Lamore di San Francesco
per le creature
Agli uomini con elmo e con corazza,
con la spada al fianco e la ferrata mazza,
diceva: Il cielo nessuna guerra vuole,
vuol che vi amiate sotto il dolce sole.
La tortorella mai non piange sola:
presso ha il compagno che la racconsola;
le piccole api fanno le cellette
concordi, e ognuna un po di miele mette,
le rondinelle vanno per miglia e miglia,
concordi, e ognuna un chicco solo piglia.
Amatevi anche voi, dunque! Lasciate
il ferro e lira! Amatevi e cantate!
E a quei che aveano solo cenci, ai poverelli,
parlava come a teneri fratelli.
Diceva: Se fame vi morde, o sete,
vostro ่ il mio pane, vostro il mio vin: prendete!
E il bianco pan, lanfore colme, i rari
panni, le fibbie, i nitidi calzari,
la morbida e sottil giubba di seta;
tutto donava egli con faccia lieta:
fin la cintura di forbito argento:
e pi๙ donava, e pi๙ ridea, contento.
Ma quando nulla gli rimase addosso
fuor che un bigello assai ruvido e grosso,
a mo duccel che frulla, in un giocondo
impeto, usc์ cantando in mezzo al mondo:
Lodato sia il Signore
a tutte lore!
Lodato sia che alz๒ i turchini cieli,
che dai notturni veli
delle tenebre oscure
cav๒ le palpitanti creature.
Cav๒ dal buio il sole,
il mio fratello sole!
Grande lo fe, magnifico, raggiante,
a s่ somigliante.
Lodato sia con mia sorella luna.
Bianca la fece il mio signor come una
perla del mare,
e di gemmette rare
la volle incoronare!
Lodato sia col mio fratello fuoco.
Egli ่ robusto, allegro, ardimentoso:
veglia nellombra e non ha mai riposo;
monta ostinato e non si stanca al gioco.
Lodato sia con mia sorella acqua.
Pura la volle Iddio, semplice e casta;
serve alluomo preziosa,
bacia i fioretti, e fugge vergognosa.
Lodato sia col mio fratello vento,
col nuvolo e il sereno ad ogni tempo
onde ha ogni vita il suo sostentamento.
Lodato sia con la mia madre terra:
assai tesori ella nel grembo serra,
e porta i frutti e la foresta acerba,
i fior, gli uccelli coloriti, e lerba.
Mettete le ali al cuore
e lodate il Signore.
Cos์ cantava; e su gli eretti steli
rideano i fiori, e gli uomini crudeli
sentiano il cuor puro e leggero farsi;
e i ruscelletti alla campagna sparsi
muovevan lesti ad abbracciargli il piede
come un fanciul che a un tratto il babbo vede:
e le irrequiete rondini dai tetti
facean silenzio; e pi๙, pe chiari e schietti
azzurri, a volo discendevano calme
a passeggiargli su le aperte palme.
Cos์ cantava da mattina a sera;
e quando il buio intorno al capo gli era,
sul nudo suol che gli facea da cuna
dormia sognando la sorella luna.
(Angiolo Silvio Novaro)
Edited by francesina63 - 3/10/2021, 17:17