Lutto nel mondo del Cinema...E' morta Virna Lisi aveva 78 anni

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view post Posted on 18/12/2014, 18:41     +1   -1
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Lutto nel mondo del Cinema...E' morta Virna Lisi aveva 78 anni

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Virna Lisi è morta. La signora del cinema italiano, 78 anni, si è spenta stamani nella sua casa a Roma a causa di un tumore. Il figlio Corrado, che ha dato la notizia, ha detto che la madre si è spenta tranquillamente nel sonno. L'attrice aveva scoperto la malattia solo un mese fa.

Una bellezza perfetta, algida, aristocratica, Virna Lisi, nome d'arte di Virna Pieralisi, nata ad Ancona l'8 novembre 1936, nonostante fosse un'antidiva aveva vinto tanto: sei Nastri d'argento e un Prix d'interprètation fèminine a Cannes per la Regina Margot, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera. Aveva, da Orgoglio e pregiudizio, nel 1957, fino alle ultime interpretazioni televisive, dedicato la sua professionalità di attrice stakanovista e puntuale al cinema e alle fiction tv.

Viso d’angelo e carattere energico, Virna Lisi era un’attrice che, per tutta la vita, ha lavorato con l’obiettivo di smentire lo stereotipo della bionda arrendevole, della diva che si accontenta di essere bella, dell’interprete docile, pronta a frasi forgiare dai registi, senza discutere, senza chiedere.

Sposa Franco Pesci, all’epoca presidente dell’A.S. Roma, da cui ha avuto un figlio Corrado. Dopo il matrimonio annuncerà il ritiro dalle scene per dedicarsi alla famiglia, ma spinta dallo stesso marito ritornerà in attività ricominciando dalla tv. Recitò in sceneggiati di successo e tornerà al cinema, protagonista di numerose commedie di successo al fianco di Totò, Raimondo Vianello, Ugo Tognazzi, Renato Rascel e Aldo Fabrizi. Fu una storia d’amore durata ben 53 anni. L’attrice restò al suo fianco fino alla fine , rifiutando di presenziare a diversi programmi per promuovere la sua ultima fiction “Baciamo le mani”. Chi la conosceva, sa bene che il cuore di Virna Lisi si fermò davvero quel triste giorno il 25 settembre 2013, quando andarono in onda le struggenti immagini dei funerali di Franco Pesci (fu “Pomeriggio Cinque” condotto da Barbara d’Urso a mandare in onda le immagini).

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Elegante, sempre perfetta, aveva però detto tanti no nella sua carriera. Tra gli altri a Ferzan Ozpetek. «Aveva scritto per me il ruolo che poi è andato a Lisa Gastoni in Cuore sacro, ma io ero già impegnata», aveva detto l'attrice in una intervista di qualche anno fa.

«Con quella bocca lei può dire ciò che vuole» le concedeva ai tempi del Carosello la celebre pubblicità del dentifricio Chlorodont e spesso, con quella bocca, Virna Lisi aveva appunto detto «no». Il suo no più sentito e sincero lo disse a Hollywood dove andò nel '64 per fare un film con Jack Lemmon Come uccidere vostra moglie. «Fu il maggior successo dell'anno - racconta - Mi fecero ponti d'oro: girai altri due film, con Tony Curtis (Due assi nella Manica) e Frank Sinatra (U 112 - assalto al Queen Mary), ma poi decisi di ricomprare il mio contratto, che durava altri sette anni, e tornare a casa. Fu difficilissimo: ci vollero tre mesi di trattative e avvocati bravissimi, ma alla fine ce l'ho fatta». Del film è rimasta famosa la scena in cui Virna Lisi usciva dalla torta di compleanno di Lemmon con indosso solo un bikini.

Tra i suoi altri storici rifiuti quello per Barbarella che fu la fortuna di Jane Fonda. «Volevano farmi fare Barbarella - racconta - ma io non avevo voglia di mettermi le ali d'argento, la tutina e la parrucca». E il carattere indipendente, unito alla nostalgia di casa, la portarono al gran rifiuto.

«A Hollywood - ricorda - c'erano contratti terribili che venivano venduti e ricomprati da una major all'altra come al mercato degli schiavi. La preparazione di un film durava mesi, mi impedivano di prendere l'aereo e venire a trovare mio marito, in più avevo un bambino piccolo. Insomma, non era la vita per me».

Molto meglio si vide, anni dopo, nei film di Germi, Lattuada, Comencini, Amelio. Ma soprattutto, pur amando moltissimo il suo lavoro, si vedeva bene nel ruolo di moglie, madre, nonna. E questo forse le ha dato la forza di essere l’unica diva che, al di là delle solite dichiarazioni di facciata, ha vissuto come una liberazione l’apparire delle prime rughe, come se quei segni le dessero finalmente la possibilità di mettere bene in luce le sue vere qualità: «Sì, a volte la bellezza mi ha dato fastidio, mi ha precluso dei ruoli e questo mi ha addolorata. Essere belle non è sempre facile, soprattutto se si vuol fare cinema serio».

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Non a caso pianse lacrime vere, commoventi, quando fu premiata, sul palcoscenico del Festival di Cannes, per il ruolo nel monumentale «Regina Margot». Sulle prime, raccontò lei stessa, il regista Patrice Chereau non era affatto convinto che fosse lei l’interprete giusta per calarsi nei panni di una Caterina De’ Medici severa, potente, funerea: «Continuava a dirmi che non ero adatta per quel ruolo, ho insistito, mi sono sottoposta al provino, non ne facevo da anni. Alla fine mi prese, e in seguito mi disse che non avrebbe potuto trovare una Caterina de’ Medici migliore». Il premio spalancò le porte di una seconda vita professionale, densa di riconoscimenti, David di Donatello e Nastri d’Argento, e di ruoli intensi, al cinema (tra questi «Va’ dove ti porta il cuore» tratto dal best seller della Tamaro) e in tv («Piccolo mondo antico», «La memoria e il perdono», «A casa di Anna» e tanti altri).

Costruirsi una famiglia anche a costo di qualche rinuncia, è stata la linea seguita dalla Lisi ma nonostante questo ha perso due figli per lo stress da lavoro, un dolore che ricorda ancora oggi. «Ho un figlio e tre nipoti, e potrei avere altri due figli se non li avessi perduti per lo stress di stare sul set per dodici ore al giorno, svegliarsi alle 5 del mattino, eccetera... Mi creda: questo è un mestiere molto difficile».

Nel periodo hollywoodiano rifiutò di apparire nuda sulla copertina di Playboy e le avances di Frank Sinatra, che si era innamorato di lei.

Virna Lisi rifiutò anche il ruolo di “Bond Girl” nel film “A 007, dalla Russia con amore” al fianco di Sean Connery. Ruolo che comunque fu assegnato ad un’attrice italiana. Anni dopo, Virna Lisi dichiarò di essersi pentita di aver rifiutato quella parte.

Tra i registi con cui ha lavorato fra gli altri: Dino Risi, Mario Monicelli, Franco Brusati, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada considera il più grande di tutti un indipendente come lei: Pietro Germi con cui interpretò il gioiello «Signore e Signori».



Fra le sue interpretazioni degli anni '50 si ricordano poi Luna nuova (1955) di Luigi Capuano, Lo scapolo di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, e La donna del giorno, di Francesco Maselli. E' proprio in quegli anni - ricorda Wikipedia - che grazie ad una pubblicità le arriva la grande popolarità: il dentifricio Chlorodont la scelse infatti per interpretare i propri sketch all'interno della storica rubrica televisiva Carosello, il cui slogan, con quella bocca può dire ciò che vuole, ottenne immediato successo e divenne un vero e proprio tormentone di quegli anni. Nel 1958 compare accanto a Totò e Peppino De Filippo nella commedia Totò, Peppino e le fanatiche.

Negli anni '80 ha recitato anche nel film culto di Carlo Vanzina Sapore di mare. Negli ultimi anni si era dedicata soprattutto alla tv con le fiction A casa di Anna, Caterina e le sue figlie, L'onore e il rispetto, Il sangue e la rosa, Baciamo le mani - Palermo New York 1958 e Madre, aiutami.

Nell'aprile del 2014, dopo dodici anni di assenza, era tornata per l'ultima volta su un set cinematografico, recitando nella commedia di Cristina Comencini Latin Lover.

«Un mestiere difficile». Solo una professionista lo dice. Solo una professionista sa essere dura con le veline e le aspiranti tali. «I consigli li riservo alle persone care. E le ragazzine di oggi sembra che capiscano tutto loro, che ne sappiano più di tutti, ma forse nel verso sbagliato», dice sincera.

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Virna Lisi ha legato il suo nome a titoli campioni di ascolti della storia recente di Mediaset: “Caterina e le sue figlie” (tre stagioni), “L’onore e il rispetto”, “Il sangue e la rosa”, “La donna che ritorna”, “Baciamo le mani – Palermo New York 1958″, “Madre, aiutami”, “A casa di Anna”, “Il bello delle donne”. Al cinema, sembrava indissolubile il sodalizio con Cristina Comencini, per la quale l’attrice è stata presente in tre lavori, “Va’ dove ti porta il cuore” (1996), “Il più bel giorno della mia vita” (2002). Da poco aveva terminato le riprese del nuovo film di Cristina Comencini «Latin lover», a Pasqua aveva letto brani religiosi per la «Via crucis» al Colosseo, e ora l’attendevano numerosi progetti televisivi. Il suo cuore si è fermato nel sonno, un mese dopo aver scoperto di essere malata, e non si può fare a meno di pensare al vuoto immenso che un’attrice così legata agli affetti familiari, possa aver lasciato oggi, tra i suoi parenti, a pochi giorni dal Natale.

«Per tutti Virna Lisi era un volto bellissimo, una donna spiritosa e intelligente, un’attrice tra le più brave del nostro cinema che aveva attraversato in tutti i generi e in mille film. Lei, nata ad Ancona, era diventata una romana vera: aveva con la città un rapporto forte, un affetto e una grande disponibilità - ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino -. La sua morte improvvisa ci addolora profondamente e credo colpisca tutti i romani che le erano legati da stima e affetto».


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Fonte:
ilmessaggero.it


lastampa.it


cinema.fanpage.it


Edited by francesina63 - 8/8/2015, 19:15
 
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