Francia padrona di casa, che punta a bissare il successo casalingo del 1984 e quello limitrofo ottenuto nel 2000 in Belgio-Olanda. Ma prima, sarà tempo di qualificazioni: si parte domani e si correrà praticamente a fine 2015, con i playoff tra le terze qualificate nei gironi di qualificazione.
La nuova formula
Cambia il format dell’Europeo e dunque per le qualificazioni: le squadre che parteciperanno ad Euro 2016 non saranno più 16 ma 24, il che comporterà che nei gironi di qualificazioni passeranno sia la prima che la seconda qualificata, assieme alla migliora terza. Le altre terze classificate disputeranno i playoff, con gare di andata e ritorno. Alla fase finale, dunque, anziché qualificarsi per gli ottavi le prime due di ogni girone, si qualificheranno le prime due più le quattro migliori terze dei sei gironi. Dagli ottavi di finale, gare secche ad eliminazione diretta fino alla finalissima del 10 luglio a Saint-Denis. L’unica già certa della qualificazione è la Francia, paese ospitante, e già inserito nel Gruppo A di Euro 2016. Per tutte le altre, compresa la Spagna che ha vinto gli ultimi due europei (2008 e 2012), bisognerà passare dai gironi di qualificazione.
Le gare del 7 settembre
Si parte subito con un interessantissimo Germania-Scozia: i campioni del mondo, massacrati dall’Argentina in amichevole, vogliono partire subito col piede giusto ed evitare spiacevoli sorprese. Sarà una gara apertissima anche Grecia-Romania: per gli ellenici, c’è da dimostrare quanto di buono visto al Mondiale. Gare abbastanza “segnate” sono quelle che vedono il Portogallo di Cristiano Ronaldo affrontare in casa l’Albania, così come la Polonia che sarà di scena a Gibilterra. Per i gibilterrini sarà la prima volta assoluta in una gara ufficiale, dopo le amichevoli giocate di recente, dopo l’affiliazione alla UEFA. Completeranno la giornata i match Danimarca-Armenia, Georgia-Finlandia, Ungheria-Irlanda del Nord e Fær Øer-Finlandia.
Domenica 7, ore 18.00: Danimarca-Armenia Domenica 7, ore 18.00: Georgia-Irlanda Domenica 7, ore 18.00: Ungheria-Irlanda del Nord Domenica 7, ore 20.45: Fær Øer-Finlandia Domenica 7, ore 20.45: Germania-Scozia Domenica 7, ore 20.45: Gibilterra-Polonia Domenica 7, ore 20.45: Grecia-Romania Domenica 7, ore 20.45: Portogallo-Albania
Le gare dell’8 settembre
Lunedì, seconda giornata: spicca subito uno Svizzera-Inghilterra che preannuncia scintille. Da seguire anche la Svezia di Ibrahimovic, che giocherà in trasferta contro l’Austria. Debutto soft per la Russia di Fabio Capello che ospiterà il Liechtenstein. La Spagna giocherà invece a Valencia contro la Macedonia, mentre altro match da seguire è il derby della Rutenia subcarpatica tra Ucraina e Slovacchia. San Marino ospiterà la Lituania, sperando di fare l’impresa. Occhi puntati anche su Estonia-Slovenia. Chiudono le gare della domenica i match Lussemburgo-Bielorussia e Montenegro-Moldavia.
Lunedì 8, ore 18.00: Russia-Liechtenstein Lunedì 8, ore 20.45: Austria-Svezia Lunedì 8, ore 20.45: Estonia-Slovenia Lunedì 8, ore 20.45: Lussemburgo-Bielorussia Lunedì 8, ore 20.45: Montenegro-Moldavia Lunedì 8, ore 20.45: San Marino-Lituania Lunedì 8, ore 20.45: Spagna-Macedonia Lunedì 8, ore 20.45: Svizzera-Inghilterra Lunedì 8, ore 20.45: Ucraina-Slovacchia
Le gare del 9 settembre
Martedì è il giorno dell’Italia di Antonio Conte, che volerà ad Oslo per affrontare la Norvegia. Nel girone degli Azzurri andranno di scena anche la Bulgaria in Azerbaigian e la Croazia che ospita Malta. Match imprevedibile tra Kazakistan e Lettonia, mentre l’Olanda sfiderà la Repubblica Ceca a Praga. La Turchia sarà di scena in Islanda, mentre nei Balcani si giocherà Bosnia Erzegovina-Cipro. Il Galles, infine esordirà ad Andorra.
Martedì 9, ore 18:00: Azerbaigian-Bulgaria Martedì 9, ore 18:00: Kazakistan-Lettonia Martedì 9, ore 20:45: Andorra-Galles Martedì 9, ore 20:45: Bosnia Erzegovina-Cipro Martedì 9, ore 20:45: Croazia-Malta Martedì 9, ore 20:45: Islanda-Turchia Martedì 9, ore 20:45: Norvegia-Italia Martedì 9, ore 20:45: Repubblica Ceca-Olanda Fonti: Edited by francesina63 - 7/9/2015, 14:30
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