Crollo delle criptovalute, Bitcoin, Ethereum, Ripple e altre in caduta libera

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view post Posted on 30/3/2018, 17:29     +1   -1
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Venerdì mattina il valore dei Bitcoin è sceso sotto i settemila dollari, arrivando a circa 6.780 dollari, il livello più basso raggiunto dallo scorso 6 febbraio, quando scese sotto i seimila dollari. Bitcoin è stato in calo per tutta la settimana, perdendo il 15 per cento: ma la criptovaluta più importante del mondo è anche una di quelle che ha reagito meglio all’ultimo crollo del mercato. Come succede sempre in questi casi, il calo di Bitcoin si è tirato dietro anche Ethereum, Ripple, Litecoin e le altre principali valute virtuali.

Ethereum, la seconda più grande per volume di mercato, è scesa sotto i 400 dollari, il valore più basso dallo scorso novembre: allora però stava crescendo, ed entro metà gennaio aveva raggiunto il suo massimo storico di quasi 1.400 dollari. Da allora il valore è sceso di oltre il 70 per cento. Nelle ultime 24 ore ha perso più del 22 per cento. Ripple, la terza criptovaluta, ha a sua volta raggiunto il valore più basso dopo il picco di gennaio: ora vale 0,52 dollari, cioè quanti ne valeva a metà dicembre, prima di arrivare al record di 3,46 dollari.

Come sempre, non ci sono spiegazioni univoche alle fluttuazioni del mercato delle criptovalute. In molti continuano ad attribuire le responsabilità del crollo all’ingresso nel mercato di molti investitori impreparati durante il picco di dicembre e gennaio, che con i loro comportamenti “emotivi” renderebbero il mercato imprevedibile e incerto. Altri attribuiscono le oscillazioni ai grandi investitori, sospettati di manipolare il mercato muovendo somme enormi da una criptovaluta all’altra per speculare. Ma la maggior parte delle spiegazioni riguardo alla flessione di questa settimana, almeno tra chi non la reputa normale e routinaria, parla di “croce della morte”.

Nel gergo della borsa, la “croce della morte” è quel fenomeno che si verifica quando il grafico del valore medio giornaliero di un titolo calcolato sui 50 giorni precedenti (cioè la “media a 50 periodi”) incontra quello dei 200 giorni precedenti (“media a 200 periodi”). È quindi un semplice indicatore che confronta su un grafico l’andamento sul breve periodo e quello sul lungo periodo: quando quello sul breve periodo è in calo, e incrocia quello in aumento sul lungo periodo, si verifica una “croce della morte”. Secondo alcuni esperti di borsa, è il segnale che il mercato sta per subire un crollo ulteriore, mentre secondo altri non ha particolare importanza, perché rileva tardivamente un problema che si è già verificato.
 
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