Biografia di Mia Martini

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 13/5/2015, 02:24     +1   -1
Avatar

È importante aggiungere più vita agli anni, non più anni alla vita.

Group:
Moderatore globale
Posts:
71,485
Reputation:
+70

Status:


« Il segreto di una grande interprete non è avere una bella voce, l'importante è capire esattamente il senso della gioia o del dolore che stai raccontando, perché nelle canzoni si interpreta sempre un'emozione o una qualsiasi specie d'amore per qualcosa, e se non sai cosa vuol dire "soffrire" non puoi sapere cosa vuol dire "amare", per cui è questo il segreto: il saper dire le cose sentendole. (Mia Martini, 1995)

mia_martini_0



Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Berté detta Mimi è considerata una delle voci più belle e significative che abbia espresso la musica italiana

Donna tormentata, interprete intensa e raffinata, vantò una lunga carriera artistica che ebbe inizio nel 1963, semplicemente come Mimì Berté. Il produttore discografico e autore Carlo Alberto Rossi la volle lanciare come ragazza yè-yè; tuttavia, il successo che trovò in questa veste, sebbene molto lusinghiero per una debuttante, durò ben poco, e dopo alcuni anni di oblio riapparve sulle scene, nel 1971, col nuovo pseudonimo di Mia Martini

Oltre la collina, il suo primo album (giudicato tra i migliori lavori mai realizzati da una donna), risultò per l'epoca piuttosto all'avanguardia, per arrangiamenti, tematiche e cantato. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Inno, Agapimu, Che vuoi che sia..., Libera, Per amarti, la consacrarono tra le protagoniste assolute della musica italiana negli anni settanta, decennio nel quale raggiunse una grande popolarità nazionale e internazionale

563p



I suoi dischi iniziarono ad essere regolarmente distribuiti anche in paesi come Spagna, Francia, Germania e Giappone, dove nel 1977 partecipò come unica rappresentante italiana al Festival mondiale della canzone popolare di Tokyo, risultando vincitrice assoluta con il brano Ritratto di donna.

Nel 1978 divise il palco dell'Olympia di Parigi con Charles Aznavour, il quale la scelse per una fortunata serie di spettacoli in duo, reputandola una delle pochissimi voci femminili in grado di emozionarlo. Nello stesso periodo, durante la realizzazione dell'album Per amarti, intraprese un sodalizio artistico e sentimentale col cantautore Ivano Fossati, rivelatosi decisivo per il suo percorso umano e professionale, malgrado una relazione assai tormentata. Fu Fossati a scrivere e produrre l'album Danza (1978), un lavoro di grande spessore che segnò per lei un'importante crescita, non soltanto sul piano musicale; nel disco veniva pubblicata per la prima volta una delle sue interpretazioni più significative: La costruzione di un amore (successivamente ripresa dallo stesso Fossati e da altri artisti).

Dopo due difficili interventi alle corde vocali, che la lasciarono afona per un anno intero modificandone in seguito anche la timbrica, seguì un periodo di silenzio, durante il quale Mia Martini si dedicò alla stesura di un album da lei interamente scritto e composto, intitolato semplicemente Mimì (1981).

Nel 1982 partecipò per la prima volta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, uno dei suoi brani più popolari e al tempo stesso più raffinati, firmato sempre da Ivano Fossati: in quell'edizione i giornalisti istituirono appositamente per lei il Premio della Critica, oggi intitolato a suo nome. Sempre nel 1982 uscì un altro suo grande successo, di cui lei stessa scrisse il testo: Quante volte, brano che dette il titolo ad nuovo, fortunato LP.

Mia_Martini__108_



Il suo percorso artistico e la sua vita privata furono però segnati da una serie di maldicenze a sfondo superstizioso in seno allo stesso mondo dello spettacolo e addetti ai lavori, che di fatto la ostacolarono ed emarginarono per diversi anni
Grazie al suo indiscusso talento interpretativo, la cantante tornò alla ribalta riaffermandosi con un consenso ancora maggiore: nel 1989 partecipò al Festival di Sanremo col brano Almeno tu nell'universo, celeberrimo successo che le restituì una grossa popolarità spingendola a riprendere pienamente la propria carriera attraverso nuovi album, nonché numerosi concerti ed apparizioni televisive. Negli anni novanta fu pertanto protagonista di altri grandi successi come La nevicata del '56, Gli uomini non cambiano (presentati sempre a Sanremo) e Cu 'mmè, duetto con Roberto Murolo che rilanciò la canzone napoletana.

La morte improvvisa



Quando nei primi mesi del 1995 annuncia con entusiasmo la partenza per una nuova tournée che l'avrebbe impegnata per un lungo periodo di tempo, è già da qualche anno ormai che la cantante soffre di un fibroma all'utero per il quale non sembra però avere intenzione di operarsi, temendo uno stop lavorativo, e l'eventualità di probabili cambiamenti al timbro vocale. Per questo motivo assume farmaci anticoagulanti le cui dosi sono poi state pubblicamente giudicate eccessive da familiari, amici e colleghi.

2hi7czb



Pochi giorni prima della sua morte, mentre è già impegnata con i primi concerti del nuovo tour, la cantante viene ricoverata per ben due volte sia ad Acireale che a Bari, a causa di dolori fortissimi allo stomaco e al braccio sinistro, tipiche avvisaglie di una grave sofferenza dell'organismo che però vengono evidentemente ignorate anche dal suo entourage.

Il 14 maggio 1995, dopo giorni di silenzio, il suo corpo senza vita viene ritrovato nell'appartamento in Via Liguria 2, a Cardano al Campo (VA), dove si era trasferita da un mese per essere più vicina al padre, con il quale si era riconciliata da diversi anni.

La Procura di Busto Arsizio apre un'inchiesta e dispone l'autopsia. Secondo il referto del medico legale, la morte dell’artista è avvenuta per un arresto cardiaco, causato da un'overdose di stupefacenti, cocaina secondo l'autopsia. Ai suoi funerali, svoltisi alle 16.30 del 15 maggio a Busto Arsizio, nella chiesa di San Giuseppe presso viale Stelvio, presero parte centinaia di suoi fan, addirittura quattromila persone secondo fonti della Questura di Varese, tra cui un buon numero di persone dello spettacolo e colleghi del panorama musicale. La sua bara era coperta da una bandiera del Napoli, la squadra per cui faceva il tifo.

In seguito il corpo viene cremato, e successivamente il caso archiviato. Per volontà del padre, le sue ceneri si trovano nel cimitero di Cavaria con Premezzo, accanto ai nonni.

2vct4lw



Nel maggio 2009 la sorella Loredana Bertè, in un'intervista a Musica leggera, svela nuovi possibili retroscena sulla morte della sorella, nella quale il padre avrebbe potuto avere un ruolo. Un anno dopo, in una durissima intervista televisiva a Top Secret del 10 giugno 2010, la Bertè ribadirà la sua convinzione che la sorella sia stata uccisa di botte dal padre, accusandolo di avere usato violenza contro la prima moglie e le figlie durante l'infanzia (accuse puntualmente confermate dalla sorella Leda), ma soprattutto denunciando di aver visto il corpo di Mimì ricoperto di lividi e che la sua salma sia stata cremata dopo troppo poco tempo dal giorno del decesso.

mia_martini_1



fonte
wikipedia


Edited by francesina63 - 24/8/2022, 15:14
 
WWW  Top
0 replies since 13/5/2015, 02:24   541 views
  Share