I cibi da evitare per non avere intossicazioni alimentari

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view post Posted on 5/3/2018, 12:16     +1   -1
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I cibi da evitare

per non avere intossicazioni alimentari



Bill Marler è un avvocato che, da più di vent'anni, si occupa di cause legali che nascono dalle intossicazioni alimentari. In questi anni di esperienza ha imparato molto sul cibo ed ha deciso di eliminare del tutto alcuni alimenti dalla sua dieta. Il suo lavoro l'ha portato a capire che ci sono degli alimenti che non vale la pena di mangiare.

Le Ostriche crude
Marler sostiene di aver visto più persone intossicate a causa dei crostacei crudi negli ultimi cinque anni che nel ventennio precedente. La colpa sarebbe del riscaldamento delle acque. L'aumento della temperatura dei mari, infatti, avrebbe portato allo sviluppo di microbi che attaccano i crostacei e finiscono per 'avvelenare' chi decide di mangiarli senza cuocerli prima.

La verdura che viene venduta già lavata o già tagliata
Marler Sostiene di evitarli come la peste: comprare una busta di insalata già lavata o già tagliata potrebbe sembrare conveniente perché aiuta a risparmiare tempo, ma non tutti pensano al fatto che aumenta anche il rischio di contrarre malattie. Secondo l'avvocato Marler, infatti, più mani toccano il cibo durante la sua preparazione, più aumenta il pericolo di intossicazioni alimentari.

Radici Crude
Le epidemie causate da questi alimenti sono più comuni di quello che si possa pensare. Nella memoria di Marler ci sono più di trenta casi di infezioni batteriche - come la salmonella e l'escherichia coli - contratte proprio mangiando i germogli crudi di vari tipi di ortaggi e legumi.

Carne cruda o cotta al sangue
Gli chef forse non ne saranno troppo felici, ne gli estimatori della Bistecca alla Fiorentina, ma l'avvocato sostiene con convinzione che, per essere sicuri di uccidere i batteri che potrebbero annidarsi nella carne, le bistecche vanno cotte almeno a 160 gradi. E non bisognerebbe mangiarle se non arrivano almeno a cottura media.

Uova crude o poco cotte
Nonostante il pericolo che nelle uova ci sia la salmonella è diminuito di molto rispetto a 20 anni fa, l'avvocato, memore dell'epidemia che ci fu tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, non ha dubbi: meglio consumarle cotte per azzerare ogni tipo di rischio.

Latte non pastorizzato e succhi confezionati
Sempre più persone sponsorizzano il consumo di latte crudo e non pastorizzato, sostenendo che i processi di sterilizzazione e conservazione facciano diventare l'alimento meno nutriente. Ma, secondo Marler, si tratta di una concezione sbagliata. Pastorizzare un alimento, infatti, non può far male al prodotto. Il latte crudo, invece, può più facilmente essere contaminato da batteri, virus o parassiti.

Edited by francesina63 - 27/4/2018, 18:18
 
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